PER LA 65a STAGIONE DELL’ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA IL CELEBRE PIANISTA ALESSANDRO TAVERNA INTERPRETA DUE PAGINE DI STRAORDINARIO VIRTUOSISMO: IL CONCERTO “IMPERATORE” DI BEETHOVEN E LA FANTAISIE POLONAISE DI PADEREWSKI
Sul podio Marcin Nałęcz-Niesiołowski che dirige anche Maggese di Filippo Del Corno in prima per Palermo
Politeama Garibaldi
venerdì 21 febbraio, ore 21
sabato 22 febbraio, ore 17.30
Un capolavoro del repertorio pianistico di inizio Ottocento, una prima italiana di un compositore vivente e una rarità sempre pianistica di fine Ottocento: si presenta con questa insolita articolazione il programma musicale dei prossimi concerti dell’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta per l’occasione dal polacco Marcin Nałęcz-Niesiołowski, nell’ambito della 65a Stagione 2024/2025, venerdì 21 febbraio (ore 21) e sabato 22 febbraio (ore 17.30) al Politeama Garibaldi.
Il celebre pianista Alessandro Taverna, ospite delle maggiori istituzioni musicali di tutto il mondo, interpreterà due brani di straordinario virtuosismo: in apertura il Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73 “Imperatore” di Ludwig van Beethoven e poi in chiusura la Fantaisie polonaise in sol diesis minore op. 19 di Ignacy Jan Paderewski compositore polacco attivo nella prima metà del secolo scorso, alla cui diffusione il direttore Marcin Nałęcz-Niesiołowski dedica gran parte della sua carriera. Al centro la prima esecuzione a Palermo di Maggese del milanese Filippo Del Corno in prima a Palermo.
Il programma si apre quindi con il Concerto “Imperatore” di Beethoven, composto nel 1809, fu eseguito per la prima volta in pubblico soltanto due anni dopo, il 28 novembre 1811, al Gewandhaus di Lipsia dove il direttore Johann Philippe Christian Schulz e il giovane pianista Johann Friedrich diedero vita a un’esecuzione che l’«Allgemeine Musikalische Zeitung» definì un trionfo. L’opera, articolata in tre movimenti – Allegro, Adagio un poco mosso e Rondò – si caratterizza per una struttura innovativa che enfatizza l’integrazione fra il solista e l’orchestra. Con una durata complessiva di circa 38 minuti, il Concerto n. 5 evidenzia la monumentalità della forma in cui convivono elementi di assoluto virtuosismo e idee musicali grande impatto emotivo, finalizzate alla narrazione.
Il pianista veneziano tornerà in scena per il brano conclusivo del programma, la Fantaisie polonaise in sol diesis minore op. 19 di Ignacy Jan Paderewski, pianista, didatta e grande interprete delle opere di Chopin (del quale curò anche l’edizione completa). Paderewski fu anche politico e diplomatico, primo ministro e ministro degli esteri della Polonia dal 16 gennaio al 9 dicembre 1919, rappresentando la sua nazione alla Conferenza di pace di Parigi nel 1919, alla fine della Prima Guerra Mondiale, e fu anche l’ambasciatore presso la neonata Società delle Nazioni. La sua Fantaisie polonaise op. 19, composta nel 1893, è considerata uno dei suoi cavalli di battaglia, pagina di carattere rapsodico e dalla grande varietà agogica, nella quale è sintetizzato tutto il suo stile compositivo, fatto di straordinario virtuosismo, al quale si affianca una necessità di tocco molto espressiva da sfoggiare nei momenti di lirismo.
Al centro di queste due pagine pianistiche, l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Marcin Nałęcz-Niesiołowski, eseguirà in prima esecuzione a Palermo, Maggese del compositore Filippo Del Corno (Milano, 1970), allievo di Azio Corghi e di Danilo Lorenzini presso il Conservatorio del capoluogo lombardo, dove si è diplomato in composizione nel 1995, e poi di Paolo Cataldi, John Cage e Louis Andriessen. Composto nel 2023 su commissione dell’Orchestra Sinfonica di Milano e della Fondazione Arturo Toscanini di Parma e con una durata di 12 minuti, questo brano trae ispirazione dall’omonima antica pratica agricola, simbolo di fertilità e riposo, e si configura come un’idea musicale in continua evoluzione. «L’antica pratica agricola che restituiva fertilità ai campi mettendoli a riposo per un anno o più mi è apparsa come la migliore metafora possibile per rappresentare la forzata interruzione del mio lavoro compositivo durata oltre otto anni, e dovuta al servizio politico e amministrativo. Alla ripresa della mia attività ho voluto provare a dissodare nuovamente il campo del mio pensiero musicale lanciando un seme, rappresentato da una semplicissima idea melodica che compare all’inizio della partitura, per osservarne e assecondarne le diverse forme di germinazione». Del Corno ha strutturato Maggese in quattro parti, ognuna con una diversa indicazione metronomica, così come quattro sono le lavorazioni a cui è sottoposto il terreno destinato a maggese.
PROGRAMMA DETTAGLIATO
Ludwig van Beethoven
(Bonn 1770 – Vienna 1827)
Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra op. 73 “Imperatore”
Allegro
Adagio un poco mosso
Rondò
Durata: 38′
°°°
Filippo Del Corno
(Milano 1970)
Maggese (prima esecuzione a Palermo)
Durata: 12’
Ignacy Jan Paderewski
(Kuryłówka 1860 – New York 1941)
Fantaisie polonaise in sol diesis minore op. 19
Allegro moderato, Tempo tranquillo, Largamente, Animato molto, Vivace ma non troppo e poi molto accelerando, Vivo, Andante sostenuto, Tempo I sostenuto, Allegro giocoso, Molto animato, Vivo, Moderato molto, Più lento, Presto
Durata: 24’
Marcin Nałęcz-Niesiołowski direttore d’orchestra
Nato nel 1972 a Gdynia, si è diplomato in direzione d’orchestra all’Accademia Fryderyk Chopin di Varsavia e in canto all’Accademia di Łódź. È stato direttore generale e artistico della Filarmonica di Białystok (1997-2011), poi dell’Opera e Filarmonica di Podlasie (dal 2005) e direttore dell’Opera di Breslavia (2016-2019). Ha diretto prestigiose orchestre e teatri in Europa, Stati Uniti, Corea, Russi a e Paesi Baltici, esibendosi in sale come la Cadogan Hall di Londra. È direttore artistico dell’Orchestra da Camera di Varsavia e direttore ospite dell’Opera Nazionale Polacca. Ha collaborato con celebri solisti e cori, è molto impegnato nella diffusione della musica polacca, registrando opere di Tansman, Stojowski e Paderewski, ottenendo il Fryderyk Award e il premio Editor’s Choice di Gramophone. Ha inciso oltre 25 CD/DVD con pagine di repertorio e realizzato registrazioni per radio, TV e cinema. Nell’agosto 2005, insieme al pianista Stanisław Drzewiecki, si è esibito al Parlamento Europeo per le celebrazioni del 25° anniversario dell’istituzione di “Solidarność”. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Croce d’Argento al Merito e la medaglia al merito per la cultura polacca nel 2021.
Alessandro Taverna pianoforte
Alessandro Taverna si è affermato nel 2009 al Concorso Pianistico di Leeds, avviando una carriera internazionale che lo ha portato nelle più prestigiose sale da concerto, tra cui Teatro alla Scala, Musikverein di Vienna, Royal Festival Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino e Auditorium Parco della Musica di Roma. Ha suonato con orchestre di rilievo come Filarmonica della Scala, Münchner Philharmoniker, Royal Philharmonic e Dallas Symphony, diretto da Maazel, Chailly, Luisi, Chung, Harding e Rustioni. Vincitore di importanti concorsi, tra cui il Busoni e il Premio Venezia, nel 2012 ha ricevuto il “Premio Presidente della Repubblica” da Giorgio Napolitano. Veneziano, si è formato a Portogruaro, Imola, Accademia di Santa Cecilia e Hannover con maestri come Rattalino, Scala e Perticaroli. Docente al Conservatorio di Padova e all’Accademia di Imola, è direttore artistico del Festival di Portogruaro. Attivo anche nella musica da camera, collabora con artisti come Francesca Dego, Edgar Moreau e Maxim Rysanov. Ha inciso per etichette come Chandos, SOMM e Sony Classical. Ha ricevuto al Quirinale da Giorgio Napolitano il Premio Presidente della Repubblica 2012.