Perugia, 23 nov. 023 – “La violenza subita dalle donne con disabilità è ancora, non solo nel nostro Paese, un fenomeno molto doloroso, taciuto e difficile da essere riferito, capito e creduto”: lo afferma la presidente regionale dell’Osservatorio delle persone con disabilità, Paola Fioroni, evidenziando che i dati a disposizione sul tema sono molto pochi e le prime rilevazioni Istat risalgono al 2014.
“Le donne con disabilità – rileva Fioroni – hanno un rischio molto più alto di essere vittima di violenza (soprattutto sessuale) abuso e discriminazione ed hanno meno possibilità e strumenti a propria disposizione per uscire da situazioni complesse che spesso non vengono rilevate, comprese e credute. Esiste quindi, la possibilità dell’esistenza di un sommerso consistente che non si palesa anche per il tipo di disabilità, psichica o cognitiva, che vive una donna e che le può impedire di comprendere appieno una violenza sessuale o di saperla comunicare”.
“La violenza che colpisce le donne con disabilità è infatti una violenza subdola e frequente: secondo i pochi dati disponibili – sottolinea -, le donne con limitazioni gravi che hanno subìto violenze fisiche o sessuali sono il 36%, una percentuale già molto alta e più alta del 30% delle donne senza limitazioni. Il 10% è stata vittima di stupro contro il 4,7% delle donne senza limitazioni. La violenza psicologica dal partner attuale riguarda il 31,4% delle donne con disabilità (contro il 25%) mentre quelle che hanno subìto lo stalking prima o dopo la separazione sono il 21,6%, contro il 14,3% delle donne senza limitazioni”.
Che fare quindi per far emergere e contrastare il fenomeno? Per la presidente dell’Osservatorio regionale Paola Fioroni “non esistono ricette miracolose, ma la strada maestra è la formazione, la capacità di accoglienza e di percorsi specifici per donne con disabilità affinché possano ricevere il giusto ed appropriato supporto sotto ogni profilo, perché una condizione di disabilità non diventi motivo di discriminazione multipla e di ulteriore aggravio per la donna che è vittima di qualsivoglia tipo di violenza. Occorre alzare l’asticella anche su questi temi, parlandone non solo il 25 novembre – evidenzia -, ma aumentando la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione, affinché questo non resti un fenomeno sconosciuto o addirittura negato, dando concreta attuazione alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, anche all’articolo 8 dove si sancisce l’importanza delle attività di informazione e accrescimento della consapevolezza, allo scopo di combattere i pregiudizi e le violenze che spesso ne derivano”.
In proposito, la presidente Fioroni ricorda che il Ministro Alessandra Locatelli ha convocato una seduta straordinaria dell’Osservatorio Nazionale per discutere di linee guida, ed azioni presenti e future “volte ad estirpare questa piaga che non può restare silenziosa, ma a cui occorre dare voce e soprattutto risposte. Accessibilità, significa, nella sua accezione più ampia, rendere ciascun diritto esigibile ed uguale per tutti – conclude -anche quello di ricevere assistenza adeguata in situazioni di particolare complessità”.