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La XXX edizione del Festival delle Musiche e la IV edizione di Arezzo Smart Festival vanno in archivio con ottimi risultati tra artisti coinvolti e pubblico. I commenti di Officine della Cultura, curatrice di entrambi i festival, che ha portato ad Arezzo anche due sue produzioni originali estive di grande richiamo.
Segue comunicato stampa.
Festival delle Musiche e Smart, racconto di un’estate tra musica e teatro
Officine della Cultura svela i numeri dell’estate dei festival tra Arezzo e la Val di Chiana aretina con un bilancio positivo e un grazie alle tante collaborazioni messe in atto
Trenta edizioni di Festival delle Musiche e quattro di Arezzo Smart Festival. 5000 spettatori circa tra spettacoli a pagamento e ad ingresso libero. 30 eventi tra Arezzo e la Val di Chiana aretina con oltre 170 lavoratori dello spettacolo coinvolti tra attori, scrittori, registi, musicisti e tecnici. La spettacolare estate aretina dei festival a cura di Officine della Cultura chiude con un bilancio positivo e tanta voglia di continuare a costruire percorsi condivisi con il territorio tra arte e cultura, incentivando sinergie e dando voce e opportunità non solo ai grandi nomi dei cartelloni estivi ma anche a tanti artisti di enorme talento anche se noti ad un pubblico meno generico. Con la volontà di un racconto intergenerazionale che punta sul teatro e sulla musica per non perdere il filo del nostro tempo.
«Un grande grazie va alle tante collaborazioni messe in atto per realizzare i 27 giorni di eventi tra Festival delle Musiche e Arezzo Smart Festival, tra le quali molte collaborazioni storiche. È grazie all’impegno condiviso con tutti i nostri partner che progetti complessi, che richiedono mesi di preparazione, possono arrivare a buon fine» dichiara Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura. Grazie dunque ai sette Comuni della Val di Chiana aretina – Foiano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino – e al lungo sodalizio artistico con Accademia d’Arti Antiche Resonars e Associazione Ritmi di Assisi, AS Monteservizi, Associazione Jazz On The Corner, Fondazione Guido d’Arezzo e MAEC – Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona oltre alle collaborazioni con Cooperativa Koinè e Direzione regionale musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura – Museo Casa Vasari, al sostegno della Regione Toscana e al contributo di Fondazione CR Firenze.
Non solo ospiti, come Alessandro Benvenuti e la star internazionale Goumour Almoctar, in arte Bombino, tra i più attesi dei festival, ma anche preziosi investimenti nel lavoro dello spettacolo dal vivo per Officine della Cultura che, in occasione del festival Smart, ha acceso i riflettori su due proprie produzioni originali dell’estate 2024; produzioni che, oltre alla data aretina tra l’altro molto apprezzata, proseguiranno la rispettiva tournée estiva in buona parte d’Italia fino al prossimo autunno.
«Presentare ad Arezzo il nostro lavoro, quello in cui crediamo e investiamo come persone di musica e di teatro, è per noi sempre una grande emozione – ha aggiunto Luca Baldini, direttore artistico di Officine della Cultura e dei festival estivi. – Le date di “Titanic – ovvero il pianeta affonda ma l’orchestrina continua a suonare” con Stefano Massini, Corrado Formigli e quattro nostri musicisti (coprodotto insieme a Savà Produzioni Creative e Sistema Peccioli) e “Il carnevale degli insetti” di Stefano Benni con Amanda Sandrelli, Paolo Giovannucci e l’intera Orchestra Multietnica di Arezzo, sono state per noi due momenti unici nel nostro panorama estivo e siamo lieti e orgogliosi d’essere riusciti a condividerle con la nostra città, con una risposta di grande affetto».
Insieme a Officine della Cultura non resta dunque che attendere settembre per l’inizio di un nuovo racconto, protagonista ancora il dialogo tra musica e teatro, dopo aver concesso la ribalta alle piazze del territorio, e i tanti progett i per le nuove generazioni, fuori e dentro la scuola ma non solo.