70mila persone alla manifestazione regionale a Firenze per lo sciopero generale Cgil-Uil (adesione toscana all’80%) per cambiare la Legge di Bilancio.
Rossano Rossi (Cgil): “Dalla nostra regione parte un messaggio forte verso l’esecutivo: più giustizia sociale o le mobilitazioni proseguiranno”.
Paolo Fantappiè (Uil): “Da qui un grido di allarme. Grande risposta della Toscana. Siamo qui perché c’è un Paese in difficoltà
Firenze, 29-11-2024 – Alta adesione allo sciopero (in Toscana sull’80%, interessati tutti i settori, tranne quello ferroviario) e grandissima partecipazione (circa 70mila persone) alla manifestazione regionale a Firenze per lo sciopero generale nazionale Cgil-Uil per cambiare la Legge di Bilancio del Governo.
Il corteo di Firenze, partito da piazza Santa Maria Novella, ha visto le conclusioni in una strapiena piazza Poggi (a migliaia non sono riusciti a entrare), dove sono intervenuti dal palco Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana), lavoratori, lavoratrici, pensionate/i, Ivana Veronesi (segreteria Uil nazionale). Erano in piazza i massimi esponenti delle istituzioni regionali e cittadine e della politica regionale.
I due sindacati sono scesi in piazza per chiedere di “cambiare” la Legge di bilancio, considerata del tutto “inadeguata a risolvere i problemi del Paese”, e per rivendicare l’aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali.
LE DICHIARAZIONI
Rossano Rossi (segretario generale Cgil Toscana): “Con buona pace di chi vorrebbe limitare il diritto di sciopero, in Toscana si rilevano grande adesione all’agitazione e grande partecipazione alla manifestazione. Da qui è partito un messaggio forte verso il Governo: questa Manovra è ingiusta, penalizza particolarmente la nostra regione e va cambiata nella direzione di una maggiore giustizia sociale. Senza risposte concrete dall’esecutivo, la mobilitazione andrà avanti e ci troverete ancora nelle piazze e nei luoghi di lavoro a protestare, insieme alla tanta gente che non ne può più di fare i contri con inflazione e salari fermi, e di vedere aumentare le diseguaglianze e le ingiustizie sociali, le crisi industriali, i problemi della sanità e dei servizi pubblici, mentre le spese militari s’impennano”.
Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana): “La popolazione Toscana ha risposto alla grande. Siamo qui perché c’è un Paese che non riesce ad arrivare alla fine del mese, i dipendenti e pensionati che non ce la fanno più.
Serve un recupero del potere d’acquisto e risorse su diversi temi fondamentali come sanità e stato sociale. La manovra non dà risposte neanche su precariato e sicurezza sul lavoro. Avevamo fatto delle proposte, dalla detassazione degli aumenti contrattuali all’extratassa sugli extraprofitti. È opportuno andare a tassare rendite e grandi capitali a favore del lavoro e delle persone meno abbienti. Da qui lanciamo un grido d’allarme!”