di Marina Pellitteri
Per via di raccomandazioni potenti tirarono a sé il più dé lavori e fecero in moto che quei due valenti uomini fossero lasciati in un cantone (Bottari).
Una consuetudine, che gli hanno usata, di raccomandare la iustizia nella tale causa… fatti turbare i iudici, i quali, vedendo raccomandarsi il tale, benché della iustizia, non sanno se hanno a pigliare i cenni per comandamenti, e però sarebbe necessario levare interamente ogni raccomandazione o sostanzievole o cerimoniosa (Bembo).
E’ l’amico dell’amico di un conoscente di un mio parente: insomma il risultato di una radice cubica di raccomandazioni (Faldella)
L’elettorato, che doveva risanare tutto, aveva dato origine ai brogli e alle clientele e faceva dei deputati gli uomini d’ affari dei loro capi elettori, spingendoli a intervenire nelle pubbliche amministrazioni con raccomandazioni e pressioni e con conseguenti ingiustizie o favoritismi (B.Croce)
Anche oggi molta gente da me e quasi tutti per chiedere! La mia nipote una raccomandazione per l’esame di latino (Papini)
L’italiano nasce, vive, muore raccomandato! Ci si raccomanda anche per le cose più futili, per ottenere un biglietto per un concerto, per avere un posto in prima fila, per comprare un chilo di pomodori di cipolle, per trovare una colf. Vista l’inestirpabilità della raccomandazione – già in voga al tempo di Virgilio che salvò da un esproprio il suo podere perché grande amico di Ottaviano – lo scienziato Silvio Ceccato ha suggerito di istituzionalizzarla, fissando un valore diverso per ogni tipo di raccomandazioni, per il direttore generale, per il senatore, per il cattedratico, ecc..! E bisogna scegliere l’uomo giusto, dell’aria politica giusta, simulando se è necessario affinità ideologica.
Nel nostro paese il momento della raccomandazione è un rito che segue un ben congegnato stereotipo: “Ho il piacere di segnalarvi il signor tal dei tali che aspira ad essere assunto per svolgere la mansione di… nella speranza che la mia richiesta venga accolta…”. Ma la cosa più assurda è costituita dal fatto che alla raccomandante non interessa tanto esaudire le richieste del raccomandato, quanto il dimostrare (inviando copia della lettera ricevuta dall’ufficio di competenza) agli altri di aver fatto tutto il possibile per cercare di esaudire la richiesta del raccomandato. E il raccomandato con la faccia inebetita e la certezza di avere determinate priorità rispetto ad un altro poveraccio che raccomandato non è, conserva il bigliettino come un santino e se la ride del resto del mondo.
Allora caro lettore ti raccomando di raccomandarti, perché se non ti raccomanderai, rischierai di passare per una persona intelligente, capace, ma senza lavoro..!