“Abbiamo consegnato un documento al Prefetto che riassume il pesante disagio di una situazione non più sostenibile. Una iniziativa a carattere nazionale che vuole accentuare, nelle istituzioni, la consapevolezza di una necessità che è quella di ripartire con il lavoro. Naturalmente, con tutte le precauzioni possibili”. Così Paolo Marchese, presidente dell’associazione nazionale venditori ambulanti di Prato, che aggiunge: “La ripresa del lavoro non è più procrastinabile e tutto il comparto area pubblica deve riprendere l’attività, altrimenti c’è il forte rischio di vedere azzerate tante imprese. Basta pensare, ad esempio, a chi lavora nelle sagre e nelle fiere fermi ormai da marzo 2020”.
Di fatto non va meglio per chi opera nei mercati settimanali con il lavoro a intermittenza, e con tutti i problemi che ne conseguono. E la categoria reclama ristori più sostenuti e immediati per far fronte ad un momento mai visto fino ad ora.
“Necessitiamo – conclude Marchese –di strumenti che insieme facciano sinergia per consentire di superare la grave crisi che stiamo vivendo, e augurarci che le vaccinazioni proseguano spedite per liberarci da un periodo non più sopportabile sotto tutti i punti di vista”.