Montagna. Appennino Forlivese-Cesenate, oltre 12 milioni di euro per promuoverne l’attrattività, l’occupazione e lo sviluppo. L’assessore Baruffi incontra i sindaci del territorio: “Un percorso condiviso per assicurare servizi e strutture alla montagna. A livello regionale un investimento di 100 milioni di euro grazie alle Strategie territoriali per le aree montane e interne (Stami)”
Potenziamento della medicina territoriale, riqualificazione di edifici e spazi pubblici, connettività, valorizzazione della vocazione forestale, turismo sostenibile. Le strategie mobilitano 5 milioni e mezzo di euro di fondi europei, 2 milioni dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, 4 da risorse nazionali Snai (Strategia nazionale aree interne) e 900mila euro da cofinanziamento locale. Coinvolti 9 Comuni
Bologna – Promuovere il rafforzamento del sistema educativo e politiche di sviluppo sostenibile, la medicina territoriale e servizi di prossimità. Accrescere l’attrattività del territorio per migliorare la qualità della vita, offrire maggiori opportunità ai giovani e contrastare lo spopolamento, anche attraverso investimenti per riqualificare aree e spazi pubblici. Queste le direttrici dei 24 progetti previsti per l’Appennino Forlivese e Cesenate grazie alle Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), con un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Il dettaglio delle azioni previste è stato al centro dell’incontro che si è svolto oggi a Civitella di Romagna (FC) tra l’assessore regionale alla Montagna e aree interne, Davide Baruffi, con i sindaci dei nove Comuni compresi nella Stami locale: Galeata, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Tredozio, Bagno di Romagna, Verghereto e Civitella.
“È importante assicurare ai territori del nostro Appennino le condizioni per essere competitivi e attrattivi, attraverso una solida rete di servizi di welfare, infrastrutture per la collettività, progetti di promozione turistica e azioni di sostegno all’avvio di nuove attività imprenditoriali- afferma Baruffi-. Questo è l’obiettivo che la Giunta intende perseguire in accordo con i Comuni, qui sull’Appennino forlivese e cesenate, così come sulle altre otto aree Stami della regione, coinvolgendo costantemente le comunità locali in questi percorsi. L’appuntamento di oggi è stato un importante momento per fare il punto della situazione con gli amministratori locali, perché l’attuazione dei progetti proceda spedita secondo il calendario fissato. Per i territori compresi nell’area interna forlivese è previsto un investimento di 12 milioni, cui si aggiungeranno a breve altre risorse specificatamente destinate sia ai comuni collinari tanto del forlivese, quanto del Rubicone. A livello complessivo regionale, i fondi per le strategie delle aree interne superano i 100 milioni: finanziamenti davvero preziosi perché fondamentali per valorizzare una parte di territorio che ha tutte le caratteristiche per assicurare un’alta qualità di vita alla popolazione”.
I progetti
Sono cinque gli ambiti di intervento in cui si articolano i 24 progetti previsti dalla Strategia per l’Appennino forlivese cesenate, che mette a disposizione un pacchetto complessivo di oltre 12 milioni di euro.
Primo punto per il rilancio dell’area interna è il potenziamento del sistema educativo, con l’obiettivo di ridurre il disagio e la dispersione scolastica. Si prevedono innanzitutto il rafforzamento della dotazione di docenti in orario mattutino nei plessi di minima dimensione (oggi con un unico insegnante) e incentivi per la permanenza pluriennale dei docenti, l’ampliamento dell’offerta extracurricolare in orario pomeridiano, la presenza più estesa e articolata dell’offerta didattica e il sostegno ad alunne e alunni con bisogni educativi speciali.
Sul fronte della medicina territoriale l’obiettivo è aumentare la quota di popolazione anziana servita da prestazioni domiciliari e ridurre l’ospedalizzazione impropria. Le risorse permetteranno di introdurre la figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, favorire la domiciliarità, la presa in carico delle persone con bisogni riabilitativi, il potenziamento delle attività di sostegno dei caregiver e supportare la scelta del personale sanitario di medicina generale di risiedere nella Romagna forlivese.
L’ambito giovani e capitale umano punta invece sull’innalzamento dei livelli di formazione superiore e sul miglioramento dei rapporti con il mercato del lavoro. Nel dettaglio, sono previsti il restauro della “Ex Caserma” di Galeata per la creazione di una struttura ricettiva per turismo e università; un intervento per trasformare Palazzo Portinari nel Comune di Portico e San Benedetto in una struttura polifunzionale; il rinnovamento dei portici e della piazza a Civitella; infine, a Santa Sofia la riqualificazione di due edifici, uno destinato alla ricettività extralberghiera e il secondo come spazio polivalente d’incontro e per i giovani come coworking.
Previsti inoltre laboratori di orientamento al lavoro per i giovani e un progetto di educazione degli adulti, particolarmente rivolto alle famiglie degli alunni stranieri (e alle donne nello specifico) per coprire i deficit linguistici e digitali, promuovere l’apprendimento di specifiche abilità e sollecitare forme di socializzazione.
Nell’ambito dello sviluppo turismo sostenibile, si finanzia l’intervento di riqualificazione di tre immobili a destinazione culturale a Premilcuore (foresteria, archivio fotografico e biblioteca e archivio storico), la riqualificazione del lago di Acquapartita, a Bagno di Romagna, per ampliarne la fruizione e l’utilizzo in termini di balneazione a scopo turistico e ricreativo, il restauro e consolidamento strutturale del “Castellaccio” a Rocca San Casciano, la rifunzionalizzazione dell’ex Monastero della SS. Annunziata a Tredozio e la riqualificazione dell’ex rifugio del Monte Fumaiolo, a Verghereto. In questo ambito il Gal (Gruppo di azione locale) interviene per la valorizzazione delle produzioni tipiche, biologiche e sostenibili. E ancora: in arrivo le risorse per la realizzazione di un itinerario, in particolare ciclabile, trasversale alle cinque valli parallele e in raccordo con la direttrice costiera (Ciclovia Traversa di Romagna).
Infine, nell’ambito del riconoscimento della filiera forestale, il cui obiettivo è contribuire alla riduzione delle emissioni di carbonio, saranno utilizzati fondi Feasr/Feampa.
Stefano Aurighi