Vertenza Harry’s Bar Firenze, oggi il tavolo di crisi. La Filcams Cgil: “Ancora una volta la rendita schiaccia il lavoro, si mantenga l’occupazione senza scaricabarili. No ai licenziamenti, le società si accollino i 22 addetti”
Firenze, 18-7-2023 – Oggi si è tenuto il tavolo di crisi, presso la Città metropolitana di Firenze, al quale erano presenti la Gin srl, proprietaria dell’immobile, la società Harry’s Bar 1953, che gestisce l’attività e la Filcams Cgil Firenze con le Rappresentanze sindacali aziendali.
La vertenza vede la immobiliare Gin Srl, proprietaria dell’immobile, intenta a voler stabilire un nuovo contratto di affitto o di vendita dell’immobile stesso con un altro soggetto, poiché le sentenze stabiliscono che la società che gestisce l’attività, Harry’s Bar in affitto da S.I.N.A., proprietaria dell’Hotel Villa Medici in Firenze, sono in contenzioso con una sentenza passata in giudicato per morosità che potrebbe produrre uno sfratto esecutivo il 20 luglio prossimo venturo con cessazione dell’attività stessa.
Insomma, un coacervo di relazioni di affari tra società immobiliari, di gestione e di subaffitti che hanno portato ad una lite giudiziaria che non discutiamo, poiché le sentenze sono fatte in nome del popolo italiano.
Quello che denunciamo e che discutiamo con forza e che questa fitta rete di rapporti di interessi mette in evidenza che la rendita e le società che gestiscono le attività schiacciano il lavoro rendendolo sempre più precario.
Troppe volte questa città vive questa condizione.
Quello che abbiamo sottolineato con forza al tavolo di crisi e che le società in questione debbono regolare i loro rapporti nel rispetto della legge, ma devono altresì mantenere l’occupazione senza scaricabarili alcuni.
Nel prossimo tavolo all’unita di crisi, convocato il giorno 27 luglio, aspettiamo delle risposte concrete sulla richiesta della Filcams cgil Firenze: nessun licenziamento può essere accettabile in questo coacervo di interessi, non può essere il lavoro a pagare pegno, queste società, oggetto del contenzioso legale, debbono accollarsi i 22 lavoratori e le lavoratrici.