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Il presidente russo ai militari nel suo discorso dalla Piazza Rossa di Mosca: “Combattete per la nostra gente nel Donbass”
“I Paesi della Nato non hanno voluto ascoltarci, quando lo scorso dicembre abbiamo proposto di definire un accordo sulla sicurezza”. Così il presidente russo Vladimir Putin in occasione del 9 maggio, Giornata della grande vittoria in Russia in ricordo della fine della Seconda guerra mondiale. “Significa che avevano altri progetti. Avevano preparato apertamente un’altra operazione punitiva nel Donbass, una aggressione nelle nostre terre storiche, inclusa la Crimea, a Kiev si è parlato di ripristinare le armi nucleari. Il blocco Nato ha iniziato a militarizzare i territori vicino ai nostri confini. E questo per noi rappresentava una minaccia inammissibile ai nostri confini”, ha sottolineato aggiungendo: “Chi ha vinto la Grande guerra ci ha chiesto di rimanere vigili perché non si ripeta una guerra mondiale”.
Charles Michel a Odessa sotto gli scioperi russi
Durante una visita a sorpresa al principale porto ucraino del Mar Nero, finora relativamente risparmiato dalla guerra, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a rifugiarsi a causa di attacchi missilistici.
Durante un incontro tra il signor Michel e il primo ministro ucraino, Denys Chmyhal, “i partecipanti hanno dovuto interrompere l’incontro per rifugiarsi, perché i missili hanno colpito di nuovo la regione di Odessa” , ha affermato un funzionario dell’UE.
Charles Michel ha scritto su Twitter di essere venuto a Odessa per celebrare la Giornata dell’Europa.
https://t.me/V_Zelenskiy_official/1570
9 maggio, Zelensky: “Abbiamo vinto allora, vinceremo ora”
“Abbiamo vinto allora, vinceremo ora”. Il presidente dell’Ucraina Zelensky si è congratulato con gli ucraini nella giornata del 9 maggio che celebra la vittoria sul nazismo.
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Sanzioni Russia, ancora niente accordo Ue: problemi su stop petrolio
08 MAGGIO 2022 | 18.16
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Il pacchetto propone cinque categorie di misure: sulle prime quattro gli Stati membri avrebbero trovato un accordo, sulla quinta non ancora
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Slitta ancora l’accordo tra gli Stati membri dell’Ue sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, che prevede un graduale embargo sulle importazioni di petrolio da Mosca. La quarta riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati presso l’Ue, dedicata al sesto pacchetto proposto dalla Commissione è terminata senza che le sanzioni siano state approvate, come in teoria avrebbero dovuto, anche se, secondo fonti diplomatiche europee, il Consiglio “è unito sulla necessità di adottare un sesto pacchetto di sanzioni”. Ma sull’attuazione dell’embargo graduale sul petrolio restano ancora problemi da risolvere.