Il presidente ucraino a Bruxelles per il Consiglio europeo che deve decidere su come finanziare Kiev nei prossimi due anni. Tusk: “Soldi oggi o sangue domani”. Fonti Ue: “Asset russi per ora unica opzione sul tavolo”.
“Servono fondi entro primavera, la priorità sono droni”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rinnova la richiesta di sostegno : Kiev, dice, ha bisogno di finanziamenti per reggere nella guerra con la Russia. Se i leader della Ue non raggiungeranno l’accordo su un piano per usare i beni congelati russi per sostenere l’Ucraina, questo rischia di essere un grave problema.
“I nostri partner sono informati sul fatto che la decisione può essere presa entro la fine di quest’anno”, dice nel corso di una conferenza stampa, riferendosi alle soluzioni per il finanziamento per l’Ucraina per i prossimi due anni, attualmente al vaglio dei leader europei
Per Zelensky quello degli asset è “il modo più giusto per finanziarci”. Quanto alla “fine della guerra, è legata a garanzie di sicurezza”, sottolinea Zelensky. La questione del Donbass, parzialmente occupato dall’esercito russo, e il destino della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono tra i principali nodi che restano “irrisolti” nei colloqui in corso per tentare di mettere fine alla guerra in Ucraina, ha spiegato il presidente ucraino.
“Parlando di questioni delicate che abbiamo discusso con gli Stati Uniti d’America – risponde -: sì, il Donbass è una questione che non è stata risolta. Abbiamo opinioni diverse”. Inoltre, “la centrale nucleare che è stata occupata dai russi non funziona, è stata distrutta. Ma deve funzionare, deve produrre energia. E’ un nostro diritto: questa questione non è stata risolta”.
L’ingresso dell’Ucraina nella Nato non è un tema, almeno in questo momento. Gli Stati Uniti d’America “non ci vedono nella Nato”, ma “per ora”, perché “nella vita tutto è per ora” e i politici cambiano: qualcuno “vive”, qualcun altro “muore”,dice ancora.
“Fin dal primo dialogo con l’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden -evidenzia – ho sollevato la questione” dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato, “perché è scritta nella nostra Costituzione e nel percorso europeo. Gli ho chiesto sinceramente se l’Ucraina può entrare nella Nato. Perché lo vogliamo e sappiamo che queste sono vere garanzie di sicurezza”. Il presidente Biden, prosegue Zelensky – mi ha detto di no, non entrerai nella Nato. Ho affrontato la questione più e più volte e alcune persone alla Casa Bianca mi hanno sorriso e hanno avuto altre reazioni”.
“Penso che se qualcuno dice” che l’Ucraina non deve entrare nella Nato “allora dobbiamo fare i nomi di queste persone e poi risolvere le cose. In tutta onestà, non credo che dobbiamo cambiare la nostra Costituzione (prevede esplicitamente l’obiettivo di aderire alla Nato, dal 2019, ndr”). Perché “è la Costituzione ucraina e bisogna lasciare al popolo ucraino” decidere “cosa dovremmo fare con la nostra Costituzione”.
Queste garanzie, continua il presidente, “crediamo di meritarle. Gli Stati Uniti hanno la loro politica: non ci vedono nella Nato, per ora. Ma tutto nella vita è ‘per ora’: forse la posizione cambierà in futuro, forse qualcuno arriverà a capire che un forte esercito ucraino rafforza la Nato, non viceversa. Noi stiamo lottando per le garanzie di sicurezza oggi”, ha concluso.
Costa: “Non lasceremo mai Consiglio senza decisione finale”
I leader europei sono riuniti oggi, e probabilmente anche domani, a Bruxelles per decidere su come finanziare l’Ucraina nei prossimi due anni. “Non lasceremo mai questo Consiglio senza una decisione finale per garantire le esigenze finanziarie dell’Ucraina per il 2026 e 2027”, afferma il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa entrando alla riunione dei Ventisette a Bruxelles.
Von der Leyen: “Dobbiamo trovare una soluzione oggi”
“Dobbiamo trovare una soluzione oggi. Il presidente del Consiglio (Antonio Costa) ha detto, e lo sostengo, che non lasceremo il Consiglio europeo senza una soluzione per il finanziamento per l’Ucraina per i prossimi due anni. E una delle due opzioni dovrà essere concordata nel Consiglio europeo”, afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, entrando alla riunione dei Ventisette a Bruxelles.
“Ho fatto due proposte, due opzioni sul tavolo per questo finanziamento. Una è il finanziamento attraverso il bilancio dell’Ue, indebitamento a fronte del bilancio. La seconda possibilità è il prestito per le riparazioni”, da erogare sulla base degli asset russi congelati e detenuti perlopiù in Belgio, che avversa questa soluzione. Anticipando “discussioni intense”, von der Leyen sottolinea che la sua priorità è assicurare il finanziamento all’Ucraina entro fine giornata.
“Sostengo totalmente il Belgio, che insiste nell’avere risposte alle proprie preoccupazioni e inquietudini. E stiamo lavorando giorno e notte con loro”, aggiunge la presidente dell’esecutivo Ue, ringraziando il premier Bart De Wever “per il suo impegno personale” e sottolineando come sia “assolutamente comprensibile” che se la scelta ricadrà sul prestito per le riparazioni, “il rischio deve essere condiviso da tutti noi. Questa è una questione di solidarietà, un principio fondamentale dell’Ue”.
Tusk: “Soldi oggi o sangue domani in Europa”
Per i leader Ue la “scelta” è semplice: “O soldi oggi o sangue domani. E non parlo dell’Ucraina, ma dell’Europa”. Lo dice il premier polacco Donald Tusk, arrivando al Consiglio Europeo a Bruxelles.
Orban: “Prestito asset russi morto, c’è minoranza blocco”
La proposta di allestire un prestito all’Ucraina basato sui beni congelati alla Russia “è morta”, dato che “ho visto ieri sera che ci sono abbastanza Paesi contrari per formare quella che qui viene definita una minoranza di blocco”, ha detto il premier ungherese Viktor Orban in una dichiarazione nella sua lingua madre, tradotta dal portavoce del governo Zoltan Kovacs, via social. “Credo che la questione sia morta. Possono provarci ancora ma, se non ci sono possibilità di avere una maggioranza, penso che sia fuori dall’agenda” del Consiglio Europeo, ha concluso il primo ministro.
Kallas: “Prestito per riparazioni opzione più praticabile”
Il prestito per le riparazioni basato sugli attivi russi congelati rimane “l’opzione più praticabile sul tavolo” del Consiglio europeo, ha affermato l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Kaja Kallas. “Dobbiamo lavorare su quello, visto che abbiamo già provato con altre soluzioni”, aggiunge, sottolineando che l’Ue ha “portato avanti questi negoziati abbastanza per affrontare anche le perplessità del Belgio. Quindi spero davvero che porteremo a termine questa questione. Vladimir Putin conta sul nostro fallimento, quindi non dovremmo dargliene la soddisfazione”.
Belgio: “Non assumeremo da soli rischi utilizzo risorse russe”
Il primo ministro belga Bart De Wever ha dichiarato dal canto suo che le garanzie offerte dall’Ue in merito al piano di utilizzare risorse russe per l’Ucraina sono finora “insufficienti”. “Il Belgio non accetterà una soluzione in cui saremo gli unici a sopportare sia i rischi che la responsabilità”, ha dichiarato De Wever ai legislatori belgi. “Non ho visto un testo che possa convincermi a dare il consenso del Belgio. Non l’ho ancora visto; spero di vederlo oggi, ma non l’ho ancora visto”, ha aggiunto.
Tajani: “Non siamo guerrafondai, no soldati italiani lì”
In Italia “non siamo guerrafondai”, “non manderemo soldati italiani in Ucraina” e “non siamo in guerra con la Russia”, ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del prevertice del Ppe, ricordando che l’Italia “non ha mai autorizzato” l’uso di armi italiane in territorio russo. “Discuteremo quale sarà il contenuto, ma che ci sarà il decreto non ho alcun dubbio. Credo che in questa fase si possa continuare a sostenere l’Ucraina dal punto di vista militare”, cioè con armamenti, non con l’invio di soldati.
L’Ue deve cercare la “soluzione migliore” per finanziare l’Ucraina nei prossimi due anni, evitando di “fare errori” che potrebbero avvantaggiare la Russia, ha affermato ancora Tajani aggiungendo: “Non possiamo lasciare Kiev da sola, in questo momento in cui si procede verso una trattativa. Bisogna aiutarla dal punto di vista finanziario”.
“Il problema – ha detto il ministro – è trovare le giuste soluzioni. Sono mesi che si discute. Noi abbiamo sempre manifestato le nostre perplessità sulla base giuridica” del prestito cosiddetto di riparazione, basato sui beni congelati della Banca centrale russa, “non sul principio politico che la Russia debba risarcire l’Ucraina. Però le cose vanno fatte bene. E, soprattutto, non devono esserci appigli giuridici che possano poi far ottenere un risultato positivo alla Russia. Quindi andiamo avanti per arrivare alla miglior soluzione possibile”.
Nell’Ue, ha continuato, “ci sono parecchie posizioni. E’ chiaro che su un tema del genere ci sono opinioni differenti, valutazioni differenti, valutazioni positive, valutazioni negative. Noi abbiamo manifestato dei dubbi. Bisogna vedere, durante il Consiglio, quale migliore soluzione si possa trovare. Noi diciamo che non commettiamo errori, solo questo”, conclude.
Fonti Ue: “Per ora asset russi unica opzione sul tavolo”
Le istituzioni Ue, Commissione e Consiglio, stanno lavorando intanto con il Belgio su un “nuovo testo” delle conclusioni sull’Ucraina, che dovrebbe venire incontro alle preoccupazioni espresse dal governo belga in merito al prestito di riparazione a Kiev e che verrà sottoposto ai leader per essere discusso. Lo spiegano fonti Ue, mentre è in corso il Consiglio Europeo. I leader stanno discutendo tutti gli altri punti proprio per dare modo ai tecnici di raggiungere un’intesa su questo nuovo testo, che poi andrà sottoposto ai leader, che avranno una discussione “molto politica”.
Al momento, il prestito di riparazione, basato sui beni congelati alla Banca centrale russa, è “l’unica opzione sul tavolo”, spiega la fonte. I tecnici stanno ancora “discutendo” ed è “corretto dire” che sono stati fatti “progressi” nei colloqui con il Belgio (sono in corso anche con altri Paesi, ma principalmente con il Belgio), anche se un accordo su un nuovo testo da sottoporre ai capi di Stato e di governo non è stato ancora raggiunto e non è possibile prevedere come andrà la discussione.
Le conclusioni dovrebbero dare mandato al Consiglio Ue di lavorare, a livello ministeriale, sul prestito di riparazione, mettendo in chiaro una serie di condizioni, a partire probabilmente dal nodo delle garanzie, uno dei punti principali sollevati dal Belgio (e dall’agenzia di rating Fitch, che ha messo in credit watch negativo il rating di Euroclear). La discussione dovrebbe avere luogo più tardi, dopo quella sulla geoeconomia, che prenderà anch’essa un po’ di tempo, come le precedenti. Per ora “non si parla” di un piano B, sostiene la fonte, né di una soluzione ponte. C’è la “possibilità” che si chiuda stanotte, ma nessuna certezza, perché tutto dipenderà da come andrà la discussione tra i leader.
Ballando, guai per Fialdini-Pernice. Il ballerino rivela: “Mi è uscita la spalla”
Discover
Romina Power a Verissimo: “Con Al Bano rapporti ottimi, non ci vediamo…”
Discover
Tecnologia all’avanguardia
Nuovo misuratore di glicemia non invasivo, scontato del 50%.
Read More
Skip
Ornella Vanoni, il figlio Cristiano Ardenzi: “Mamma Ornella ci lascia dopo una vita di musica e amore”
Discover
È morto a 31 anni l’attore di ‘Waterloo Road’ William Rush
Discover
Nuovo misuratore di glicemia non invasivo, scontato del 50%.
Misurazione precisa e senza aghi. Misuratore di glicemia portatile e indolore. Sconto del 50% per un periodo limitato.
Tecnologia all’avanguardia
|
Sponsorizzato
Le persone che soffrono di mal di schiena e all’anca devono leggere questo articolo.
MoviFlex
|
Sponsorizzato
I dermatologi sono sorpresi: una tecnica semplice può aiutare a combattere le rughe
Sbarazzarsi delle rughe in Italia
|
Sponsorizzato
Troppa pancia? Attacca questo – Non ci credevo quando i pantaloni hanno iniziato a cadere!
TopTrendseu
|
Sponsorizzato
Persone che soffrono di dolori alle ginocchia e alle anche, leggete questo articolo
Hondro Sol
|
Sponsorizzato
Innovazione, a Roma confronto su tecnologia, rapporti transatlantici e competitività Europa
Al Centro Studi Americani il nuovo capitolo del ciclo di incontri organizzati da Meta e Adnkronos
|
Sponsorizzato
Gabriella chiude dopo 40 anni: liquidazione totale delle sue borse in pelle con il 50% di sconto
A 74 anni Gabriella si ritira dopo una vita di lavoro. Le sue borse in pelle sono ora scontate del 50% – un’opportunità per acquistare pezzi autentici prima della chiusura.
La Rivista Dell’artigiano
|
Sponsorizzato
Troppa pancia? Attacca questo sulla pancia (Sono rimasta senza parole!)
TopTrendseu
|
Sponsorizzato
Ballando, guai per Fialdini-Pernice. Il ballerino rivela: “Mi è uscita la spalla”
La rivelazione nella clip di ‘Ballando segreto’
Adnkronos
Le persone con dolore al ginocchio e all’anca dovrebbero leggere questo articolo
|
Sponsorizzato
MPS-Mediobanca per puntare a Generali? Le 7 frasi di Giorgetti per smontare i sospetti sul caso di Borsa del 2025
Leggi anche
Ue, summit ‘complicato’ su finanziamenti Ucraina: il nodo dei beni congelati alla Russia
Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
icon facebookicon twittericon share
Demografica, leggi lo Speciale
Persone, popolazione, natalità: Noi domani. Notizie, approfondimenti e analisi sul Paese che cambia.
