“Una condanna che rende giustizia e che conferma le ragioni delle battaglie che ho condotto in questi anni al Parlamento europeo. Purtroppo, però, niente potrà cancellare il dramma vissuto dai centinaia di migranti respinti in mare e rimpatriati in Libia …
dal governo Berlusconi. Da italiana, provo vergogna, perché tutto ciò è stato commesso in nome del mio Paese. Questa sentenza sia adesso da monito per il futuro: la cooperazione internazionale nell’area del Mediterraneo deve essere imperniata sul rispetto dei diritti sanciti dalla Convenzione di Ginevra, così come le politiche sull’immigrazione nell’Ue non possono prescindere dall’attuazione dei principi di solidarietà e di accoglienza”. Così Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo e membro della commissione Libertà civili e giustizia, commenta la sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che ha condannato l’Italia per i respingimenti di migranti verso la Libia. “Il mio primo atto al Parlamento europeo – continua – è stato proprio la condanna del Decreto sicurezza varato dall’allora governo Berlusconi. Nei mesi successivi, attraverso diverse interrogazioni, ho pressato il Parlamento e la Commissione europea perché intervenissero contro i respingimenti di massa e le violazioni dei diritti umani, cosa che è stata fatta. Mi auguro, adesso, che la sentenza della Corte di Strasburgo chiuda definitivamente la stagione delle politiche repressive sull’immigrazione. In Italia, come nel resto d’Europa”