I Carmina Burana hanno catalizzato gli applausi di tutto il pubblico del teatro Massimo di Palermo . Una platea di tutte le età ha avuto modo di apprezzare le invenzioni furere, l’autorità con cui Zubin Mehta ha diretto l’opera.Il maestro indiano con un controllo perfetto di tutte componenti schierate davanti a lui, con pochi gesti misurati, ha diritto con lo sguardo mandandando in visibibilio tuttto il teatro.
Il grande musicista ci ha fatto ascoltare i Carmina con tutta l’ironia dello spirito goliardico che contengono: irriverente, a tratti lascivo, sensuale,
Mehta con un lento gesto della mano sembrava accarezzare l’intera orchestra.
Ma chi è Zubin Mehta?
Uno dei direttori più richiesti e amati del panorama internazionale. Nato a Bombay nel 1936 ha diretto
, nel corso della sua lunga carriera, un incredibile numero di orchestre. Da quelle di Vienna, Berlino e Israele (con cui ha recentemente festeggiato i cinquant’anni di collaborazione musicale) a quelle di New York e Los Angeles, dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino a quella della Bayerische Staatsoper, per citarne solo alcune. Ma è sconfinato anche l’elenco dei riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni, inclusa una stella sull’Hollywood Boulevard, il Tagore Award for cultural harmony conferitogli dal Governo indiano, la Croce di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca e il “Praemium Imperiale” conferitogli dalla famiglia imperiale giapponese. Il Maestro dedica grande impegno anche nel sostenere la scoperta e la promozione di giovani talenti musicali in tutto il mondo attraverso la Mehli Mehta Music Foundation, la Fondazione che dirige insieme al fratello Zarin, dedicata al padre Mehli Mehta, noto violinista e fondatore della Bombay Symphony Orchestra.