Decine i morti per il raid condotto dalle Idf dopo la raffica di razzi su Tel Aviv. Procuratore israeliano: “Aperta indagine su attacco”. Tensione al valico con l’Egitto: soldato ucciso in uno scontro a fuoco.
Un tragico incidente. A definire così il raid condotto dalle Idf su un campo per sfollati a Tal al-Sultan, a Rafah, secondo il sito israeliano di notizie Ynet, è stato Benjamin Netanyahu intervenuto alla Knesset. Per il premier israeliano le vittime civili provocate dall'”omicidio mirato” di “terroristi” di Hamas sono state un tragico incidente.
Sarebbero 45 le persone rimaste uccise e 249 quelle rimaste ferite nel raid: 23 delle 45 vittime sarebbero donne, bambini e anziani. Secondo il ministero della Salute Gaza, dal 7 ottobre dello scorso anno nell’enclave palestinese si contano 36.050 palestinesi morti e 81.026 feriti. Le autorità e i medici di Gaza affermano che l’attacco ha colpito un campo per sfollati che era stato indicato da Israele come “zona sicura”.
Le forze di difesa israeliane hanno affermato invece che il bombardamento ha colpito un compound militare nell’area, uccidendo due alti funzionari di Hamas.
Gaza
Mentre leggi 1,5 milioni di persone sono intrappolate a sud, a Rafah. Quasi la metà sono bambini.
Sono accampati in condizioni miserabili. Ogni giorno che passa hanno sempre meno spazio, meno medicine, cibo, acqua, sicurezza. Gli aiuti umanitari entrano col contagocce. Neppure ospedali e personale sanitario sono al sicuro dagli attacchi. La situazione è catastrofica.
Medici Senza Frontiere è nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania per continuare a offrire cure mediche ad ogni costo e a distribuire acqua pulita a migliaia di famiglie. I numeri cambiano velocemente: oltre 30.000 persone sono già state uccise in questa guerra, ma più di 70.000 sono rimaste ferite e hanno urgente bisogno di cure.