Il premier al termine del Consiglio Europeo: “Vaccinazioni devono continuare ad accelerare anche in estate”. Sui migranti: “Serve accordo più efficace, volontarietà non lo è”
Nel Consiglio Europeo c’è stata una “certa soddisfazione per il modo in cui procedono” in Europa “le campagne vaccinali” contro il Covid-19, che “devono continuare ad accelerare anche in estate”. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del summit a Bruxelles.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen “ha dato conto delle forniture” di vaccini contro il coronavirus “e per ora non vi sono sorprese. Le forniture, quindi, continueranno ad arrivare in maniera sufficiente” spiega il premier. “Noi abbiamo ricevuto molti complimenti per come abbiamo organizzato il summit sulla salute e anche per i contenuti del summit, i progressi che sono stati fatti”, aggiunge Draghi.
GREEN PASS – Quanto al Green Pass, il “certificato verde con lo stato di salute dei cittadini europei sarà pronto a metà giugno. Ci sono ancora questioni aperte su cui si dovrà pronunciare l’Ema, in particolare sulla durata di questo passaporto” dice il premier.
VACCINI, UE PUNTA A CONDIVIDERE 100 MILIONI DI DOSI – Il presidente del Consiglio sottolinea che l’Ue punta a condividere entro quest’anno “100 mln di dosi” di vaccini anti Covid con Paesi a basso reddito, dove la situazione sotto il profilo dell’immunizzazione continua ad essere “critica”, ma la vera “differenza” l’hanno fatta le grandi case farmaceutiche, promettendo almeno un miliardo di dosi di vaccino a prezzo di costo ai Paesi a basso reddito e a prezzi contenuti a quelli a medio reddito.
“Abbiamo passato in rassegna – afferma Draghi – la situazione della vaccinazione nei Paesi più poveri, dove la situazione continua ad essere critica. Covax, che è il nostro strumento principale, finanziato in modo molto significativo, ha come maggior fornitore di vaccini il Serum Institute indiano, che oggi è chiuso. Quindi diventano, almeno per il momento, cruciali le offerte di vaccino, la condivisione delle dosi che vari Paesi stanno facendo. L’Europa punta a condividere 100 mln di dosi, gli Usa sono a 80 mln, l’Italia ne ha offerte 15 mln”.
“Ma quello che davvero ha fatto la differenza – prosegue Draghi – è stata la promessa delle aziende farmaceutiche di dare da 1 a 2 mld di dosi nel prossimo anno e mezzo, a prezzo di costo nei Paesi a basso reddito e con un piccolo profitto in quelli a medio reddito. La dimensione di questa offerta ci permetterà di soddisfare una domanda che è di gran lunga superiore a quello che tutti noi possiamo fare ora. E poi si spera che anche Covax diventi attivo”.
EXPORT – Il premier spiega poi che tra i capi di Stato e di governo dell’Ue c’è “accordo completo” sulla necessità di rimuovere, a livello globale, qualsiasi “blocco” alle esportazioni di vaccini contro il Covid. “Ora la priorità sul fronte delle relazioni internazionali per quanto riguarda i vaccini, e su questo c’è accordo completo – dice Draghi – è eliminare ogni blocco alle esportazioni. L’Europa esporta più o meno quanto consuma, mentre Usa, Regno Unito e altri Paesi non permettono alcuna esportazione”.
BREVETTI – Il premier conferma che la Commissione Europea sta lavorando ad una “terza via” sulla tutela della proprietà intellettuale dei vaccini anti Covid, “che prevede il conferimento obbligatorio delle licenze nei momenti di maggiore emergenza”. “Anche sulla questione dei brevetti dei vaccini contro il Covid-19 – riassume Draghi – si sta arrivando a una soluzione che probabilmente è quella che promette di più tra lasciare le cose come stanno e quello che era la sospensione, come io stesso avevo suggerito, temporanea e circoscritta dei diritti di brevetto. E’ forse il provvedimento più semplice da prendere, ma poi deve essere seguito dalla produzione, dall’organizzazione e dal trasferimento di tecnologia. Tutti passi estremamente complicati”.
MIGRANTI – Poi, sul tema dell’immigrazione: “Continueremo ad affrontare il problema” dei migranti “da soli fino al prossimo Consiglio europeo, sta a tutti noi prepararlo bene per arrivare a una soluzione efficace e nel segno della solidarietà” dice il presidente del Consiglio.