“Fondamentale preservare l’unità della maggioranza di governo”
alternate text
“Per noi rimane fondamentale preservare l’unità della maggioranza di governo. Intanto invitiamo tutti a prendere atto della spinta che da due giorni e in modo trasversale in Parlamento viene a favore della riconferma del Presidente Mattarella”. Lo sottolineano fonti del Nazareno dopo la sesta votazione per il presidente della Repubblica, con 336 voti per Sergio Mattarella.
“Sono finalmente in corso, dopo il fallimento del muro contro muro voluto dal centro destra, confronti e discussioni su alcune possibili soluzioni. Tra queste anche candidature femminili di assoluto valore. Ma ci vuole serietà, la cosa peggiore è continuare col metodo di questi giorni che consiste nel bruciare con improvvide fughe in avanti ogni possibilità di intesa”, proseguono le fonti.
Fonti Lega: “Nostri 208 voti compatti”. La Russa: “Mancati dei voti nel centrodestra, ma non quelli di Fdi”. Sesto scrutinio convocato per le 17
alternate text
(Afp)
Ancora una fumata nera. La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, candidata del centrodestra per il Quirinale, ha ottenuto 382 voti nel quinto scrutinio per l’elezione del Presidente della Repubblica. 46 preferenze sono andate al capo dello Stato, Sergio Mattarella; 38 al pm Nino Di Matteo, ora componente del Csm; 8 a Silvio Berlusconi, 7 alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e al coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani; 6 a Pier Ferdinando Casini. Le schede bianche sono state 11, le nulle 9, come i voti dispersi. Presenti 936, votanti 530, astenuti 406. A Casellati sono dunque mancati 71 voti rispetto ai 453 grandi elettori del centrodestra.
Corsa al Quirinale, nuova fumata nera al quarto scrutinio dove il quorum per eleggere il presidente della Repubblica era fissato nella maggioranza assoluta del plenum, pari a 505 voti.
Il centrodestra verso l’astensione nella quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. I grandi elettori del centrodestra risponderanno alla chiama, si avvicineranno alla Presidenza e diranno ai segretari ‘astenuto’ senza ritirare la scheda. Dopo aver annunciato l’astensione, i grandi elettori usciranno dall’Aula senza passare dalle cabine. E’ quanto spiegano fonti del centrodestra nelle ‘istruzioni per l’uso’ in vista del quarto scrutinio di oggi dopo la scelta dell’astensione.
Quirinale 2022, terza fumata nera: 125 voti per Mattarella e 114 per Crosetto
26 GENNAIO 2022.
Per candidato bandiera Fdi quasi doppio voti rispetto a grandi elettori del partito. Schede bianche 412, per Casini 52 preferenze
Terza votazione per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, terza fumata nera. Con 125 preferenze il capo dello Stato Sergio Mattarella è risultato il più votato. Dopo di lui il candidato di bandiera di Fratelli d’Italia, Guido Crosetto, con 114 voti; Paolo Maddalena, con 61; Pier Ferdinando Casini, con 52. Le schede bianche sono state 412, le nulle 22, i voti dispersi 84. Presenti e votanti 978. Domani alle 11 quarta votazione, con quorum che scende alla maggioranza assoluta del plenum, pari a 505.
Il vertice tra i dem, il M5S e Leu è in corso, mentre quello del centrodestra si è concluso con la proposta dei nomi di Pera, Moratti e Nordio
Corsa per il Quirinale, il centrodestra prova a giocare d’anticipo con una rosa di nomi. Nel primo pomeriggio, probabilmente alle 15, ci sarà un vertice dei leader. A convocarlo Matteo Salvini per fare il punto e trovare alcuni nomi condivisi da lanciare ufficialmente in una conferenza stampa alle 16.30. A quanto si apprende da fonti parlamentari, i nomi saranno quelli di Elisabetta Alberti Casellati, Marcello Pera e Carlo Nordio. Sono fuori dalla lista sia Franco Frattini che Pier Ferdinando Casini.
Quirinale, terminato lo spoglio. Sono 672 le schede bianche
Primo giorno di voto: Pd, Fratelli d’Italia, Lega, Italia Viva e Gruppo misto scelgono di non scrivere un nome, ma intanto si intensificano le trattative tra leader. Salvini ha incontrato Draghi, Conte, Meloni e Letta. Domani rivedrà il segretario dem
Si è aperta la seduta comune alla Camera, con deputati, senatori e delegati regionali chiamati ad eleggere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.