DANIELE CALLEGARI SUL PODIO DEI PROSSIMI CONCERTI DELLA 65a STAGIONE DELL’ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA CON PAGINE DI RESPIGHI, RAVEL E MUSORGSKIJ
Omaggio al compositore francese nel 150° anniversario della nascita
Politeama Garibaldi
venerdì 11 aprile, ore 21
sabato 12 aprile, ore 17.30
Dopo gli applauditissimi concerti dello scorso weekend, diretti da Nicola Luisotti, che ha ringraziato pubblicamente l’orchestra per l’eccellente performance e il calore del pubblico palermitano presente in gran numero alle due esecuzioni della Nona Sinfonia di Mahler, prosegue il programma della 65ª stagione 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica Siciliana venerdì 11 (ore 21) e sabato 12 (ore 17.30) con Daniele Callegari sul podio – direttore d’orchestra assai noto a livello internazionale – con un programma che intreccia memoria e modernità, restituendo in forma orchestrale l’eco di secoli lontani. In programma tre brani – scritti da Respighi, Ravel e Musorgskij (con l’orchestrazione di Ravel) – accomunati dal gusto per la rilettura del passato e per la ricerca di una tavolozza timbrica molto sfaccettata, molto adatti alla sensibilità teatrale e narrativa del suo gesto di Callegari.
Il concerto si apre con la Suite n. 3 delle Antiche danze ed arie per liuto di Ottorino Respighi, composta nel 1931. In questa raffinata partitura per orchestra d’archi, il compositore bolognese attinge a melodie del Rinascimento e del primo Barocco italiano – com’era uso all’epoca – trasformandole in preziose miniature orchestrali. Respighi non si limita a un esercizio filologico: l’orchestrazione diventa linguaggio poetico, capace di evocare il passato con una luce nuova, tra malinconia, grazia e trasparenza.
Cuore del programma è l’omaggio a Maurice Ravel nel 150° anniversario della nascita. La FOSS celebra il grande compositore francese con l’esecuzione di Le Tombeau de Couperin. Scritto durante gli anni della Prima Guerra Mondiale come tributo agli amici caduti al fronte, il brano rivisita gli stilemi del barocco musicale, attraverso una lente moderna e personale. Questa Suite – derivata da un pezzo per per pianoforte e orchestrata dallo stesso Ravel nel 1919 in vista anche di una versione per balletto – alterna leggerezza e nostalgia, nitore formale e profondità emotiva. Il titolo Tombeau non s’intende nell’accezione funebre ma di genere musicale, poiché sin dal Rinascimento franco-fiammingo e poi soprattutto dal Barocco francese fu usanza dei compositori scrivere brani-epitaffio in memoria di amici, maestri, colleghi scomparsi. Nel caso di Ravel, il Tombeau vede nella figura di François Couperin (altro finissimo alchimista dei suoni) un riferimento storico lontano ma calzante. Di esso fanno parte alcune danze che, dopo i riflessi dorati del “Prélude”, fanno seguire la vitalità e ricchezza timbrica della “Forlane”, la grazia aristocratica del “Menuet”, l’energia brillante del “Rigaudon”.
A chiudere il concerto, i celeberrimi Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij nella spettacolare orchestrazione realizzata proprio da Ravel nel 1922. L’opera, concepita originariamente per pianoforte, è un omaggio al pittore Viktor Hartmann e si sviluppa come una passeggiata tra le opere esposte in una monografica dedicata al pittore scomparso assai giovane: “quadri” musicali, preceduti e legati dal tema della “Promenade”. L’orchestrazione di Ravel trasforma questa galleria sonora in un capolavoro di luci e contrasti: il grottesco “Gnomus”, la malinconia del “Vecchio castello”, il brulichio infantile delle “Tuileries”, il galoppo spettrale della “Capanna di Baba-Yaga” e la grandiosità della “Grande porta di Kiev” trovano espressione in timbri orchestrali di straordinaria efficacia e immaginazione. Un omaggio a due artisti in dialogo – Musorgskij e Hartmann – filtrato dalla genialità di un terzo, Ravel, che ne esalta la forza visionaria.
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Ottorino Respighi
(Bologna 1879 – Roma 1936)
Antiche danze ed arie per liuto, terza suite per orchestra d’archi
Ignoto (fine del sec. XVI: Italiana
Giovan Battista Besardo (sec. XVI): Arie di corte
Ignoto (fine sec. XVI): Siciliana
Lodovico Roncalli (1692): Passacaglia
Durata: 16’
Maurice Ravel
(Ciboure, Bassi Pirenei 1875 – Parigi 1937 – nel 150° anniversario della nascita)
Le tombeau de Couperin, suite per orchestra
Prélude (Vif)
Forlane (Allegretto)
Menuet (Allegro moderato)
Rigaudon (Assez vif)
Durata: 21’
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Modest Musorgskij
(Parevo, Pskov 1839 – Pietroburgo 1881)
Quadri di un’esposizione
Promenade (Allegro giusto nel modo russico senza allegrezza ma, poco sostenuto)
Gnomus (Vivo)
Promenade (Moderato comodo e con delicatezza)
Il vecchio castello
Promenade (Moderato non tanto, pesante)
Tuileries (Allegretto non troppo, capriccioso)
Bydlo (Sempre moderato pesante)
Promenade (Tranquillo)
Balletto dei pulcini nel loro guscio (Scherzino, vivo leggero)
Samuel Goldenberg e Schmuyle
Il mercato di Limoges (Allegro vivo, sempre scherzando
Catacombae (Sepulcrum Romanum) (Largo)
Cum mortuis in lingua morta (Andante non troppo, con lamento)
La capanna sulle zampe di gallina (Allegro con brio, feroce)
La grande porta di Kiev (Allegro alla breve; maestoso; con grandezza)
Daniele Callegari direttore
È stato Direttore Principale dell’Orchestre Philharmonique de Nice dal 2021 al 2023. Dal 1998 al 2001 è stato Direttore Principale al Wexford Opera Festival e dal 2002 al 2008 è stato Direttore Musicale della DeFilharmonie (Royal Flanders Philharmonic Orchestra) di Anversa. Nel 2022 è stato insignito dell’onorificenza di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres della Repubblica Francese. Nato a Milano, diplomato al Conservatorio della sua città in contrabbasso e percussioni, a soli 22 anni è entrato a far parte dell’orchestra del Teatro alla Scala, dove ha avuto modo di suonare con i più importanti direttori. Questo confronto stimolante con grandi nomi lo ha riportato al Conservatorio, per studiare direzione d’orchestra e composizione. Ha diretto alcune fra le maggiori istituzioni concertistiche del mondo, fra le quali: l’Orchestre Metropolitain de Montréal, Orchestre Nationale de l’Île de France, Orchestre National de Belgique, Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, Orchestre de La Monnaie de Bruxelles, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Orchestre National de France, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia, Münchner Rundfunkorchester, Tokyo Philharmonic Orchestra, Orquesta Nacional di Madrid, Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano. È regolarmente invitato dai maggiori teatri e dalle più prestigiose sale concertistiche del mondo, dove ha diretto molte importanti produzioni, fra le quali Nabucco, La traviata, Il trovatore e La Gioconda al Metropolitan Opera di New York; Orlenskaya Deva alla Carnegie Hall di New York; Turandot al Teatro alla Scala; Il trovatore, Rigoletto e Madama Butterfly all’Opéra National de Paris; Maria Stuarda al Théâtre des Champs-Elysées de Paris; Norma, La Gioconda, Aida, Poliuto al Liceu de Barcelona; L’elisir d’amore e La traviata alla Staatsoper di Berlino; L’elisir d’amore alla Wiener Staatsoper; Tosca, La bohéme, Un ballo in maschera e Rigoletto alla Bayerische Staatsoper di Monaco; Don Giovanni, Falstaff e Aida alla San Diego Opera; Otello, Jérusalem e Messa da Requiem al Festival Verdi di Parma; I masnadieri, Tosca, Otello, Attila ed Ernani all’Opéra de Monte-Carlo; Ariane et Barbe-Bleue all’Opéra du Rhin de Strasbourg; Don Pasquale al NCPA di Pechino; Andrea Chénier all’Arts Center di Seoul; Falstaff all’Opéra de Montréal; Cavalleria rusticana e I pagliacci a San Francisco; Un ballo in maschera alla New Israeli Opera di Tel Aviv. La sua discografia include numerose importanti incisioni, fra cui La traviata, Il trovatore e Oberto, Conte di San Bonifacio (Fonè). Ha inciso inoltre La Gioconda, I quattro rusteghi, la Messa di gloria di Mascagni, Alice di Testoni, lo Stabat Mater di Pergolesi, Alessandro Stradella di Flotow. In DVD: La Gioconda, Macbeth, L’elisir d’amore e Madama Butterfly. Con la DeFilharmonie ha inciso musiche di Ravel, Debussy, Brewaeys e Joris. Ha diretto l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano per il cd “Cielo e Mar” di Rolando Villazón (Deutsche Grammophon).
Floriana Tessitore