Engelberta di Tomaso Albinoni:
al Teatro Malibran, la prima rappresentazione in tempi moderni
Finalmente la capienza torna al 100%
Per la prima volta in tempi moderni, Engelbertadi Tomaso Albinoni andrà in scena al Teatro Malibran il 14, 15 e 16 ottobre 2021, nell’ambito della Stagione Lirica 2020-2021 della Fondazione Teatro La Fenice e nel contesto di Opera Giovani, il progetto realizzato in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e pensato per il pubblico delle scuole, delle famiglie e delle nuove generazioni. Grazie al recentissimo Decreto che ha restituito ai luoghi di cultura la possibilità di accogliere pubblico al 100% della propria capienza, sono ancora disponibili e in vendita biglietti per la recita di sabato 16 ottobre 2021 alle ore 15.30; restano invece riservati alle scuole gli spettacoli di giovedì 14 e venerdì 15 ottobre 2021 alle ore 11.00.
Titolo dimenticato del compositore veneziano, Engelbertasi inserisce nel merito di un più ampio progetto di riscoperta del musicista da parte del Teatro lagunare che ha già visto, nelle passate Stagioni, le produzioni di Zenobia, regina de’ Palmireni, Pimpinonee La Statira. Il nuovo allestimento di Engelbertavedrà il maestro Francesco Erle alla testa dell’Orchestra barocca del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, per una messinscena firmata dal regista Francesco Bellotto con le scene di Alessia Colosso, i costumi di Carlos Tieppo e il light designdi Fabio Barettin.
Quella che andrà in scena è la prima esecuzione in tempi moderni del dramma per musica in cinque atti su libretto di Apostolo Zeno e Pietro Pariati e musica di Tomaso Albinoni, che fu rappresentato per la prima volta il 26 dicembre 1708 al Teatro San Cassiano di Venezia. Il dramma fu scritto in prima battuta – in una versione leggermente diversa – nel giugno 1708 a Milano, e fu musicato e messo in scena nella Sala detta del Teatro Regio per celebrare la visita della duchessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel in viaggio da Vienna verso Barcellona, dove avrebbe raggiunto il futuro consorte Carlo iiid’Asburgo. Il testo – di chiaro carattere encomiastico e celebrativo – ebbe un grande successo, tanto che fu ripreso in moltissime piazze per tutta la prima metà del Settecento e ogni volta, quale consuetudine del periodo, con diversi autori di musiche e scenografie.
Subito dopo il debutto milanese, giunse proprio a Venezia, nel teatro di Francesco Tron, dove andò in scena con uno sfarzo non minore di quello sfoggiato per l’esordio milanese del testo e con una compagnia di canto di eccelsi virtuosi. Per questo nuovo debutto, i librettisti e l’impresa Tron modificarono la dedica, indirizzandola a Federico ivdi Danimarca, arrivato in Veneto nel dicembre 1708 e pubblicamente omaggiato con solenni festeggiamenti voluti personalmente dal doge Alvise iiMocenigo. Inizialmente attribuita a Francesco Gasparini, altro compositore ‘stabile’ del San Cassiano, solo recentissimi studi di Franco Rossi condotti su fonti musicali e documentarie inedite hanno consentito di stabilire chiaramente che la paternità integrale della musica di questa nuova edizione del testo appartiene a Tomaso Albinoni.
La trama è un perfetto strumento di propaganda in favore imperiale. La vicenda si svolge all’incirca nell’860 e colloca al centro la figura di Engelberta, moglie dell’imperatore carolingio Lodovico ii, dipinta come donna umile e credula in una corte abitata da uomini ambiziosi e menzogneri. Nonostante il carattere della protagonista corrisponda ben poco alla realtà storica, tuttavia il libretto le offre l’occasione per molte arie di stampo tenero e lirico, prima che la sua incontestabile innocenza trionfi nel finale.
Interpreti di questo nuovo allestimento feniceo saranno Miranda Ying Quan (Lodovicoii), Ligia Ishitani e Miao Tang (Engelberta, in alternanza); Sara Fogagnolo e Silvia Porcellini (Metilde in alternanza); Yuxiang Liu (Bonoso); Yihao Duan e Kexin Jia (Arrigo, in alternanza); Ilaria Ospici e Marcus Vinicius Bezerra Dias (Ernesto); Xiangbo Zhang e Yangchun Ou (Ottone). Enrico Parizzi primo violino e tutor, Cristiano Contadin prima gamba e tutor, Tiziano Bagnati arciliuto e tutor, Matteo Londero secondo clavicembalo, Marco Rosa Salva flauto dolce concertante.