Preoccupazione in Italia per l’incremento dei casi della mutazione Covid: Spagna, Portogallo ma anche Russia nel mirino del ministero della Salute
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Variante Delta, è “allerta internazionale” dopo l’aumento dei contagi da coronavirus in Italia ed Europa. A preoccupare sono in particolare Spagna e Portogallo, ma anche la Russia, fra focolai e casi di ritorno tra turisti e tifosi. Per questo il ministero della Salute italiano ha diffuso una circolare che detta le misure e le raccomandazioni proprio alla luce di una ‘Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei’.
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Variante delta, impennata di contagi in…
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“L’allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane – si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza – ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante”.
Per questo, “al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante” innanzitutto “mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars-CoV-2, per individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese”. (segue)
“Alla luce di quanto sopra riportato, vista l’attuale distribuzione delle varianti del virus Sars-CoV-2, si raccomanda pertanto di: continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus Sars-CoV-2 – elenca la circolare ministeriale – rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso; applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di Voc (Variante di preoccupazione, ndr) Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21 maggio 2021”.
Ancora, il dicastero raccomanda di “applicare le indicazioni della circolare del ministero della Salute n. 3787 del 31 gennaio 2021, sequenziando prioritariamente i campioni provenienti da: soggetti vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria al vaccino; soggetti in contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione; soggetti in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; in caso di aumento dell’incidenza o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza dell’infezione in un’area; soggetti appartenenti a cluster per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione”.
Infine, è necessario “garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro Covid-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione”.
LE PREVISIONI: DELTA AL 90% A FINE AGOSTO – “Sulla base delle ultime evidenze disponibili, si prevede che in Europa il 70% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta (B.1.617.2) entro l’inizio di agosto e il 90% entro la fine di agosto”. Queste le stime riportate già diffuse dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattia (Ecdc).
“Qualsiasi allentamento durante i mesi estivi della severità delle misure non farmacologiche in atto nell’Ue/Spazio economico europeo all’inizio di giugno, senza un contemporaneo aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione – si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza – potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi Covid-19 giornalieri in tutte le fasce d’età, e soprattutto in quelle sotto i 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi”.