Arrestato latitante poco prima dell’imbarco su un volo per la Spagna
Comando Provinciale di Taranto – Napoli, 21/02/2024 08:49
Ricercato dal 16 ottobre 2022, è stato arrestato ieri sera a Napoli dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, al termine di una complessa attività investigativa che ha posto fine alla sua latitanza.
Sull’uomo, un 35enne tarantino, gravavano due ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, su richiesta di quella Direzione Distrettuale Antimafia, rispettivamente negli anni 2022, per il reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, e 2023, per i reati di “associazione finalizzata al traffico di stupefacenti” e ” trasferimento fraudolento di valori”, nell’ambito di due indagini che avevano colpito numerosi presunti appartenenti rispettivamente al clan Pascali di Taranto (Paolo VI) e al clan Sudoso di Statte (TA). L’arrestato, inoltre, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Taranto, per l’espiazione di una pena detentiva di 3 anni, poiché riconosciuto colpevole di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La complessa attività di ricerca del catturando, coordinata dalla DDA di Lecce, ha visto i Carabinieri impegnati in un paziente e meticoloso lavoro di raccolta dati, attraverso una tradizionale attività di indagine e senza il supporto di ausili tecnici: in particolare, sono stati effettuati approfonditi monitoraggi in diversi scali aeroportuali dell’Italia meridionale, con analisi dei dati estrapolati dallo studio di numerosi voli, nonché attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza. La prolungata attività investigativa ha, quindi, portato i militari a concentrare l’attenzione sullo scalo partenopeo, dove ieri sera, il latitante è stato bloccato poco prima che si imbarcasse, con un documento falso, su un volo diretto in Spagna. L’uomo, sorpreso dal repentino intervento dei Carabinieri, mimetizzatisi tra i passeggeri in partenza, non ha opposto resistenza né ha tentato di negare la propria identità. Condotto in caserma, al termine delle formalità di rito, il 35enne è stato associato al carcere di Napoli – Poggioreale.
È importante sottolineare che l’eventuale responsabilità dell’indagato dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la presunzione di innocenza.
Ambiente: Mar Tirreno settentrionale, al via documento di programmazione strategica di sistema
La commissione presieduta da Lucia De Robertis (Pd) ha anche espresso parere sugli indirizzi per l’elaborazione del piano annuale delle attività ed i criteri per l’individuazione delle relative priorità per i porti, di competenza dell’Autorità portuale regionale
di Paola Scuffi, 20 febbraio 2024
Firenze – Giornata intensa per la commissione Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture – presieduta da Lucia de Robertis (Pd) – riunita oggi, martedì 20 febbraio, sia in seduta antimeridiana che pomeridiana.
Tra gli atti esaminati ricordiamo il via libera al documento di programmazione strategica di sistema (Dpss) del Mar Tirreno settentrionale, finalizzato alla sottoscrizione dell’intesa tra la Regione Toscana ed il Ministero infrastrutture e trasporti (Mit), che sarà soggetto all’approvazione dell’Aula di palazzo del Pegaso nelle sedute previste per la prossima settimana.
Per consentire l’inquadramento dell’atto, è opportuno ricordare le disposizioni normative in essere: la legge 84/94, che disciplina il riordino della legislazione in materia portuale e la legge regionale 65/2012 sul governo del territorio, che regola il procedimento per l’approvazione del Dpss. Il sistema di programmazione e pianificazione regionale in ambito portuale definisce gli specifici documenti: il già citato Dpss ed i piani regolatori portuali (Prp). Il Dpss, che non è un atto di pianificazione urbanistica e pertanto non è sottoposto a Vas (Valutazione ambientale strategica), individua gli obiettivi di sviluppo dei porti; gli ambiti portuali; la ripartizione degli ambiti portuali ed i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio con i singoli porti. I Prp, invece, definiscono gli obiettivi, le previsioni, gli elementi, i contenuti e le strategie di ciascun porto, tra cui le opere di grande infrastrutturazione e le caratteristiche e destinazioni funzionali delle aree a livello del singolo scalo. Relativamente alla proposta di delibera, il comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale ha adottato il Dpss, poi sottoposto ai pareri dei comuni interessati e degli uffici della Regione. Successivamente lo stesso comitato di gestione ha trasmesso alla Regione, nello scorso mese di novembre, le integrazioni concordate con il Comune di Livorno e con gli altri Comuni, richiedendo la definizione della procedura amministrativa, propedeutica alla sottoscrizione dell’intesa con il Mit. L’intesa è subordinata ai seguenti indirizzi, definiti a seguito delle osservazioni pervenute dai settori interessati della Giunta: dare priorità agli obiettivi di miglioramento della qualità funzionale degli approdi turistici; definire, nell’ambito della formazione dei Prp dei porti di Portoferraio, Rio Marina e Capraia, le previsioni di trasformazione delle infrastrutture portuali, con particolare riguardo alle azioni concernenti la valorizzazione della cosiddetta ‘nautica sociale’; programmare interventi di miglioramento dell’accessibilità degli scali marittimi ove sono esercitate le funzioni di trasporto passeggeri o di turismo nautico ed infine garantire, nelle successive fasi di pianificazione delle aree, la coerenza con la disciplina del Pit-Piano paesaggistico regionale.
La commissione, inoltre, ha affrontato anche il pacchetto di atti riguardanti l’Autorità portuale regionale, non solo approvando il bilancio di esercizio 2021, ma anche esprimendo il parere sugli indirizzi per l’elaborazione del piano annuale delle attività con proiezione triennale, ed i criteri per l’individuazione delle relative priorità per i porti di competenza della stessa Autorità, per l’anno 2024.
Guardando al conto economico 2021, il valore della produzione, in totale, è pari a euro 4.520.123,49 (-8,34 per cento rispetto all’esercizio precedente), i costi della produzione 3.850.481,35 (-13,51 per cento circa), con un risultato di esercizio pari a 641.388,18.
I costi del personale, con 12 unità al 31 dicembre 2021, ammontano a euro 423.177,16, meno 15,95 per cento rispetto al 2020; una diminuzione della spesa determinata anche dal minor costo del Segretario generale, per fine mandato. Come da delibera della Giunta regionale, l’utile di esercizio è destinato per il 20 per cento al fondo di riserva legale e per l’80 per cento da riattribuire alla Regione, che lo riassegnerà come contributo straordinario per investimenti, per far fronte alle maggiori spese derivanti dal maltempo per il dragaggio straordinario del Porto. In tema di rendicontazione degli investimenti, rispetto al programmato 2021, lo stato di attuazione degli stessi è pari a circa il 70 per cento delle risorse finanziarie previste.
Molte le richieste di approfondimento da parte dei commissari, a partire da Massimiliano Riccardo Baldini (Lega) che si è in particolare soffermato sulla situazione di conflittualità tra la Regione Toscana e il Comune di Viareggio, che ritarda la nomina del segretario generale, per poi spaziare sulla manutenzione del Burlamacca, sulla gestione del personale, sul contenzioso, sulla riqualificazione di piazza Viani, sulla variante al piano regolatore del porto di Viareggio. Il vicepresidente della commissione Alessandro Capecchi (FdI), partendo dalla particolarità della discussione, “nel 2024 stiamo parlando del consuntivo 2021”, ha chiesto se l’utile esista davvero, soffermandosi poi sui pareri di Collegio dei Revisori e Giunta, sottolineando che, ad oggi, non è dato sapere come chiudano il 2022 e il 2023. “Gradirei essere più garantito almeno per questi due anni”, ha concluso.
In relazione al parere sulla deliberazione della Giunta regionale, in merito agli indirizzi per l’elaborazione del piano annuale delle attività e dei criteri per l’individuazione delle priorità dei Porti di competenza dell’Autorità portale regionale (Apr), è innanzitutto opportuno ricordare come l’Apr, istituita con la legge regionale 23 del 2012, è un ente dipendente della Regione ed esercita le proprie funzioni sui porti di Viareggio, Marina di Campo, Porto Santo Stefano e Isola del Giglio. Nel merito dell’atto, la suddetta deliberazione individua cinque aree di indirizzo: sicurezza ed efficienza delle strutture portuali; sviluppo dell’infrastruttura portuale; via navigabile Burlamacca; Porte vinciane di Livorno; ed infine tecnologie di dragaggio a basso impatto ambientale. Contestualmente sono individuati alcuni criteri di priorità per l’anno 2024: garantire l’esercizio delle funzioni infrastrutturali ordinarie e dei servizi portuali di ciascun ambito, con particolare riferimento ai necessari interventi di riqualificazione e adeguamento; assicurare adatte condizioni di accessibilità ai porti, attraverso la salvaguardia di adeguati fondali, in particolare riferiti ai porti di Viareggio e di Marina di Campo; mantenere condizioni di navigabilità del canale Burlamacca; procedere nelle azioni volte alla realizzazione del sistema continuo di dragaggio del porto di Viareggio (nuovo sabbiadotto) e garantire il servizio di movimentazione delle porte e il dragaggio dei sedimenti del canale dei Navicelli, fino allo scolmatore d’Arno ricadente nel comune id Livorno. Per quanto riguarda il quadro delle risorse relative al triennio 2024-2025-2026 sono da segnalare, in particolar modo per la quota investimenti, i 3 milioni e 900 mila euro (di cui alla delibera Cipe 79/2021 relativa al Fondo di Sviluppo della Coesione (FSC) 2021-2027), per la realizzazione del sistema continuo di dragaggio e trasferimento dei sedimenti al Porto di Viareggio. Da sottolineare, in proposito, come recentemente, con delibera di Giunta del 6 febbraio, sono stati inoltre stanziati 869 mila euro per i maggiori lavori necessari per la rimozione dei sedimenti; stanziamento che va ad aggiungersi ad ulteriori 820 mila euro, a carico del bilancio 2023, per gli interventi di somma urgenza per la rimozione dei sedimenti dall’imboccatura del porto di Viareggio. Infine, segnaliamo, sempre per quanto concerne le spese di investimento, i seguenti trasferimenti in conto capitale all’Apr: 3 milioni e mezzo di euro nel 2024, oltre 5 milioni e mezzo nel 2025, e 2 milioni e mezzo nel 2026.
Nel corso del dibattito Baldini, riferendosi all’ancora insoluto problema dell’insabbiamento a Viareggio, ha sostenuto come l’atto in discussione rappresenti quasi il contrario di quanto realmente succede, definendolo “un mero esercizio stilistico”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Capecchi, che ha definito “al limite del tautologico” le priorità contenute nell’atto, invitando ad una programmazione più efficace e mirata.
La commissione, quindi, ha approvato a maggioranza, sia il Bilancio di esercizio 2021 dell’Apr che gli indirizzi per l’elaborazione del piano delle attività della stessa, registrando il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e quello contrario dei gruppi di minoranza. La presidente, infine, ha riassunto le varie posizioni con una proposta: “Accompagnare in Aula, l’approvazione del consuntivo, con un atto di iniziativa della Commissione, per arricchire il quadro degli indirizzi e delle priorità”.