Alluvione. Continuano a diminuire (-201) le persone accolte nelle strutture di protezione civile o in albergo. Confermata anche per la giornata di domani allerta gialla per rischio idraulico nella pianura bolognese, ravennate e forlivese
772 le strade comunali e provinciali chiuse alla viabilità in modo totale o parziale, 758 le frane principali. 2.000 gli operatori sul campo, considerando sia i volontari di protezione civile che il personale tecnico, amministrativo e di polizia locale messo a disposizione da Anci. Donazioni: raccolti oltre 28,4 milioni di euro
Bologna – Continua l’attività di assistenza alla popolazione coinvolta nelle alluvioni e le frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 1.128 (201 in meno rispetto a ieri) di cui 100 minori: 1 in provincia di Rimini, 291 in quella di Forlì-Cesena, 573 in quella di Ravenna, 263 in quella di Bologna.
Viabilità
Sono 772 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 302 in modo parziale e 470 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 215 (92 parzialmente e 123 totalmente); 312 nel forlivese-cesenate (102 parzialmente e 210 totalmente); 202 nel ravennate (100 parzialmente e 102 totalmente); 43 nel riminese (8 parzialmente e 35 totalmente).
Frane
Non si ferma l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 758 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 351 in provincia di Forlì-Cesena; 248 in provincia di Ravenna; 120 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.
Meteo
Confermata anche per la giornata di domani, martedì 30 maggio allerta gialla per criticità idraulica (piene dei fiumi) nella pianura bolognese, ravennate e forlivese, allerta verde nelle aree limitrofe. Come gialla è già da alcuni giorni anche l’allerta per frane e piene dei corsi minori, compreso il reticolo dei canali dei Consorzi di Bonifica sulle aree collinari e di pianura della Romagna e sulla collina bolognese.
Dal punto di vista meteorologico martedì 30 maggio permangono condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese (con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio), ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d’acqua che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati, in progressiva decrescita, e da possibili problemi di tenuta arginale.
Volontari
Sono 1.818 i volontari di Protezione civile impegnati sul campo. Di questi 737 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 248 dall’Emilia-Romagna e 833 dalle colonne mobili di altre Regioni. A questi vanno aggiunti i 75 volontari attivati nell’ambito del meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile) e operativi nel ravennate: 38 provenienti dalla Slovacchia, 22 dalla Slovenia e 15 dal Belgio.
Considerando anche le 105 unità tra personale tecnico, amministrativo e di polizia locale provenienti dalle amministrazioni di Bari, Firenze, Genova, Milano, Roma, Venezia e dislocate attraverso l’Associazione nazionale Comuni italiani a supporto dei comuni alluvionati, il personale operativo sul campo arriva a circa 2.000 unità.
Numero Verde
4.974 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.
Raccolta fondi regionale “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”
Prosegue la raccolta fondi “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, lanciata dalla Regione per sostenere le comunità colpite. Alle ore 10 di oggi le donazioni hanno superato i 28,4 milioni di euro.
Chiunque può versare un contributo utilizzando queste coordinate bancarie:
Iban: IT69G0200802435000104428964
Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”
Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0
Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.
Red
Alluvione a Conselice, monitoraggi ambientali in corso a cura di Arpae. Dalle prime analisi, nessun inquinamento ambientale rilevato. Massimo impegno per la lotta alla diffusione delle zanzare
Attenzione costante all’evolversi della situazione, con una campagna di campionamenti partita da oltre una settimana e destinata a continuare nei prossimi giorni, fino a quando ogni potenziale rischio sarà scongiurato
Bologna – Campionamenti e monitoraggi, nessun inquinamento ambientale rilevato nei pressi dell’Officina dell’Ambiente, importante stabilimento produttivo in comune di Conselice (Ra). Sono confortanti i primi risultati dei controlli svolti sulle acque depositate nelle vicinanze delle aree industriali colpite dagli allagamenti. Ma l’attenzione resta alta e proprio in queste ore sono in corso nuovi prelievi che interessano il sito Unigrà: gli esiti sono attesi nei prossimi giorni.
L’attenzione alle eventuali conseguenze ambientali dell’alluvione è quindi particolarmente elevata, anche per i risvolti che ne possono derivare. Il massimo impegno è rivolto a monitorare costantemente l’evolversi della situazione, attraverso una campagna di campionamenti partita da oltre una settimana e destinata a continuare fino a quando ogni potenziale rischio sarà scongiurato.
Intanto procedono anche le operazioni contro la diffusione della zanzara. Su tutto il territorio sono state collocate trappole per verificare la presenza dell’insetto e orientare così i futuri interventi di disinfestazione. Già nel corso della prossima notte, intanto, trattamenti adulticidi sono in programma sull’intero territorio comunale.
Le analisi svolte
Dopo l’alluvione, Arpae ha svolto tre campagne di rilevamento per verificare l’eventuale inquinamento delle acque alluvionali nei pressi del sito aziendale dell’Officina dell’Ambiente, impresa attiva sul territorio di Conselice (Ra). Il monitoraggio ha escluso la presenza di idrocarburi, con valori abbondantemente al di sotto dei limiti di legge (0,07 mg/l rispetto al limite di legge di 5 per gli idrocarburi). Lo stesso per i metalli pesanti.
Nessun caso di inquinamento è emerso nemmeno per il Canale Zaniolo, che corre nei pressi dello stabilimento. I controlli, in particolare, si sono tenuti il 22, il 24 e il 27 maggio, a monte e a valle del punto di immissione dei reflui dell’azienda.
Oggi i campionamenti proseguono presso la ditta Unigrà, impianto di lavorazione e trasformazione di prodotti alimentari con connessa discarica per rifiuti non pericolosi prodotti in proprio e sito per la produzione di energia, tuttora allagato.
Il monitoraggio, in particolare, punta ad accertare se in seguito all’inondazione di piazzali, spazi destinati alla logistica e di parti dell’impianto possa essersi alterata la qualità delle acque alluvionali ancora presenti. I risultati saranno disponibili a giorni. Unigrà ha comunque applicato dall’inizio dell’emergenza tutte le manovre preventive previste dai propri piani di emergenza, mantenendo un costante contatto con Arpae. Nessuna anomalia impiantistica è stata segnalata.
Gli sversamenti degli idrocarburi
Arpae sta assicurando anche un’attenta vigilanza sulle situazioni di inquinamento puntuale derivanti da sversamenti di oli e idrocarburi provenienti da cisterne e fusti presso aree agricole o industriali. La verifica, in particolare, riguarda le misure di messa in sicurezza assunte, l’asportazione dei materiali liberi e degli eventuali substrati contaminati.
Per quanto riguarda gli stoccaggi di gasoli e benzine presso i distributori di carburante allagati, sono stati tutti svuotati e messi in sicurezza.
La lotta alla diffusione della zanzara
A Conselice l’amministrazione comunale ha avviato una sorveglianza speciale sulla diffusione delle zanzare. Il monitoraggio è condotto con specifiche trappole già posizionate sul territorio a cura di un’impresa specializzata: ogni 3 giorni, permetteranno di rilevare variazioni nella presenza degli insetti sul territorio. I risultati delle rilevazioni saranno fondamentali per orientare i successivi interventi di disinfestazione. Già nei giorni scorsi, comunque, sono stati utilizzati prodotti larvicidi nei punti di potenziale focolaio, come ad esempio le tombinature pubbliche e le acque stagnanti. Nella prossima notte, tra il 29 e 30 maggio, è inoltre prevista l’erogazione di trattamenti contro le zanzare adulte sull’intero territorio.