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Home»CULTURA E SPETTACOLO»Palermo: riparte il Museo delle Marionette
CULTURA E SPETTACOLO

Palermo: riparte il Museo delle Marionette

Marina PellitteriBy Marina Pellitteri1 Giugno 2021Nessun commento8 Mins Read
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Riparte il Museo delle Marionette: tornano le visite senza prenotazione e gli spettacoli quotidiani
in presenza. Dal vivo e in streaming anche
Sicilian Puppets Series

Dopo mesi difficili, tornano finalmente in presenza gli spettacoli del Museo delle Marionette Antonio Pasqualino e non sarà più necessario prenotare l’accesso.
Tutto nel rispetto delle norme anticovid, con modalità di fruizione contingentata.
Un museo finalmente aperto dal lunedì alla domenica, festivi inclusi, che permetterà di accedere agli spettacoli e alla nutritissima collezione di marionette provenienti da tutto il mondo.
Il Pasqualino sarà aperto lunedì, domenica e nei giorni festivi, dalle 10 alle 14; da martedì a sabato, dalle 10 alle 18.
Sarà possibile acquistare il biglietto un’ora prima della chiusura del museo, mentre, per visite guidate e informazioni, si potrà chiamare il numero 091.328060.

“Siamo molto felici per una riapertura che abbiamo atteso tanto in questi mesi. Mesi – commenta Rosario Perricone, direttore del Museo delle Marionette – in cui abbiamo coltivato il rapporto con gli spettatori, e, in generale, con i fruitori del museo attraverso numerosissime attività in streaming, dai convegni a rassegne come Sicilian Puppets Series, che ora torna finalmente in presenza. I risultati in termini di accessi ci hanno premiati, ora aspettiamo di riabbracciare il pubblico”.

Gli spettacoli dal vivo

Ogni giorno, il lunedì alle ore 11, da martedì a sabato alle ore 17, tornano al Museo delle marionette gli spettacoli quotidiani di opera dei pupi tratti dalla Storia dei paladini di Francia di Giusto Lodico.
Proclamata nel 2001 dall’UNESCO “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, l’opera dei pupi è il teatro tradizionale siciliano delle marionette risalente al 1800. Con i suoi spettacoli coinvolgeva quotidianamente il pubblico maschile in lunghi cicli incentrati sulle avventure dei Paladini di Francia.
Nella leggenda di Carlomagno, Orlando e Rinaldo, diversi temi si intrecciano intorno alla guerra dei Cristiani e dei Saraceni, provocando così una forte immedesimazione da parte del pubblico. Sulla scia di una tradizione bicentenaria, gli spettacoli messi in scena riproporranno alcuni dei principali episodi. Sulla scena i protagonisti indiscussi dell’epopea carolingia, da Carlomagno ai paladini nell’epico e quanto mai attuale scontro con i Saraceni; Angelica, principessa del Catai che incanta con la sua bellezza guerrieri cristiani e non cristiani, intrecciando il tema dell’amore con quello bellico; il negromante Malagigi, che mette le sue arti magiche al servizio del Regno di Francia e della religione cristiana.

Biglietto: € 10 (intero) – € 8 (ridotto)

Prenotazione obbligatoria al numero 091.32 80 60

Capienza massima: 30 persone

Sicilian Puppets Series, sia dal vivo
che in streaming

Torna dal vivo (ma con possibilità di seguire anche in streaming) anche Sicilian Puppets Series, la rassegna annuale ideata dal Museo delle Marionette che vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi”.
Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in diretta streaming, gratuitamente (e presto in presenza) dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.
Questa settimana toccherà alle compagnie Famiglia Argento (che farà da apripista per gli spettacoli dal vivo) e Gargano.

Link per prenotare gli spettacoli: https://www.operadeipupi.it/

Link diretta streaming: www.facebook.com/museoantonio.pasqualino/

Il programma di questo weekend

Sabato 5 giugno, ore 21 – dal vivo e in streaming

Astolfo sulla luna

Compagnia Famiglia Argento

Palermo, Teatro Agramante
Via Pietro Novelli n.1/a

Astolfo cerca disperatamente Orlando e lo trova in preda alla follia. Decide così di partire per andare in cerca del senno del cavaliere. Dio lo informa che tutte le cose perdute sulla Terra si trovano sulla Luna . Proseguendo nella sua impresa, Astolfo visita prima l’inferno e successivamente, in groppa ad un ippogrifo, raggiunge la cima del paradiso terrestre dove viene accolto da san Giovanni Evangelista. Sarà lui a scortarlo sulla Luna, dove il paladino troverà finalmente il senno perduto. Orlando, raggiunto dal fedele amico Astolfo, beve quindi da un’ampolla e rinsavisce. Dimentico di ogni cosa, i due paladini riprendono le armi e tornano alla battaglia contro i mori.

Compagnia Famiglia Argento. La compagnia annovera maestri pupari dal 1893 e custodisce un bagaglio di storie e tecniche, un’eredità tramandata da generazioni, che adesso è nelle mani di Vincenzo Argento e dei suoi figli Anna, Nicolò, Dario, della moglie Teresa e del nipote Christian che, ogni giorno, con dedizione e una cura dei dettagli, portano in scena con i pupi siciliani avventure spettacolari.

Vincenzo Argento (1938) è figlio e nipote di puparo. Il nonno, don Cecè (1873), oprante e scultore di teste, è stato allievo dei Pernice e di Costantino Accardi e, in attività dal 1893, ebbe il suo teatro in diverse borgate e paesi delle province di Palermo e Agrigento e in diverse vie del quartiere palermitano di Borgo Vecchio. Il figlio di don Cecè, Giuseppe (1912), lo accompagna in vari quartieri e borgate palermitane e della Sicilia occidentale, fin quando nel 1934 si mette in proprio. Nel frattempo Giuseppe eredita il mestiere e il teatro di don Cecè e porta avanti la sua attività fino al 1985. Dopo la scomparsa del padre, Vincenzo Argento riprende le redini della compagnia facendo tesoro del patrimonio trasmessogli. Esprime il suo talento particolarmente nella costruzione dei pupi e nel 1999, insieme alla moglie Teresa e ai suoi figli ricomincia a produrre gli spettacoli dedicandosi anche all’elaborazione dei testi, alla realizzazione delle scene e alla confezione dei costumi.

Domenica 6 giugno, ore 18 solo in streaming

Il potere di Durlindana

Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano

Complotti, ricatti e inganni sono gli strumenti che l’avido Gano di Magonza utilizza nel tentativo di impossessarsi del regno di Francia. Ostacolato da Orlando, primo paladino di Carlo Magno, decide di ucciderlo e per raggiungere il suo scopo interpella una fattucchiera che crea un’arpia e la incarica di rapire Alda, la sposa di Orlando, per potere ricattare il prode cavaliere. La donna sarà infatti liberata solo in cambio della spada Durlindana. Il misero piano però fallisce grazie all’intervento divino ed al valore del paladino.

Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano. I Gargano sono l’ultima famiglia di opranti di tradizione ancora attiva nella città di Messina. Originaria di Acireale, iniziano a operare a Messina a partire dai primi del Novecento. Il capostipite è Venerando Gargano, proveniente da una famiglia borghese che avrebbe desiderato un avvenire diverso per il figlio. Ma l’ostinata passione di Venerando per i paladini riesce ad avere la meglio sulla volontà dei genitori ed egli comincia prima a collezionare e poi a costruire i pupi, mettendo in scena gli spettacoli nella sua fabbrica di sedie. Il figlio, don Rosario Gargano, affianca giovanissimo il padre e, a soli diciassette anni, scrive un’opera che diventerà l’elemento distintivo della famiglia Gargano nel variegato mondo dell’Opera dei pupi: la storia di Bellisario da Messana, messa in scena con novantanove episodi. Nel 1912 Rosario Gargano è chiamato a Messina da Ninì Calabrese per prestare la voce ai suoi pupi. Si trasferisce così nella città dello Stretto, dove nel 1920 apre un proprio teatro, il “Teatro Nuovo Messina”, con l’aiuto del figlio Venerando. Questi, nominato Cavaliere del re, apre diversi teatri nella città e le gesta dei suoi pupi infiammano il “Ferragosto messinese”, dove mette in scena La pazzia di Orlando davanti a un pubblico di 24.000 spettatori. Nel 1964 un grave incendio distrugge il suo teatro, l’“Arena Gargano”, con gran parte dei pupi lì custoditi. Si apre così un periodo difficile, ma la passione per questo mestiere fa sì che il cavaliere Venerando con l’aiuto del figlio Rosario ricostruisca tutti i pupi e continui l’attività. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1978, nonostante la mancanza di un teatro stabile, il figlio Rosario prosegue in modo itinerante l’attività.

L’iniziativa Sicilian Puppets Series è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in qualità di soggetto referente della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi – #OPERADEIPUPI.IT#” ed è finanziata dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 progetto The Image of Oral Thought. Per un modello di salvaguardia del teatro dell’Opera dei pupi siciliani. La manifestazione è inoltre organizzata: con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e Assessorato del Turismo dello sport e dello spettacolo; in collaborazione con Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, Fondazione Ignazio Buttitta; con il patrocinio di ICOM Italia e UNIMA.

Dona al Museo delle Marionette il tuo 5×1000: il ricavato sarà

destinato alle attività di restauro del patrimonio museale e

alle attività della Rete italiana di organismi per la tutela,

promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi.

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Marina Pellitteri

Marina Pellitteri direttore responsabile ed editore Aletheia Online

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