Tel Aviv agli Usa: “Informazioni concrete su ostaggi prigionieri a Rafah”. Mezzaluna Rossa: “Colpita ambulanza in raid, morti due paramedici”. Erdogan: “Non è guerra, è genocidio”. Anche la Slovenia riconoscerà lo Stato palestinese.
Una fonte di Hamas ha riferito che “il movimento ha informato i mediatori che non intende accogliere” la nuova proposta per un accordo consegnata al Cairo nei giorni scorsi da Israele. Lo riporta l’emittente saudita all-news Al-Sharq secondo cui la fonte ha affermato: “Ci rifiutiamo di riprendere i negoziati prima della fine delle operazioni militari”, accusando il premier Benjamin Netanyahu di “usare i negoziati come copertura per continuare i massacri a Gaza”.
Il sito di notizie Axios ha rivelato che Israele ha consegnato ai mediatori – Qatar, Egitto e Stati Uniti – una proposta ufficiale, scritta e aggiornata riguardo un possibile accordo che porti al rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall’attacco 7 ottobre in Israele in cambio del cessate il fuoco.
Israele agli Usa: “Informazioni concrete su ostaggi prigionieri a Rafah”
Ci sarebbero intanto “informazioni concrete” secondo cui ostaggi sono tenuti prigionieri a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, che ha avuto un colloquio telefonico con il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, durante il quale ha “sottolineato l’importanza di operare” a Rafah. Secondo la nota diffusa da parte israeliana, Gallant ha aggiornato Austin sugli “sviluppi nella guerra contro Hamas e per garantire il ritorno dei 125 ostaggi trattenuti a Gaza”.
tentavano di salvare i feriti a Tal as-Sultan, a ovest di Rafah.
Almeno 36.224 palestinesi sono stati uccisi e 81.777 feriti nella guerra israeliana a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele a causa dell’attacco di Hamas è di almeno 1.139, con decine di persone ancora tenute prigioniere a Gaza.