Manifesti provocatori a Castellammare: la Madonna come grido di protesta
Castellammare del Golfo, 22 agosto 2025 – In questi giorni le strade della città sono state attraversate da una campagna cittadina di manifesti che denunciano con forza l’ipocrisia di una politica sorda e cieca di fronte ai gravi problemi che affliggono il territorio.
Sotto le luci della festa patronale, la campagna invita a guardare oltre i fuochi d’artificio e a prendere coscienza delle criticità che non possono più essere taciute: lo Zingaro devastato dagli incendi nel 2020, 2023 e 2025; un turismo di massa che soffoca il paese, relegando la sua economia a soli tre mesi all’anno e spingendo i giovani a emigrare; la drammatica difficoltà nel reperire una casa; servizi pubblici assenti; un ospedale che non c’è; strade impraticabili e rifiuti che inquinano aria e mare.
A dare forza al messaggio sono i manifesti affissi in città, che ritraggono l’icona della Madonna del Soccorso – patrona di Castellammare – in una grafica stilizzata dai toni accesi e contrastanti. Ogni manifesto associa all’immagine sacra un appello preciso: “Liberaci dagli incendi dolosi”, “Liberaci dalla corruzione”, “Liberaci dal turismo di massa”. Un linguaggio diretto, che lega simbolicamente la tradizione religiosa alla denuncia sociale e politica.
I dati parlano da soli: servono tre ore di treno per coprire appena 45 chilometri tra Castellammare e Trapani; l’ultimo pullman per Palermo o Scopello parte alle 18:00. Durante l’inverno il territorio si svuota, privo di vitalità culturale e di spazi di espressione popolare, mentre animali abbandonati muoiono nei giardini pubblici, dimenticati come i cittadini stessi da istituzioni assenti.
La denuncia è netta: in un luogo in cui la mafia resta radicata, non esiste neppure un centro sociale in un bene confiscato alla criminalità organizzata.
“È tempo di resistere alla rassegnazione e all’indifferenza. La rinascita deve partire dalla consapevolezza, dal senso civico e dalla lotta solidale. Non possiamo lasciare che i nostri sogni, le nostre speranze e la nostra umanità muoiano nelle mani di chi distrugge con incompetenza o malinteressi”, recita il messaggio della campagna.
Un grido d’allarme e un invito all’azione collettiva, perché solo insieme la comunità può difendere il proprio futuro.