L’Umbria nel cuore del mondo: la Presidente Proietti incontra l’Arulef e rilancia la cooperazione con le comunità umbre all’estero
Perugia, 20 maggio 2025 – «Il Made in Italy passa anche da voi, dai nostri rappresentanti che vivono all’estero e che ogni giorno testimoniano l’autenticità dell’italianità nel mondo»: con queste parole, la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha accolto questa mattina a Palazzo Cesaroni una folta delegazione dell’ARULEF (Associazione Regionale Umbra Lavoratori Emigrati e Famiglie), composta da rappresentanti provenienti da Francia, Belgio, Lussemburgo e Svizzera, guidati dal presidente federale Lorenzo Gianfelice.
L’incontro ha rappresentato un’occasione preziosa per rinsaldare un legame storico e profondo tra l’Umbria e le sue comunità emigrate, in un dialogo costruttivo che ha toccato temi centrali come la partecipazione dei giovani umbri emigrati, il rafforzamento della rete associativa e la promozione della cultura italiana all’estero. Nel corso del confronto, sono state illustrate le numerose attività che l’Arulef continua a portare avanti da oltre cinquant’anni, con l’obiettivo di mantenere vivo il senso di appartenenza alla terra d’origine e rafforzare il legame con le istituzioni. Particolare attenzione è stata dedicata alla proposta di attivare nuovi servizi rivolti alle giovani generazioni di umbri emigrati e agli italiani di seconda e terza generazione, per rafforzare il senso di comunità e facilitare il loro coinvolgimento nelle dinamiche associative e culturali.
Le parole della Presidente Proietti: “Vi ringrazio e vi dico che proprio ieri, alla Conferenza delle Regioni a Venezia, ho parlato di voi. Eravamo con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e abbiamo coordinato il tavolo sul Made in Italy. Da tutti gli interventi è emerso con forza che il Made in Italy passa anche da voi, da chi vive e lavora all’estero ed è testimone quotidiano della nostra italianità più autentica.” Proietti ha annunciato la volontà della Regione di rilanciare la Consulta dei cittadini umbri all’estero, come strumento permanente di confronto e progettazione comune. Ha poi sottolineato l’importanza strategica del dialogo con le ambasciate e i soggetti imprenditoriali per costruire nuove forme di cooperazione internazionale: “Le Regioni hanno competenze anche in materia di cooperazione internazionale, e io sto incontrando molti ambasciatori, con i quali stiamo avviando tavoli su temi cruciali come l’energia rinnovabile, l’accoglienza e le filiere tecnologiche. Ma voglio coinvolgere anche le vostre rappresentanze, le associazioni di categoria, le università. Solo così possiamo creare un ponte concreto tra i giovani umbri che vogliono fare esperienze all’estero per poi tornare in Umbria.” La Presidente ha infine ribadito che “l’italianità che potete trasmettere è per noi fondamentale, e sarà ancora più importante se riusciremo a costruire, insieme, occasioni di rientro e valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani all’estero”.
Nel suo intervento, il presidente federale dell’Arulef, Lorenzo Gianfelice, ha evidenziato l’impegno costante dell’associazione nel mantenere vivi i legami con l’Umbria: “Quest’anno abbiamo celebrato la 52ª assemblea dell’Arulef: un traguardo che racconta la volontà di rafforzare quei legami che ci sono sempre stati con la nostra terra. Oggi vi invitiamo a partecipare, nel 2026, al 70º anniversario della tragedia mineraria di Marcinelle, una delle commemorazioni più significative legate alla storia dell’emigrazione italiana.”
Nel corso dell’incontro, la Presidente Proietti ha voluto omaggiare ogni membro della delegazione con una spilla della Regione Umbria, come simbolo tangibile di appartenenza e riconoscenza.
L’incontro di oggi si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione della comunità umbra diffusa nel mondo, considerata dalla Giunta regionale un patrimonio prezioso da ascoltare, coinvolgere e sostenere. Le testimonianze raccolte e le proposte condivise gettano le basi per una nuova stagione di cooperazione tra l’Umbria e i suoi cittadini nel mondo, in nome di una italianità che unisce, include e costruisce futuro.