Giustizia, 303 funzionari Pnrr per gli uffici di Palermo e Termini Imerese
Pubblicate le graduatorie, a febbraio l’immissione in servizio
Confsal-Unsa: “Garantire spazi e strumentazioni adeguate”
Palermo, 15 gennaio 2022 – Sono state pubblicate le graduatorie di merito del concorso per 8.171 addetti all’Ufficio per il processo nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr); di questi, 90 sono destinati alla Corte d’Appello di Palermo, 175 al Tribunale di Palermo e 38 a quello di Termini Imerese, per un totale di 303 unità a tempo determinato fra città e provincia. Dal 20 al 28 gennaio i vincitori, che saranno inquadrati come funzionari, potranno
scegliere fra le sedi del distretto giudiziario che comprendono anche i Tribunali di Agrigento, Marsala, Sciacca e Trapani a cui sono destinate altre 107 unità per un totale complessivo di 410. L’immissione in servizio avverrà dal 21 febbraio.
“Diamo il benvenuto alle nuove colleghe e ai nuovi colleghi – dice Roberto Immesi della segreteria provinciale di Confsal-Unsa Giustizia, primo sindacato del Ministero della Giustizia – che saranno chiamati ad affiancare i giudici e coadiuvare gli uffici nello svolgimento delle attività e nello smaltimento dell’arretrato. Si tratta di centinaia di nuove unità a cui si dovranno garantire strumentazioni e spazi adeguati nel rispetto delle norme anti-Covid: per questo chiederemo rassicurazioni sul rispetto delle norme a tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori”.
La graduatoria per il Distretto giudiziario della Corte d’Appello di Palermo è composta da 410 vincitori, di cui oltre il 70% donne; la più giovane deve ancora compiere 24 anni, mentre l’86% è under 40. In 16 sono laureati in Economia e commercio o Scienze politiche, mentre 394 sono laureati in Giurisprudenza o Scienze dei servizi giuridici. I neo assunti firmeranno un contratto a tempo determinato di due anni e sette mesi. “Il precariato purtroppo non è la soluzione ai problemi della Pubblica amministrazione e in particolare del mondo della Giustizia – aggiunge Roberto Immesi – Continuiamo a chiedere al Governo nazionale investimenti e assunzioni a tempo indeterminato che oggi sono necessari più che mai”.