Storie che si riflettono. Tra classici e nuove scritture, un invito a vivere il teatro come specchio del mondo, riportando al centro della scena i testi e gli attori
Trentaquattro spettacoli distribuiti tra Sala Grande e Sala Strehler, di cui tredici tra produzioni e coproduzioni, otto prime nazionali. Sono questi i numeri della nuova stagione del Teatro Biondo di Palermo intitolata Storie che si riflettono, la prima firmata dal direttore Valerio Santoro.
Storie che si riflettono è il titolo che ho scelto per la stagione teatrale 2025-2026, un invito aperto a tutti, nessuno escluso, a riconoscersi nelle emozioni, nei conflitti e nei sogni raccontati in scena.
Una stagione che ho pensato per un pubblico eterogeneo, che intreccia grandi autori classici e nuove drammaturgie, in un dialogo vivo tra passato e presente.
Il mio obiettivo è rendere la cultura accessibile a tutti e tutte, abbattere le barriere e portare il teatro a chiunque. Al centro di tutto ci sono i testi e l’attore, cuore pulsante dell’esperienza teatrale. Ogni spettacolo sarà un’occasione per riflettere, per sentirsi parte di qualcosa, per riconoscersi in storie che parlano di noi. Il Teatro Biondo vuole essere casa, specchio, spazio vivo.
Vi aspetto.
Valerio Santoro
Direttore del Teatro Biondo di Palermo