Le donne protagoniste del settore idrico: il loro impegno e la costruzione di un modello
Lunedi 20 settembre p.v., dalle 9.30, si terrà nella Sala Nova del Palazzo della Provincia di Cosenza, il primo incontro pubblico di lancio del Gruppo di Lavoro del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (TNCdF) “Le donne dell’acqua”. L’organizzazione è promossa dall’ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria) in sinergia con Donne Impresa Coldiretti Calabria.
Dopo i saluti istituzionali, il confronto su alcuni grandi temi e questioni, sarà introdotto da relazioni e dalla presentazione dei “numeri” che evidenziano come la presenza femminile nel settore idrico e dell’agricoltura stia assumendo un ruolo sempre più centrale. Dati e testimonianze di imprenditrici agricole di Donne Impresa Coldiretti e delle loro storie di impegno per valorizzare il contributo fondamentale che le donne danno all’acqua, alla terra, alla montagna, alla sicurezza alimentare al fine di superare atavici gap di genere, potendo partecipare in modo attivo e propulsivo alle decisioni delle politiche idriche ed agro-ambientali ad esse strettamente connesse.
Seguirà la tavola rotonda dal titolo: “L’empowerment femminile come strumento di crescita”, farà il punto sugli sviluppi delle politiche di genere nel settore dell’acqua e metterà a fuoco i molti nodi che restano ancora da sciogliere per raccogliere le sfide significative di Agenda 2030.
La campagna nazionale “Le donne dell’acqua” del TNCdF sta già registrando enormi consensi ed un vivo interesse poiché pone al centro delle sfide che i Contratti di Fiume hanno di fronte oggi e negli anni futuri, questioni di grande rilievo socio-economico e di sviluppo locale, senza discriminazioni, riferite anche dall’art. 68 bis del Testo Unico Ambiente (D.Lgs 152/06), articolo dal contenuto programmatico. Il TNCdF ha pensato alle donne che nel passato hanno caratterizzato e dato identità a interi tratti di fiume. Ebbene, si parlerà di loro e di alcuni luoghi di lavoro simbolo delle prime forme di partecipazione e aggregazione femminile, quali ad esempio gli antichi lavatoi, le anse dei fiumi dove si lavorava la canapa o la ginestra, le risaie, il lavoro nei campi o nelle montagne, per valorizzare il contributo che queste donne con il loro lavoro hanno dato all’acqua e alla terra. Donne che oggi ricoprono ruoli importanti e di responsabilità nell’agricoltura e nella gestione della risorsa, donne che il TNCdF insieme a Coldiretti e Arsac intende far conoscere e valorizzare. In attuazione della campagna nazionale del TNCdF, seguiranno una serie di successivi incontri itineranti, in altri territori italiani, per rinsaldare le identità territoriali e valoriali che opportunamente utilizzate potrebbero essere foriere di risultati interessanti per la costruzione di una rete di donne dell’acqua.
Tra gli obiettivi della campagna promossa dal GdL “Le donne dell’acqua” del TNCdF: « «Valorizzare il contributo delle donne per favorire il dibattito sull’empowerment femminile come strumento di crescita nel settore idrico e dell’agricoltura creando percorsi di consapevolezza per fare il punto sugli sviluppi delle politiche di genere nel settore dell’acqua «Costruire un PROGETTO ITINERANTE per implementare percorsi di formazione ed informazione in favore delle donne del settore idrico e dell’agricoltura.
18.09.2021