
“Abbiamo salvaguardato il carattere di indipendenza della commissione – afferma Fava – prevedendo inoltre che la funzione regolatoria faccia capo all’intera giunta di governo e non solo all’assessore al ramo. Correttivi assolutamente necessari alla vigilia di una stagione in cui la CTS sarà chiamata ad esprimersi su progetti che riguardano investimenti per millecinquecento milioni di euro fra fotovoltaico e termovalorizzatori. Dopo la vicenda Arata-Nicastri, che trovò una sponda corruttiva proprio dentro la vecchia Commissione – conclude Fava – serve certezza di professionalità, competenza e terzietà: qualità che il professor Angelini, attuale presidente della CTS, è in grado di garantire”