Chemioterapia, Chemioprofilassi e soprattutto lotta contro gli anofeli Vettori, Hanno permesso di eradicare la malaria: In Italia per esempio Dal millenovecentoquarantacinque al millenovecentocinquantanove i casi si ridussero da quattrocento undicimilaseicentodue a sedici. È però necessario un continuo e accurato controllo della situazione perché ogni anno numerosi casi, non sempre facilmente diagnosticati, vengono introdotti in italia dai tropici, poco meno di 200 casi di malaria, tutti importati , la maggior parte da plasmodiom falcipalum, Tranne qualche raro caso trasfusionale da plasmodio malariae in Sardegna in Sicilia. La malaria infatti persiste o ritorna nella maggior parte dei paesi tropicali, annualmente si verificano ancora più di 150 milioni di infezioni e circa un milione di morti, soprattutto in africa e tra i bambini, perché gli annofili vettori resistono a tutti gli insetticidi cloroti plasmodi della malaria dell’uomo hanno preso a nuovo impulso dall’infezione sperimentale in scimmie del genere Aotus. Infatti, proprio secondo ultimi dati, sembra che gli oranghi, forse, permetteranno di trovare una medicina efficace per la prevenzione per la cura della malaria. Nello stato di saba nel borneo in malaysia, gli scienziati stanno cercando di scoprire in che modo questi scimmioni riescano a debellare almeno in parte, femmine mathe di zanzare della sottofamiglia anofeliana , le quali sono le principali responsabili della malaria umana. Paddi che ho un veterinario che da più di 10 anni conduce studi sugli oranghi al centro sepilok sostiene che i primati siano riusciti a sviluppare una resistenza al protozoo. È noto infatti che, nonostante la malaria non può essere considerata una zo, perché oggi l’uomo non ha molti contatti con i focolari naturali dell’infezione, sono stati trovati negli umani e negli oranghi, plasmodiche Hanno caratteristiche comuni e che solo in queste scimmie del genere auto sono in grado di combattere. Tutto e ancora poco certo, occorreranno anni e anni di studio per poter asserire con certezza quest’osservazione. Il professor ch’io achi mate su bagliaschi dell’istituto di ricerche dell’università di chioto e molto cauto “forse si basa su errori di osservazione la scoperta che gli oranghi sono capaci di combattere la malaria. Per essere più certi e per approfondire le ricerche, aspettiamo un veterinario da yoto” . Paddy joe spiega “abbiamo fatto la scoperta smettendo di somministrare chemio terapeutici agli oranghi malati; somministrando loro, solo banane, latte e multivitamine. Sono guarite” . Tuttavia nonostante questo spiraglio, va ricordato che i vari tentativi preparazione di vaccini, sperimento di dt o di altri insetticidi di contatto, fatti nella lotta contro gli anofeli, Soprattutto dall’organizzazione mondiale della sanità alimento infatti da varie parti del mondo si segnala l’apparizione di ceppi di annofili resistenti radicazioni della malaria è stato abbandonato come strategia globale si punta invece a un controllo, cioè ad un contenimento dell’endemia malarica Entro livelli localmente accettabili, basato sull’applicazione di misure opportunamente coordinate; il che comporta una riededucazione degli operatori sanitari, che ai tempi delle campagne di eradicazione erano stati abituati a operazioni semplici e standardizzate quali ad esempio la sola applicazione murale del Ddt.