Maltempo. Allerta arancione anche per domani, sabato 4 novembre, per piene dei fiumi (in superamento di soglia 1), venti e possibilità di frane. La situazione delle zone colpite; nel bolognese, all’altezza di Budrio e Molinella, l’esondazione controllata dell’Idice come da progetto, grazie ai lavori fatti
Il bollettino emesso dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sulla base di dati previsionali Arpae. La vicepresidente Priolo in sopralluogo a Castel Bolognese; successivamente, la riunione al Centro di coordinamento dei soccorsi (Ccs) di Ravenna
Bologna – Dopo una breve tregua nella giornata di oggi, venerdì 3 novembre, per la seconda parte della giornata di domani, sabato 4, tornano condizioni favorevoli alla formazione di temporali particolarmente intensi e/o persistenti, più probabili sulla fascia appenninica del settore centro-occidentale della regione. Lo prevede il nuovo bollettino emesso dall‘Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, sulla base dei dati previsionali di Arpae.
Continua lo stretto monitoraggio della situazione da parte di tecnici dell’Agenzia, in raccordo con le Prefetture, i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, si è recata per un sopralluogo con il sindaco Luca Della Godenza a Castel Bolognese (Ra), la zona dove è più alta la soglia d’attenzione. Successivamente ha partecipato alla riunione al Centro di coordinamento dei soccorsi (Ccs) di Ravenna.
La situazione nelle diverse aree colpite dal maltempo
Nel bolognese, all’altezza di Budrio e Molinella, a partire dalle 8.10 di stamani ha avuto avvio l’esondazione controllata per sfioro dell’Idice, grazie ai lavori fatti in precedenza: posa di telonature, realizzazione di arginature provisionali e creazione di una vasca di dissipazione. Tutta la fuoriuscita (con punte di circa 8 metri cubi d’acqua al secondo) è stata raccolta, come progettato, dal canale Corla, della Bonifica renana.
Nell’imolese, come già precedentemente comunicato, si sono verificate criticità circoscritte per la piena del Santerno: in città (all’altezza dell’autodromo a causa della rottura di un muretto) e a Casalfiumanese (zona industriale).
Nel ravennate, soprattutto nella zona di Riolo, ci sono state case allagate a causa di ruscellamenti sui versanti. Accumuli di legname a valle dei ponti; danni di piccola entità sulle colline, nessun dissesto significativo. Piccoli allagamenti anche nella zona di San Prospero, e nell’ex cava, a causa del Santerno.
Sull’Appennino modenese, smottamenti a Montecreto e Riolunato: sono intervenuti i Comuni.
Criticità sul crinale dell’Appennino reggiano, dove si sono manifestati ruscellamenti a Ventasso, Villa Minozzo e Toano. La situazione più complessa è nel parmense, con ruscellamenti e smottamenti sul crinale (isolata la frazione Libbia di Sopra, Bedonia), e nel piacentino, dove sulla Statale 45 sono caduti dei massi tra Bobbio e Marsaglia: in corso i lavori di ripristino. In difficoltà anche la viabilità comunale, a causa del dissesto (zona Farini); si è verificato un grosso danno alla briglia del Nure.
La nuova allerta per domani
Per la giornata di domani sono previsti venti sud-occidentali di burrasca forte (75-88 Km/h) con rinforzi o raffiche di intensità superiore, più probabili sulla zona appenninica. La criticità idraulica nella pianura centro-occidentale è riferita alla propagazione della piena nei tratti a valle dei fiumi Parma, Enza, Secchia, Panaro, Reno, Santerno e Senio, causata dalle piogge dei giorni precedenti sui rispettivi bacini montani, con occupazione delle aree golenali e interessamento degli argini.
La criticità idraulica nella pianura orientale è riferita alla previsione di propagazione della piena sul fiume Po, con completa occupazione dell’alveo di magra. Le piogge previste nella seconda parte della giornata potranno generare nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua del settore centro-occidentale con possibili superamenti della soglia 1. Le nuove precipitazioni, che si sommano a quelle degli ultimi giorni, svilupperanno condizioni favorevoli all’attivazione di fenomeni franosi, più diffusi sulla fascia montana, ruscellamenti lungo i versanti e rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo minore con possibilità di fenomeni di erosione delle sponde.
Chiara Vergano
Maltempo. Precipitazioni intense per tutta la notte sull’Appennino e gran parte dell’Emilia-Romagna. Monitoraggio costante dei fiumi: le piene nel Taro, Parma, Secchia, Panaro, Reno (di soglia 2) ed Enza (soglia 3) si stanno propagando nei tratti a valle; le piene nei tratti montani per Santerno, Senio e Lamone (soglia 3) a valle con il progressivo riempimento dei colmi: quella del Senio supera il punto più critico a Castel Bolognese. Bonaccini-Priolo: “Una notte di grande preoccupazione, grazie a tutti gli operatori dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e alle ditte impegnate nei cantieri: sistema allertato già da due giorni. Al lavoro insieme ai sindaci e alle amministrazioni locali coinvolte, in raccordo costante con le Prefetture, per seguire l’evolvere della situazione”
Due le criticità circoscritte, per la piena del Santerno, nel bolognese: a Imola (all’altezza dell’autodromo) e a Casalfiumanese (zona industriale). Una decina di sfollati a Casola Valsenio, nel ravennate, in via precauzionale. Diverse le segnalazioni ai Vigili del fuoco anche per il vento forte, soprattutto nell’Appennino bolognese e nel riminese. Ha riaperto il ponte di Sorbolo, nel parmense. Ripristinata la circolazione ferroviaria nel tratto Parma-Suzzara, sospesa nella notte. Resta chiusa la linea ferroviaria Bologna-Prato
Bologna – Per tutta la notte è proseguito il monitoraggio della situazione del maltempo in Emilia-Romagna: nella serata di ieri, l’eccezionale tempesta sulla Toscana ha superato l’Appennino, causando forti precipitazioni piovose in poco tempo e picchi di piene nei corsi d’acqua, soprattutto in Romagna ma anche nella parte centro-occidentale della regione.
Le piene di Taro, Parma, Secchia, Panaro e Reno si stanno propagando nei tratti a valle con livelli generalmente prossimi alle soglie 2, superiori alla soglia 3 sull’Enza a Sorbolo, nel parmense. Le intense precipitazioni delle ultime ore sul crinale di Santerno, Senio e Lamone (soglia 3) hanno generato picchi di piena nei relativi tratti montani, che si stanno propagando a valle con la progressiva laminazione dei colmi.
In mattinata la piena del Senio è passata dal punto più critico, a Castel Bolognese, dove erano stati rinforzati gli argini.
Nelle prossime ore si prevede una graduale attenuazione delle precipitazioni su tutta la regione, con ulteriori impulsi di pioggia ancora possibili sul crinale appenninico modenese e bolognese.
“È stata una notte di grande preoccupazione, con gli operatori dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile impegnati ovunque, insieme alle ditte che stanno lavorando nei cantieri, in un territorio già fortemente provato dall’alluvione: a tutti loro diciamo davvero grazie- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. Peraltro, l’intero sistema della Protezione civile regionale è già in allerta da due giorni. Una notte, quella appena trascorsa, nella quale siamo stati in contatto costante con i sindaci e le amministrazioni locali coinvolte, e in raccordo con le Prefetture, Vigili del fuoco e Forze dell’ordine, per seguire l’evolvere della situazione e le situazioni di criticità”.
Già nelle prime ore della notte, in Romagna i livelli a monte avevano iniziato a calare e si attendevano i picchi di piena a valle.
Vi sono due criticità circoscritte, per la piena del Santerno, nel bolognese a Imola – all’altezza dell’autodromo – e a Casalfiumanese nella zona industriale. A Casola Valsenio, nel ravennate, una decina di sfollati in via precauzionale; altri tre a Bedonia, nel parmense. Nel piacentino, è stato consigliato lo spostamento ai piani superiori per i residenti nei comuni di Cerignale, Travo, Farini e Bettola che vivono nei pressi dei corsi d’acqua.
Ha riaperto il ponte di Sorbolo, nel parmense. Ripristinata la circolazione ferroviaria nel tratto Parma-Suzzara, sospesa nella notte. Resta chiusa la linea ferroviaria Bologna-Prato.
Gli interventi dei Vigili del Fuoco e dei volontari di Protezione civile
Alberi caduti, allagamenti, danni da vento forte. Sono circa 70 interventi dei Vigili del Fuoco svolti nelle scorse ore per fronteggiare le conseguenze del maltempo. La maggior parte in provincia di Bologna, in tutto una ventina. Sono 14 quelli portati a termine nel riminese, in particolare per il crollo di alberature. Altri 12 nel reggiano, in particolare per le forti raffiche di vento; 9 nel forlivese-cesenate; 4 nel ravennate e nel modenese; 3 nel ferrarese e 2 nel parmense.
In tutto 80 i volontari di Protezione civile al lavoro in 5 province: la maggior parte nel piacentino (25), nel bolognese (23) e nel parmense (20), oltre che nel modenese e nel reggiano.
Una squadra del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico della Regione Umbria è stata mobilitata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.
Disalimentazioni dell’energia elettrica interessano alcuni territori del piacentino, del bolognese e del forlivese-cesenate. Le situazioni sono comunque presidiate e in via di risoluzione.
Chiara Vergano