Notizia in aggiornamento
Alluvione. Prevista per la prossima settimana la proposta della Regione al sistema bancario, assicurativo e alle forze socioeconomiche dell’Emilia-Romagna per facilitare la ripresa. Definito un percorso per attivare un’operazione finanziaria ponte per cittadini e imprese
L’assessore Colla: “In una fase straordinaria servono risposte condivise altrettanto straordinarie, per ripartire subito”. Oggi summit in viale Aldo Moro con i rappresentanti di Abi, Ania, Confidi, dei principali istituti di credito, delle organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali
Bologna – Concedere rapidamente liquidità attraverso prestiti ponte a famiglie e imprese, in attesa dei ristori e delle risorse per la ricostruzione previste dal Governo.
E questo grazie ad un intervento che agisca, assieme alle altre misure per l’emergenza che sono già state messe in campo, attraverso l’accesso alle risorse del fondo centrale dello Stato, del fondo di solidarietà della Protezione civile e a risorse regionali per abbattere gli interessi sui prestiti.
In attesa della pubblicazione del “Decreto alluvione” del Governo, è questo, in sintesi, il percorso tracciato dalla Regione Emilia-Romagna con l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, nel corso del secondo incontro convocato questa mattina in videoconferenza da viale Aldo Moro, con il sistema creditizio, assicurativo ed economico-sociale.
Obiettivo dell’incontro, la definizione degli strumenti utili per realizzare un’operazione finanziaria ponte in grado di portare aiuti immediati ai territori colpiti dal maltempo, garantendo così la ripartenza.
La Regione, in particolare, è disponibile ad abbattere gli interessi facendosi carico della spesa, così come avvenuto durante la pandemia.
Alla riunione, cui è intervenuto anche l’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini, erano presenti i rappresentanti di Abi, Ania, Confidi, dei principali istituti di credito, delle organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali.
“In una situazione straordinaria come quella determinata dall’alluvione- ha commentato l’assessore Colla – occorrono strumenti altrettanto straordinari, rapidi e anche coraggiosi. Queste sono settimane decisive, in cui gli imprenditori decideranno il futuro della propria attività e le famiglie chiederanno risposte, prima di far partire da rabbia. È fondamentale arrivare a un intervento condiviso che risponda equamente e completamente a tutte le tipologie dei danni senza escludere nessuno, dai cittadini che hanno avuto l’acqua in casa al piccolo negozio di vicinato, dall’ufficio alla piccola impresa”.
La prossima settimana l’assessore porterà al tavolo una proposta che uniformi, per quanto possibile, i termini per la concessione di finanziamento da parte del sistema creditizio.
Sarà inoltre l’occasione per esaminare nel dettaglio il decreto del Governo e valutare i possibili emendamenti da proporre.
Gianni Boselli
Alluvione. Alle famiglie un primo contributo da 5.000 euro per l’immediato sostegno, con un acconto di 3.000 euro. Le procedure per chi ha avuto danni alle abitazioni. Bonaccini-Priolo: “Semplifichiamo e accorciamo i tempi”
Via libera alle misure presentate dalla Regione ai Comuni dopo la pubblicazione dell’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, Curcio, e la firma dell’intesa da parte del commissario per l’emergenza, il presidente Bonaccini. Destinatari, nuclei familiari che hanno la dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa che è risultata allagata o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile. Ora i Comuni pubblicheranno online, sui propri siti, i moduli per le richieste di contributo
Bologna – Dalla pulizia e rimozione di acqua, fango e detriti, agli interventi su elementi strutturali e impiantistici. Dall’arredamento agli elettrodomestici, ma anche – per la prima volta in una situazione di calamità – all’acquisto dell’abbigliamento, di stoviglie e utensili, ed eventuale materiale didattico per i figli.
Una procedura sperimentale, immediata, che consentirà di accelerare e alleggerire l’attività istruttoria per le misure di immediato sostegno ai nuclei familiari interessati dall’alluvione. Con un primo contributo, un acconto di 3.000 euro, per poi arrivare fino a 5.000 euro come saldo successivo. A questo, si aggiunge un ulteriore contributo forfetario di 750 euro a titolo di concorso alle spese connesse alla predisposizione della perizia asseverata, per definire nel dettaglio le entità dei danni: sono stati attivati già tutti gli ordini professionali per garantire le perizie nel più breve tempo possibile.
È la modalità innovativa scelta dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, dettagliata con un’apposita ordinanza siglata dal capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, e pubblicata oggi; l’intesa è stata firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione e commissario per l’emergenza. I contenuti dell’ordinanza erano stati anticipati due giorni fa ai sindaci dei Comuni colpiti (oltre 100) da Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, insieme a Roberto Giarola, dirigente del coordinamento giuridico del Dipartimento nazionale.
“Abbiamo deciso di alleggerire e semplificare il più possibile la modalità di richiesta di risarcimento per dare delle risposte immediate- sottolineano il presidente Bonaccini e la vicepresidente Priolo-. I cittadini potranno così sostenere spese per l’acquisto di beni di prima necessità come, ad esempio, elettrodomestici e stoviglie, ma anche per l’immediato ripristino delle abitazioni come la pulizia, la tinteggiatura o la riparazione degli impianti elettrici. Per la prima volta, inoltre, ci si fa carico anche dell’acquisto dell’abbigliamento, e del materiale didattico per bambini e ragazzi. Proviamo a guardare a tutto tondo- concludono presidente e vicepresidente- le esigenze dei cittadini, e ad accorciare le tempistiche, vista l’eccezionalità dell’evento”.
Si attivano dunque, per la prima volta insieme, e contemporaneamente, un primo contributo di immediato sostegno e la compilazione della perizia asseverata necessaria per impostare futuri provvedimenti che regolamentino i contributi per il ripristino complessivo dei danni. Ora i Comuni pubblicheranno online, sui propri siti, i moduli per le richieste.
I destinatari
Prima di tutto, i destinatari. La scelta è di concorrere alle prime spese necessarie al ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo. Pertanto, possono presentare domanda i nuclei familiari che avevano alla data dell’evento dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa risultata allagata, o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile.
Il contributo può essere riconosciuto per il ripristino dei danni anche alle parti comuni di un edificio residenziale in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, qualora i danni non consentano la fruibilità dell’edificio.
Cosa fare per richiedere il contributo
I beneficiari del contributo presenteranno al Comune una domanda per ricevere l’acconto (3000 euro) e una successiva rendicontazione per attestare le spesa dell’acconto accreditato e ricevere l’eventuale saldo (2000 euro).
Il Comune, alla ricezione della domanda dei cittadini, verifica i dati dichiarati e trasmette al presidente della Regione, commissario per l’emergenza, e al Dipartimento nazionale della Protezione civile i dati minimi (nome, cognome, telefono, mail e codice IBAN) per procedere ai pagamenti, che non graveranno per gli aspetti amministrativo-contabili sugli enti locali.
I tempi
Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie alle domande di acconto il 30 giugno 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto, che è fissato al 30 agosto 2023.
Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie delle domande di saldo il 15 luglio 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione delle domande di saldo, che è fissato al 31 ottobre 2023.