Programma strategico territoriale, assessore melasecche riunisce direttori e dirigenti regionali per illustrarlo e condividerlo quale programma delle idee per mettere a sistema le scelte per lo sviluppo sostenibile dell’umbria; tutti sono chiamati a contribuire per poi tutti utilizzarlo come strumento indispensabile di lavoro
(aun) – Perugia, 14 feb. 023 – La Regione Umbria prosegue l’iter per la redazione del Programma Strategico Territoriale (PST) coinvolgendo nel percorso l’intera struttura tecnica e amministrativa dell’ente. L’assessore regionale alla Programmazione urbanistica, Enrico Melasecche, ha presieduto una riunione convocata allo scopo di illustrare e condividere il lavoro in itinere, alla quale hanno partecipato i direttori regionali al Governo del Territorio, Stefano Nodessi Proietti, e allo Sviluppo economico, Luigi Rossetti, dirigenti e funzionari regionali.
“Il PST – ha sottolineato Melasecche – è un atto fondamentale a supporto delle scelte della Regione per lo sviluppo armonico e sostenibile del territorio. A quaranta anni dal primo strumento di pianificazione territoriale, approvato nel 1983, la Regione Umbria ne è rimasta sprovvista a seguito dell’entrata in vigore della legge 1/2015 e l’abrogazione della legge regionale 27/2000 (PUT – Piano urbanistico territoriale) ed è quindi da circa otto anni priva di un valido strumento di supporto alle decisioni strategiche di sviluppo, con le conseguenze che tutti conoscono: si rischia di lavorare per comparti, senza una visione più ampia e integrata di punti di forza, criticità, esigenze, opportunità su cui far leva”.
C’è la volontà di completare il lavoro di redazione del PST entro quest’anno.
“Il ‘Governo del Territorio’ è materia concorrente, come stabilito dal Titolo V della Costituzione. Per questo motivo le Regioni – ha ricordato Melasecche – devono essere dotate di un efficace strumento che orienti in tale ambito. IL PST dovrà mettere a disposizione della Regione, così come previsto dalla norma regionale vigente – ha aggiunto -, uno strumento in grado di orientare il decisore politico nelle migliori scelte per tutte le politiche regionali di sviluppo, mettendo a sistema temi e competenze settoriali della Giunta regionale e degli Enti locali”.
“Costituisce – ha rilevato – un programma delle idee per supportare le scelte strategiche, per amplificarne, con la semplice integrazione, gli effetti positivi, in tutti i campi. Espliciterà in chiave di sussidiarietà le opportunità per lo sviluppo locale dei territori. E, guardando al processo di autonomia differenziata che il Governo propone a livello nazionale, il PST – ha detto Melasecche – potrà avere un ruolo chiave anche nella valutazione di opportunità ed individuazione eventuale di materie di competenza, inducendo ad una indispensabile riorganizzazione della macchina amministrativa regionale, portandola a livelli di massima efficienza, condizione indispensabile per consentire, senza impossibili costi aggiuntivi ma dotandola di personale ove serve, di rispondere alle sfide ed alle scelte di una autonomia differenziata di cui forse è il caso di cominciare a discutere per evitare che ci passi sopra la testa, avvantaggiando solo altri territori”.
“È per questo motivo – ha spiegato – che il PST costituisce un obiettivo trasversale strategico della Regione, così come previsto dal Documento di Economia e Finanza Regionale 2023/2025, alla cui realizzazione deve contribuire, ad ogni livello, l’intera struttura tecnica e amministrativa regionale”.
Sono già stati predisposti i documenti preliminari, le “Linee guida per la redazione del Pst” e il “Rapporto preliminare ambientale” ai fini della procedura di Valutazione ambientale sostenibile (VAS), di prossima attivazione, che rappresentano l’inizio di un percorso partecipativo, in cui saranno coinvolti tutti gli attori presenti sul territorio.
“Attualmente – ha detto l’assessore – è in fase di completamento la stesura del Quadro conoscitivo sullo stato e le dinamiche del territorio, tramite implementazione, aggiornamento ed elaborazione, in ambiente GIS (Geographical Information System), delle banche dati del SIAT (Sistema informativo ambientale territoriale), finalizzato alla costruzione della visione strategica e integrata sulla cui base assumere decisioni politiche mirate ed efficaci”.
Tale quadro conoscitivo “è stato elaborato grazie alle informazioni che i Servizi regionali e organismi esterni hanno fornito al gruppo di lavoro interno multidisciplinare, costituito con delibera del luglio 2021. Senza la preziosa collaborazione di tutti, ciò non sarebbe stato possibile ed è altrettanto indispensabile la cooperazione tra strutture per il completamento e la validazione di tale fase conoscitiva e di quelle successive che richiedono disponibilità ed elaborazione di banche dati tematiche riguardanti assetti attuali, scenari futuri, progetti strategici di competenza dei vari Servizi regionali”.
“Ritengo – ha detto ancora l’assessore Melasecche – che il lavoro fin qui svolto rappresenti la massima espressione del nuovo ‘modello di data governance’ in via di approvazione, con il Masterplan su Semplificazione e Digitalizzazione, proposto dall’assessore Fioroni e approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, su cui il mio Assessorato è particolarmente impegnato e ha già conseguito interessanti risultati, tra cui, solo per citare il più recente, l’approvazione del progetto della digitalizzazione dei sei chilometri di archivi cartacei della sismica regionale”.
Il direttore regionale al Governo del territorio, Stefano Nodessi Proietti, ha ricostruito il quadro di azioni in cui si colloca il Programma Strategico Territoriale, evidenziando come, oltre al raggiungimento dei risultati, lo strumento sia mirato al monitoraggio e alla misurazione della loro efficacia. Un obiettivo ribadito dal dirigente del Servizio Urbanistica, ingegner Paolo Gattini, che ha sottolineato: “mettiamo a sistema le conoscenze di tutte le strutture regionali per semplificare e costruire un Programma strategico regionale che metta le ali all’Umbria”.
Interventi e contributi molto interessanti anche di Andrea Castellani, Fortunato Bianconi, Alfredo Manzi e Graziano Antonielli, particolarmente esperti nei rispettivi settori di azione.
Nell’illustrare in dettaglio il lavoro fin qui svolto, l’architetto Paola Buoncristiani, responsabile della Sezione Piano Strategico Regionale e Rigenerazione urbana, ha presentato le molteplici tavole interattive elaborate sui vari aspetti tematici che interessano l’Umbria, dal paesaggio ai beni culturali, dalle infrastrutture alle eccellenze produttive, alla mobilità dolce, dagli insediamenti industriali attivi a quelli dismessi, dai beni patrimoniali pubblici alle sedi dei centri di ricerca, dalle strutture ricettive, comprese quelle dell’ospitalità religiosa, ai sistemi di governance territoriale. Un’attenzione particolare è stata riservata alla geolocalizzazione degli interventi di competenza regionale del PNRR, Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Nel 1983 l’orizzonte che accompagnava lo strumento di pianificazione territoriale regionale era l’Umbria policentrica ‘città-regione’ – ha ricordato l’architetto Buoncristiani -, nel 2000 si è passati ad un modello reticolare e nel 2008 allo scenario strategico ‘territorio snodo’. Nel 2021, quando è stato avviato il lavoro di formazione del PST – ha detto – gli approfondimenti effettuati rispetto al Quadro di riferimento programmatico ed allo Statuto regionale hanno richiamato la visione ‘Umbria, cuore verde d’Italia’, che indubbiamente ci rappresenta e che può orientarci anche per il futuro, all’unisono con quello che poi è diventato il marchio per la promozione integrata della regione”.
“Il nuovo slogan, se vogliamo darcene uno – ha affermato l’assessore Melasecche -, potrebbe essere quello di ‘un’Umbria che rompe l’isolamento e vola oltre i propri confini’, inteso in una logica più ampia e dinamica di area vasta, aperta agli scambi, alla condivisione di analisi e obiettivi, alla cooperazione con le regioni confinanti, dialogando fra Province e Comuni, per rispondere a necessità e creare opportunità per le varie comunità locali. Basti pensare – ha detto – agli importanti risultati raggiunti in questa direzione, a solo titolo di esempio, con lo straordinario rilancio dell’Aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’, ed alla sinergia che ha consentito di ottenere che i Frecciarossa fermassero anche alle stazioni di Terontola e Orte, appena al di là dei nostri confini formali, ma a beneficio di un maggior numero di umbri”.
Al PST è affidato pertanto “il compito di elaborare il quadro strategico regionale sulla base del quale costruire relazioni e azioni di cooperazione con le altre realtà regionali, italiane e transfrontaliere e indirizzare nella direzione dell’eccellenza e della competitività le scelte di governo del territorio a scala regionale. Il risultato delle recenti elezioni nel Lazio – conclude l’assessore regionale Enrico Melasecche – aprirà certamente ulteriori rapporti di ampia collaborazione con quella Regione, come ha annunciato la Presidente Tesei”.