Memoria. Ottant’anni dall’ ‘Operazione Tombola’, ad Albinea (Re) le celebrazioni per ricordare l’assalto contro i nazisti a Villa Rossi e Villa Calvi. De Pascale: “Qui oggi per mantenere viva la memoria di chi si è battuto per la libertà, la democrazia e la pace”
La cerimonia con la sindaca, Roberta Ibattici, e il sindaco del distretto berlinese di Treptow-Kopenick, Oliver Igel. In mattinata la deposizione delle corone al monumento “Mai più” e a Villa Rossi sulla lapide dei caduti inglesi; le iniziative delle scuole secondarie “Parole per scalfire l’indifferenza”, le testimonianze. Nel pomeriggio la Camminata sui sentieri partigiani
Bologna – “E’ doveroso essere qui oggi per mantenere viva la memoria del sacrificio e del coraggio di chi ha combattuto in nome della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli contro la dittatura nazista. Sono passati 80 anni ma quei valori devono restare oggi saldi nelle nostre comunità e trasmessi con fierezza ai nostri giovani perché rappresentano la base del nostro vivere civile e nella pace. A chi allora, anche a costo della vita, si oppose ai regimi illiberali nazisti e fascisti, dobbiamo tutto: la nostra democrazia e la pari dignità sociale di tutte le cittadine e i cittadini, senza distinzione alcuna come è scritto nella nostra magnifica Costituzione repubblicana”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale è intervenuto ad Albinea (Re) alla celebrazione dell’80^ anniversario del “Fatto d’Armi di Villa Rossi e Villa Calvi”, noto come “Operazione Tombola”, eroica offensiva contro il comando tedesco nelle due ville a Botteghe di Albinea compiuta nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1945 dai paracadutisti britannici insieme ai partigiani italiani della Brigata Garibaldi, e ai partigiani russi. L’azione partigiana, camuffata da attacco alleato grazie al suono di una cornamusa, evitò le rappresaglie tedesche sulla popolazione.
“In momenti come questo rinnoviamo la memoria e il valore della Resistenza- ha aggiunto il presidente-, la capacità di ribellarsi come individui in nome dell’interesse collettivo e di stare dalla parte giusta della storia come scelsero di fare i cinque soldati tedeschi fucilati qui e che insieme al sindaco Igel ricordiamo oggi. Dobbiamo saper reagire all’indifferenza e ai soprusi, opporre la ragione alla barbarie. Un monito che suona attuale in un momento come quello che stiamo vivendo che vede il riacutizzarsi dei nazionalismi, dell’intolleranza verso l’altro, delle guerre. Ricordare quello che è successo allora diventa così ancora più importante, perché ci permette di riunirci nella convivenza pacifica e nel dialogo rispettoso. Per ribadire che i valori conquistati ieri, vanno difesi oggi e consegnati domani intatti alle future generazioni”.
“Ogni anno- ha commentato la sindaca Roberta Ibattici- ci ritroviamo in questo luogo, teatro di avvenimenti dolorosi e drammatici, di eroismo e di lotta, perché sono stati il seme da cui sono nate le radici dell’Europa che oggi conosciamo e perché qui troviamo le radici della nostra Costituzione democratica. Essere qui è un modo di riaffermare la scelta fatta all’indomani della Liberazione, perché sia la scelta di oggi: una scelta di libertà, democrazia, diritti, giustizia sociale e desiderio di un’Europa unita. Una scelta antifascista”.
Alla commemorazione, organizzata dal Comune di Albinea in collaborazione con il comitato Gemellaggi Pace e Diritti Umani, la sezione locale dell’ANPI, Pro Loco e Istoreco, sono intervenuti, oltre al presidente de Pascale, la sindaca di Albinea, Roberta Ibattici, e il sindaco del distretto berlinese di Treptow-Kopenick, Oliver Igel.
Il distretto berlinese di Treptow-Kopenick è gemellato con la città di Albinea per motivi legati all’Operazione Tombola. Nella notte del 26 agosto 1944 cinque soldati tedeschi (di stanza a Villa Rossi e Villa Calvi) furono fucilati dopo essere stati scoperti per aver passato preziose informazioni ai partigiani. Tra loro il più alto in grado era, Hans Schmidt, ufficiale addetto alle comunicazioni che tenne i rapporti con la brigata partigiana, originario di Treptow-Kopenick. Ogni anno vengono deposte i 5 rose rosse al monumento della piazza di Botteghe per ricordare i tedeschi che si ribellarono a Hitler e scelsero la libertà e la democrazia.
In allegato il programma della manifestazione, scheda su Operazione Tombola e immagini della cerimonia
Cinzia Leoni