Domenica 24 aprile 2022
vigilia della Festa della Liberazione
Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità
EDIZIONE STRAORDINARIA
Domenica 27 marzo saremo in Piazza San Pietro con la grande bandiera della Marcia PerugiAssisi per dire con Papa Francesco:
FERMATEVI!
La guerra è una follia
Si è svolta questa mattina a Perugia presso la sede della Provincia di Perugia la conferenza stampa di presentazione della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità contro la guerra in Ucraina. Una convocazione straordinaria che si svolgerà tra un mese, domenica 24 aprile, vigilia della Festa della Liberazione. Segue l’appello.
“Questa Marcia è una risposta concreta all’appello di Papa Francesco che ci ha invitato tutti a pregare e a diventare costruttori e costruttrici di pace”, ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore del Comitato Promotore della Marcia.
“Domenica prossima, 27 marzo, ha annunciato Lotti, saremo in Piazza San Pietro con la grande bandiera della Marcia PerugiAssisi, per consegnare a Papa Francesco 655.000 firme e dire insieme: FERMATEVI! La guerra è una follia. A portare la bandiera della pace saranno i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, gli insegnanti e i genitori dell’Istituto Comprensivo “Fiume Giallo” di Roma.”
La Marcia è stata presentata da Flavio Lotti, Comitato Promotore Marcia PerugiAssisi, Stefania Proietti, Presidente della Provincia di Perugia e Sindaco di Assisi, Gabriele Giottoli, Assessore del Comune di Perugia, Giuseppe Giulietti, Presidente della FNSI, Andrea Ferrari, Presidente del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani e da Elena Belia, Marco Zucchetta, Tancredi Marini e Mariam Bouchraa, giovani in servizio civile che stanno curando l’organizzazione della Marcia.
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LA CONFERENZA STAMPA
APPELLO
Domenica 24 aprile 2022
vigilia della Festa della Liberazione
Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità
EDIZIONE STRAORDINARIA
FERMATEVI!
La guerra è una follia
Dal 24 febbraio la guerra in Ucraina avanza facendo strage di vite innocenti, riducendo le città in cimiteri, minacciando la guerra mondiale e la catastrofe atomica. Per questo diciamo che va fermata!
Ogni giorno che passa, lo scontro s’innalza e la guerra diventa più disumana e cieca distruggendo ogni residuo spazio di pace. Per questo ripetiamo che va fermata subito!!!
Fermare la guerra vuol dire negoziare subito, con determinazione, su tutto: il cessate il fuoco, i corridoi umanitari, la fine della guerra, la sicurezza per tutti, il disarmo, il rispetto dei diritti umani di tutti, comprese le minoranze. Tutte le strade vanno percorse. Bisogna dialogare con tutti.
E’ urgente l’apertura di un negoziato multilaterale serio, strutturato, concreto, onesto e coraggioso, sotto l’autorità delle Nazioni Unite. Il Segretario Generale dell’Onu, i responsabili dell’Unione Europea e della politica internazionale lo devono fare ora! Guardando al presente ma anche al futuro. Per salvare la povera gente che è rimasta sotto le bombe. Per scongiurare la catastrofe atomica. Per impedire l’esplosione di una nuova devastante crisi sociale e ambientale. Non c’è obiettivo più importante!
Moltiplichiamo le iniziative di pace e domenica 24 aprile, vigilia della Festa della Liberazione, partecipa alla Marcia straordinaria PerugiAssisi della pace e della fraternità.
Insieme con Papa Francesco, diciamo tutti, ma proprio tutti: Fermatevi! La guerra è una follia.
Nessuno si rassegni alla guerra e alla corsa al riarmo! Nessuno si pieghi alle leggi della violenza. Nessuno ceda alla logica amico-nemico. Risolviamo i problemi che non abbiamo ancora voluto affrontare nel rispetto del diritto internazionale. Basta con la propaganda di guerra! Fermiamo la circolazione dell’odio e dell’inimicizia. Facciamo pace. Prendiamoci cura delle vite degli altri, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere.
Siamo solidali con gli ucraini e con tutte le vittime di tutte le guerre dimenticate che continuano a insanguinare il mondo. Con i russi che si oppongono alla guerra, con chi è costretto a farla e con le vittime della persecuzione anti-russa. Con tutti i bambini e le bambine, le donne e gli uomini di ogni età che pagheranno le dure conseguenze della guerra, in Italia e nel resto del mondo.
Chi ama la pace, come recita la Costituzione Italiana, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».