Stati Uniti e Russia si siedono al tavolo a Riad, in Arabia Saudita, per aprire ufficialmente il dialogo sulla guerra in Ucraina e porre le basi per l’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. Washington e Mosca parlano mentre Kiev rimane a guardare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si ritrova all’angolo, quasi come l’Europa che cerca un posto a tavola e una strategia comune con il secondo summit convocato a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron.
Intorno al tavolo si fronteggiano i due mondi, quello americano e quello russo, ma non è presente nemmeno un ucraino, mentre è in gioco il futuro di questo Paese. Indebolito, Volodymyr Zelensky sembra essere l’assente più evidente. In precedenza, il presidente ucraino aveva affermato che l’Ucraina “non sa nulla” di questi colloqui tra Stati Uniti e Russia , definendo “sterile ” qualsiasi discussione sull’Ucraina senza la sua partecipazione . “Non ci sarà alcun accordo su di noi senza di noi “, ha ribadito il giorno prima di questo incontro, il 17 febbraio, durante una visita negli Emirati Arabi Uniti, dove si trovava.
La pace in Ucraina “deve essere accompagnata da garanzie di sicurezza forti e credibili”. E’ quanto ha scritto nella notte su X il presidente francese Emmanuel Macron, dopo il vertice informale con alcuni leader europei, tra cui Giorgia Meloni, e con il segretario generale della Nato, Mark Rutte, da lui convocato all’Eliseo.
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Smoke rises on the horizon after Russian strikes in the western Ukrainian city of Lviv on November 15, 2022, amid the Russian invasion of Ukraine. The Ukrainian presidency said on November 15, 2022 that the situation across the country was "critical" after a fresh wave of Russian missiles battered energy facilities, forcing emergency shutdowns and plunging parts of the capital into darkness. (Photo by YURIY DYACHYSHYN / AFP)