Giorno dopo giorno, aumentano i paesi che autorizzano l’Ucraina a usare le armi occidentali contro obiettivi in Russia. Gli Stati Uniti, partner principali di Kiev, riflettono se concedere un via libera almeno parziale, relativo alle armi a corto e medio raggio. Washington ha manifestato a Kiev le sue preoccupazioni per due tentati attacchi contro le stazioni radar che servono la difesa aerea convenzionale russa e assicurano un sistema di allarme in caso di attacchi nucleari.
Ne scrive oggi il Washington Post, citando un funzionario americano che chiarisce i timori degli Stati Uniti: “Questi siti non sono coinvolti nel sostegno alla guerra della Russia contro l’Ucraina”, afferma, ricordando che almeno un attacco, ad Armavir, nella regione russa sud-orientale di Krasnodar, sembra aver causato alcuni danni.
“Sono al tempo stesso luoghi sensibili, perché la Russia potrebbe percepire che le sue capacità di deterrenza strategica sono state prese di mira, con conseguenze per le sue capacità di deterrenza nucleare anti-Usa”.
Ne scrive oggi il Washington Post, citando un funzionario americano che chiarisce i timori degli Stati Uniti: “Questi siti non sono coinvolti nel sostegno alla guerra della Russia contro l’Ucraina”, afferma, ricordando che almeno un attacco, ad Armavir, nella regione russa sud-orientale di Krasnodar, sembra aver causato alcuni danni.
“Sono al tempo stesso luoghi sensibili, perché la Russia potrebbe percepire che le sue capacità di deterrenza strategica sono state prese di mira, con conseguenze per le sue capacità di deterrenza nucleare anti-Usa”.
I recenti attacchi con droni ucraini contro i sistemi di allarme nucleare russi rischiano di turbare pericolosamente Mosca, in un momento in cui l’amministrazione Biden sta valutando se revocare le restrizioni sull’uso da parte di Kiev negli attacchi oltre confine di armi fornite dagli Stati Uniti, fanno notare le fonti citate dal quotidiano. “Gli Stati Uniti sono preoccupati per i recenti attacchi da Kiev contro i siti di allarme balistico russi”, ha dichiarato un funzionario statunitense.