“L’Ucraina cerca la pace fin dal primo secondo della guerra” e “l’unica ragione per cui la guerra continua è la Russia”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, già arrivato in Arabia Saudita in vista dei colloqui con l’amministrazione Trump.
Le parole del leader ucraino alla vigilia dei colloqui tra Kiev e Washington a Gedda: “Pace cercata fin dal primo istante di guerra”. Mosca risponde a Zelensky e plaude ancora a Trump. Starmer convoca in videocall i leader ‘volenterosi’
Ucraina e Stati Uniti al tavolo per riprendere il dialogo dopo la lite di 10 giorni fa alla Casa Bianca, dove Donald Trump e Volodymyr Zelensky sono stati protagonisti di un clamoroso scontro. Domani a Gedda, nella tortuosa strada verso la fine della guerra tra Ucraina e Russia, va in scena il vertice tra due delegazioni di alto livello. Kiev invia Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente. Per gli Usa, ci sarà in particolare Marco Rubio, segretario di Stato.
La ripresa dei contatti dovrebbe favorire la fumata bianca sull’accordo per le terre rare ucraine. Kiev, con la firma, darebbe agli Usa l’accesso alle proprie risorse minerarie. Per Trump, l’intesa rappresenta una sorta di risarcimento dopo i 350 miliardi che, secondo il presidente, gli Usa hanno speso dall’inizio della guerra.
Cosa chiede Trump
La Casa Bianca, però, come evidenzia Nbcnews non si accontenta dell’accordo. Il dialogo deve essere accompagnato anche dal cambiamento dell’atteggiamento di Zelensky: il presidente ucraino, in una fase complicatissima del conflitto, secondo gli Usa deve accettare l’idea di concessioni territoriali a favore della Russia. E c’è di più: al presidente, definito ‘dittatore’ da Trump, si chiede una svolta che avvicini il paese alle elezioni.
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L’Ucraina ‘rafforzerà’ le truppe impegnate nei combattimenti nella regione russa di Kursk, annuncia il comandante in capo dell’esercito ucraino
L’Ucraina “rafforzerà” il suo contingente militare impegnato nel combattimento nella regione russa di Kursk, dove le truppe russe hanno rivendicato significativi progressi negli ultimi giorni, ha annunciato lunedì il comandante in capo dell’esercito.
“Diverse località situate sulla linea del fronte, i cui nomi compaiono nei resoconti dei propagandisti russi, nella realtà non esistono più: sono state distrutte dal fuoco dell’aggressore”, ha scritto su Facebook il comandante in capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrsky . “Ho preso la decisione di rafforzare il nostro gruppo con le forze e i mezzi necessari, anche in termini di guerra elettronica e componenti senza pilota”.
Ha aggiunto: “Attualmente non c’è alcuna minaccia di accerchiamento delle nostre unità nella regione di Kursk. Le unità adottano misure tempestive per manovrare verso linee di difesa vantaggiose . “