EMERGENZA EMILIA ROMAGNA, DOMENICA PARTE COLONNA MOBILE ENTI LOCALI. IN PRIMA LINEA POLIZIA LOCALE E PROTEZIONE CIVILE
A Ravenna e Cervia 20 operatori di Polizia Locale e 6 tecnici della Protezione Civile
Roma, 26 maggio 2023 – “Nel corso di questa settimana la colonna mobile degli enti locali Anci, coordinata da Roma Capitale, ha compiuto le attività di scouting nei territori emiliano romagnoli colpiti dall’alluvione. Finita questa fase, da domenica prossima, 28 maggio, saranno in movimento verso Ravenna e Cervia complessivamente 26 dipendenti di Roma Capitale, di cui 20 operatori di polizia locale e 6 tecnici esperti di protezione civile. In particolare, la Polizia locale si integrerà con i colleghi di Ravenna inviando 10 pattuglie che si coordineranno con la Polizia Locale di Ravenna, mentre il personale di protezione civile si integrerà con i colleghi dei Comuni di Cervia e Ravenna. La movimentazione avverrà con 8 mezzi a disposizione della Protezione Civile di Roma Capitale e del corpo di Polizia Locale. Questa prima fase della missione opererà fino al 30 giugno, fermo restando che potrà essere prorogata o ampliata a seconda della situazione che si verrà a creare nelle zone colpite”.
Lo comunica in una nota la Protezione Civile di Roma Capitale.
Alluvione. Il presidente Bonaccini incontra in Regione il ministro per lo Sport e i Giovani, Abodi: “Lavoriamo in stretta sinergia per sostenere e far ripartire lo sport di base nelle aree colpite, indispensabile fattore di ‘sollievo’ sociale”
Sull’impiantistica sportiva una prima stima parla di almeno 30 milioni di euro, ma la Regione presenterà un dossier completo già la prossima settimana. Le possibili leve finanziarie e la tutela di collaboratori sportivi e addetti negli impianti fermi
Bologna – Il presidente Stefano Bonaccini ha incontrato oggi in Regione, a Bologna, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, per definire insieme le misure necessarie a sostenere e far ripartire il mondo dello sport nelle aree dell’Emilia-Romagna colpite dall’alluvione. Dove, secondo una prima stima, i danni all’impiantistica sportiva ammonterebbero ad almeno 30 milioni di euro, cifra probabilmente destinata a salire.
Entro la prossima settimana, la Regione farà avere un dossier completo al ministro, anche sulla base del confronto già avviato in questi giorni con gli assessori competenti dei Comuni più colpiti e il mondo dello sport.
Presenti all’incontro anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Gianmaria Manghi, e il capo della segreteria tecnica del ministro, Mario Pozzi.
“Da subito stiamo lavorando in stretta sinergia- affermano il presidente Bonaccini e il ministro Abodi- consapevoli di quanto sia importante essere al fianco dello sport di base e salvaguardare spazi e attività così importanti per le comunità locali. Che peraltro impiega tante persone e si avvale del contributo di migliaia di volontarie e volontari. Vogliamo quindi fare ciò che serve, anche in questo caso presto e bene, per aiutare Comuni ed enti locali, associazioni e società sportive”.
Il ministro ha ricordato come siano già stati stanziati dal Dipartimento per lo sport 5 milioni di euro per i primi interventi legati all’emergenza, soprattutto per liberare gli impianti dal fango, per poi ripristinare la loro funzionalità e ha condiviso la richiesta della Regione di impostare da subito la ricostruzione lì dove necessaria, in tempi rapidi, obiettivo cui destinare i prossimi stanziamenti.
Quanto alle nuove risorse, che si possono aggiungere a quelle ordinarie del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono state illustrate sommariamente dal ministro Abodi alcune leve possibili, da valutare e attivare nei prossimi giorni: fondi comunitari dedicati all’emergenza, finanziamenti concessi dall’Istituto per il Credito Sportivo a zero tassi di interesse e l’incentivazione Sport Bonus per i privati che volessero partecipare agli interventi, beneficiando di sgravi fiscali, sul modello dell’Art Bonus.
Sul tavolo anche la tutela dei collaboratori sportivi e addetti impiegati in impianti fermi a causa dell’alluvione, che potrebbe essere prevista inizialmente per tutto il mese di giugno, sempre ovviamente nelle aree colpite.
Red
Alluvione. Continua l’impegno per essere al fianco delle comunità colpite dalla alluvione. Oggi riunito il Comitato istituzionale regionale. Scendono a 1.554 le persone accolte nelle strutture di protezione civile o in albergo
26mila le persone evacuate, di cui 20mila in provincia di Ravenna (dato che risente di un inconveniente tecnico nelle rilevazioni di ieri). 781 le strade comunali e provinciali chiuse alla viabilità in modo totale o parziale, 421 le frane principali. Nella giornata di domani allerta rossa per criticità idraulica nella pianura bolognese, ravennate e forlivese. Allerta gialla nelle zone collinari e pianura romagnola e sulla collina bolognese. Prima riunione del Comitato Istituzionale Regionale per i provvedimenti legati all’emergenza
Bologna – Gestire l’emergenza, condividere il percorso avviato e impostare il lavoro in prospettiva. Sono le azioni indicate dal Comitato Istituzionale Regionale per provvedimenti legati all’emergenza alluvione, che si è riunito questa mattina in videoconferenza.
Il Comitato tiene insieme i diversi livelli istituzionali, dalle Prefetture ai Comuni, per avere il massimo coordinamento rispetto all’attivazione degli strumenti necessari. Ne fanno parte le Prefetture-UTG di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini; il presidente UPI – ER, il presidente ANCI-ER (o suo delegato), i sindaci dei Comuni di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, il sindaco della Città Metropolitana di Bologna; i presidenti delle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini.
Alla riunione hanno partecipato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente Irene Priolo e il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi.
Intanto, proseguono i sopralluoghi sul territorio: nel pomeriggio la vicepresidente Priolo sarà a Lugo e Massa Lombarda, dove incontrerà amministratori, cittadini e operatori in campo.
Assistenza alla popolazione
Le persone evacuate sono 26.215: dato odierno che risente di un inconveniente tecnico nella rilevazione dei dati di ieri. Sono 20.288 in provincia di Ravenna, 2.127 in quella di Bologna 3.800, in quella di Forlì-Cesena 3.800.
Continua anche in queste ore l’attività di assistenza alla popolazione. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.554 (348 in meno rispetto a ieri) di cui 133 minori: 3 in provincia di Rimini, 319 in quella di Forlì-Cesena, 927 in quella di Ravenna, 305 in quella di Bologna.
Viabilità
Sono 781 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 294 in modo parziale e 488 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 210 (91 parzialmente e 119 totalmente); 325 nel forlivese-cesenate (94 parzialmente e 231 totalmente); 203 nel ravennate (100 parzialmente e 103 totalmente); 43 nel riminese (8 parzialmente e 35 totalmente).
Frane
Sul fronte del dissesto idrogeologico continua l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 422 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 193 in provincia di Forlì-Cesena; 90 in provincia di Ravenna; 100 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.
Meteo
Prosegue anche per la giornata di sabato 27 maggio l’allerta rossa per criticità idraulica sulla pianura bolognese, ravennate e forlivese. Sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di forti temporali (allerta gialla), con possibili danni ed effetti associati (vento, fulmini, grandine), più probabili nelle zone di pianura.
Anche in considerazione dei possibili temporali, sono possibili localizzati aumenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua sulle province centro-orientali, ancora interessate dalle problematiche idrauliche generate dalle precedenti piene, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai fiumi che saturano il reticolo secondario e di bonifica, i cui livelli idrici sono ancora elevati.
Sul fronte delle frane restano condizioni diffuse di saturazione dei suoli nelle zone montane e collinari centro orientali della regione, favorevoli all’aggravamento di dissesti di versanti già innescati nelle ultime settimane: uno scenario da allerta gialla per criticità idrogeologica sull’alta, bassa collina e pianura romagnola e collina bolognese.
Volontari
Sono oltre 1.970 i volontari di Protezione civile attualmente impegnati sul campo. Di questi 687 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 342 dall’Emilia-Romagna e 949 dalle colonne mobili di altre Regioni.
Inoltre, nel ravennate sono operativi 113 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, 41 dalla Francia e 15 dal Belgio.
Dall’inizio dell’emergenza sono complessivamente circa 21.800 i volontari impegnati.
Numero Verde
Sono oltre 4.500 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.
Raccolta fondi regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”
Prosegue la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, lanciata dalla Regione per sostenere le comunità colpite. Chiunque può versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie:
Iban: IT69G0200802435000104428964
Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”
Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0
Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.
Red
Alluvione. Luce e acqua, il presidente Bonaccini firma un’altra ordinanza per il ripristino delle reti e degli impianti di energia elettrica e di distribuzione e di raccolta delle acque
L’ordinanza prevede anche l’individuazione dei siti di stoccaggio dei fanghi prodotti dalle acque reflue urbane e il differimento dei termini di alcuni adempimenti per le imprese
Bologna – Ripristinare le reti di distribuzione dell’energia elettrica e quelle di distribuzione e di raccolta delle acque nei Comuni colpiti dall’alluvione. E ancora, individuare appositi siti di stoccaggio, ancorché non autorizzati, per i fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.
Lo stabilisce l’ultima ordinanza, firmata oggi del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sarà valida per tutta la durata dell’emergenza.
Cosa dice l’ordinanza
Nel dettaglio, l’ordinanza stabilisce che i gestori del servizio distribuzione dell’energia elettrica sono autorizzati ad effettuare gli interventi necessari per il ripristino delle reti e degli impianti di distribuzione dell’energia elettrica nei Comuni colpiti dall’alluvione.
In particolare, gli interventi possono avvenire anche con derivazioni da rami di rete in esercizio, già realizzate e/o autorizzate in precedenza, per il ripristino del servizio elettrico.
Quanto, invece, alla gestione delle acque reflue, il provvedimento stabilisce che i gestori dei depuratori di acque reflue urbane che conferiscono i loro fanghi presso impianti o su terreni ubicati nei Comuni alluvionati sono autorizzati ad individuare, previa comunicazione ad ARPAE-SAC territorialmente competente, al Comune, alla Regione e alla Protezione Civile, appositi siti di stoccaggio, ancorché non autorizzati, dei fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane.
Inoltre, i gestori del servizio idrico integrato sono autorizzati ad effettuare gli interventi necessari per il ripristino delle reti di distribuzione e di raccolta delle acque nei Comuni interessati.
L’elenco completo degli interventi dovrà essere trasmesso entro sei mesi alla Regione, ad Arpae e ai Comuni.
Infine, l’ordinanza stabilisce lo slittamento dei termini di diversi canoni e concessioni per le imprese, prevalentemente di natura ambientale, al 30 ottobre 2023.
Mara Cinquepalmi