Charles Dutoit e la musica francese
protagonisti in Fenice
nel prossimo concerto della Stagione Sinfonica
Charles Dutoit, insignito sabato mattina del premio una vita nella musica 2022, sarà di nuovo alla testa dell’Orchestra del Teatro La Fenice nel concerto, fuori abbonamento, in scena al Teatro La Fenice sabato 17 dicembre 2022 ore 20.00 nell’ambito della Stagione Sinfonica 2022-2023. L’osannato maestro, tra i direttori più richiesti dai teatri di tutto il mondo, dirigerà un programma musicale di grande fascino in omaggio al repertorio francese: la suite del Pelléas et Mélisande di Gabriel Fauré, i Nocturnes per coro femminile e orchestra di Claude Debussy e poi, nella seconda parte della serata, due pezzi di Maurice Ravel, la seconda suite di Daphnis et Chloé e lo splendido poema coreografico per orchestra La Valse. Il concerto sarà trasmesso in diretta radiofonica su Rai Radio3.
«Le musiche di scena sono l’unico genere che si adatti un poco alle mie modeste capacità»: così Gabriel Fauré scrisse a Saint-Saëns nel 1893. E con questa umilissima consapevolezza il musicista francese (1845-1924) compose alcune delle pagine più belle del suo catalogo, vale a dire le musiche per diverse pièce teatrali, tra le quali i brani per il Pelléas et Mélisande, composti non per la prima rappresentazione del dramma teatrale simbolista di Maurice Maeterlinck (17 maggio 1893), ma per una replica londinese del 21 giugno 1898 al Prince of Wales Theatre. Dai diciannove numeri della partitura londinese, composta in tempi stretti e con l’aiuto di un allievo, Charles Koechlin, cui venne affidata l’orchestrazione, Fauré ricavò una suite da concerto, eseguita per la prima volta dall’Orchestra Lamoureux a Parigi il 3 febbraio 1901.
Tra le non molte composizioni per grande orchestra che amplificano e trasformano in altre direzioni espressive il pathos dei ‘notturni’ romantici figurano senz’altro i Nocturnes di Claude Debussy (1862-1918). La genesi di questo trittico fu alquanto travagliata: nel settembre 1892, in una lettera indirizzata al principe Poniatowski, suo protettore, Debussy accennò a una nuova composizione, Trois scènes au crépuscul, ispirata alle poesie di Henri de Régnier e dedicata al celebre violinista Eugene Ysaÿe. L’opera però non venne terminata e Debussy iniziò a rielaborare il materiale per un concerto per violino e orchestra, dedicato sempre a Ysaÿe, che nemmeno in questo caso venne portato a compimento. È solo tra il 1897 e il 1899 che il materiale trovò la sua versione definitiva nei tre Nocturnes. I primi due pezzi, Nuages e Fêtes, vennero presentati il 9 dicembre 1900 ai Concerts Lamoureux di Parigi, mentre l’esecuzione completa, presso la stessa sede, è del 27 ottobre 1901. Accolti inizialmente con freddezza da pubblico e critica, i Nocturnes sono considerati tra i vertici dell’impressionismo musicale e, in particolare, della produzione di Debussy.
Il balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel (1875-1937) si colloca nel momento in cui la cultura musicale e teatrale francese guardava con estremo interesse alle suggestioni del mondo antico. Sulla scia di L’Après-midi d’un faune di Debussy (1894) e di altri lavori ispirati alla classicità, questo balletto in un atto nacque da una commissione di Sergej Diaghilev, impresario dei Ballets Russes, che propose al musicista un soggetto ispirato al romanzo ellenistico di Longo Sofista Le avventure pastorali di Dafni e Cloe, opera precorritrice della narrativa erotica d’età moderna. Ravel iniziò la composizione nel giugno 1909 e la portò a termine, dopo una lunga e travagliata elaborazione, nell’aprile 1912. La prima andò in scena l’8 luglio dello stesso anno al Théâtre du Châtelet di Parigi con la coreografia di Michel Fokine, le scene e i costumi di Léon Bakst e la direzione orchestrale di Pierre Monteux. Nella sua Esquisse Autobiographique del 1928, Ravel spiegò il suo proposito: «Era mia intenzione comporre un ampio affresco musicale senza occuparmi troppo di arcaismo, bensì cercando di restare fedele alla Grecia dei miei sogni, assai prossima a quella immaginata e dipinta dagli artisti francesi della fine del Settecento».
Nove anni dopo il successo di Daphnis et Chloé, e sempre su espressa richiesta di Djagilev, Ravel compose La Valse, un grande valzer per orchestra. Ma il progetto di scrivere «una sorta di omaggio alla memoria del grande Strauss, non Richard, l’altro, Johann» risaliva al 1906, anche se poi nel 1914, con lo scoppio della guerra, Ravel sembrava averci rinunciato. Il compositore completò dapprima la versione per pianoforte solo, cui seguirono quella per due pianoforti, e infine la versione per orchestra. L’opera trasuda un’aura di ‘fine’, di ‘congedo’, di ‘spensierata decadenza’: è un’‘opera rara’, dodici minuti di musica ‘molle’, ondeggiante, una sorta di valzer ballato sull’orlo di un burrone.
I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00, ridotto abbonati da € 15,00 a € 90,00) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2722699) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it. Main partner Intesa Sanpaolo.
Charles Dutoit
Ha ricevuto nel 2017 uno dei più importanti riconoscimenti della musica classica, la Royal Philharmonic Society Gold Medal, divenendo il centotreesimo vincitore da quando la medaglia è stata istituita nel 1870 per celebrare il centenario della nascita di Beethoven. È stato direttore ospite della St-Petersburg Philharmonic Orchestra. Già direttore artistico e direttore principale della London Royal Philharmonic Orchestra, ha incantato i pubblici di tutto il mondo ed è oggi uno dei direttori più richiesti. In seguito alla collaborazione artistica con la Philadelphia Orchestra, durata trentadue anni, si è esibito ogni stagione con le orchestre di Chicago, Boston, San Francisco, New York e Los Angeles ed è anche ospite regolare dei palcoscenici di Londra, Berlino, Parigi, Monaco, Mosca, Sydney, Beijing, Hong Kong, Shanghai e Tokyo. Per venticinque anni è stato direttore artistico della Montreal Symphony Orchestra. Inoltre, dal 1991 al 2001, è stato direttore musicale dell’Orchestre National de France e, nel 1996, è stato nominato direttore principale e subito dopo direttore musicale della nhk Symphony Orchestra di Tokyo. Oggi è direttore musicale emerito di quell’orchestra. Successivamente è stato direttore musicale del Sapporo Pacific Music Festival e del Miyazaki International Music Festival in Giappone come anche della Canton International Summer Music Academy a Guangzhou, in Cina, e del Lindenbaum Festival di Seul. Direttore musicale della Verbier Festival Orchestra tra il 2009 e il 2017, ora ne è direttore emerito. È stato trentadue volte in tournée in Cina, eseguendo le prime assolute per quel Paese della Sagra della primavera di Stravinskij, del War Requiem di Britten, di Elektra e Salome di Strauss. Appena ventenne, è stato invitato da Herbert von Karajan a dirigere alla Wiener Staatsoper. Ha da allora diretto a Covent Garden, alla Metropolitan Opera di New York, alla Deutsche Oper di Berlino, al teatro dell’Opera di Roma e al Teatro Colón di Buenos Aires. Nel 2014, gli è stato consegnato il Lifetime Achievement Award degli International Classical Music Awards. Globetrotter grazie alla sua passione per la storia, l’archeologia le scienze politiche, l’arte e l’architettura, ha viaggiato per tutte le centonovantasei nazioni del mondo.