COMUNICATO STAMPA Venezia, settembre 2022
Hartmut Haenchen
chiude la Stagione Sinfonica 2021-2022
con la Quinta Sinfonia di Anton Bruckner
Hartmut Haenchen chiude la Stagione Sinfonica 2021-2022: il maestro originario di Dresda, oggi considerato uno dei massimi interpreti del panorama contemporaneo, guiderà l’Orchestra del Teatro La Fenice nell’ultimo concerto del cartellone, in programma al Teatro La Fenice sabato 5 novembre 2022 ore 20.00 (turno S) e domenica 6 novembre 2022 ore 17.00. Serata di grande fascino, con l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore WAB 105 di Anton Bruckner. Il concerto diretto da Hartmut Haenchen sostituisce quello inizialmente programmato con la direzione di Myung-Whun Chung.
La replica di domenica 6 novembre 2022 rientra nell’ambito delle iniziative dedicate ai residenti nel comune e nella città metropolitana di Venezia: a partire dalle ore 10.00 di venerdì 28 ottobre 2022, saranno messi in vendita esclusivamente per i veneziani biglietti a € 25,00 in tutti i settori, fino a esaurimento dei posti disponibili. I titoli di accesso di questa speciale promozione saranno acquistabili nella biglietteria del Teatro La Fenice, nei punti vendita Vela Venezia Unica oppure online sul sito www.teatrolafenice.it (spese di commissione € 30,00).
La Quinta Sinfonia di Anton Bruckner (1824-1896) costituisce, nella produzione del musicista austriaco, un raro esempio di concezione unitaria in versione unica. Fu messa su carta tra il 1875 e il 1876, rivista nel 1877 e portata a termine nel 1878. Nonostante i ritocchi è improprio parlare di una seconda versione dell’opera, poiché non nacque un’altra partitura autografa e la Sinfonia non mutò né struttura né caratteri. Bruckner non l’ascoltò mai con orchestra, ma unicamente in una trascrizione per due pianoforti eseguita a Vienna nel 1887 e approntata dal suo allievo Josef Schalk. Il fratello più giovane di questi, Franz, diresse il 9 aprile 1894 a Graz la prima orchestrale, ma il maestro, vecchio e malato, non si spostò da Vienna. Schalk, tuttavia, era intervenuto pesantemente sulla veste autentica della partitura. Modifiche di estensione, forma, veste strumentale e agogica confluirono così nella prima stampa della Quinta nel 1896, ad opera di Schalk, che dunque rese nota al pubblico una versione non d’autore. La prima dell’opera autentica ebbe pertanto luogo a Monaco solo nel 1935, con i Münchner Philharmoniker diretti da Siegmund von Hausegger, in seguito all’edizione critica di Robert Haas, ripresa e rinnovata nel 1951 da Leopold Nowak.
Si può dire che l’opera rappresenti un monumento al contrappunto per mano di Bruckner, che a tali studi aveva dedicato impegno e passione fin da quando era allievo dell’importante teorico e didatta Simon Sechter, frequentato dal 1855: tredici anni dopo, Bruckner succederà al proprio maestro sulla cattedra di armonia e contrappunto al Conservatorio della Gesellschaft der Musikfreunde a Vienna, luogo dove Bruckner, nel 1875, ricevette il medesimo incarico all’Università. La genesi della Quinta Sinfonia sta a cavaliere di questi impegni didattici perseguiti in maniera strenua dal compositore, che era organista e sinfonista, ma si riteneva anche e soprattutto maestro di contrappunto.
Per approfondire la comprensione della Quinta Sinfonia di Anton Bruckner, il concerto di sabato 5 novembre 2022 sarà preceduto da un incontro a ingresso libero con il musicologo Roberto Mori, che dalle 19.20 alle ore 19.40 illustrerà la composizione nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice.
I biglietti per il concerto (da € 15,00 a € 130,00; ridotto abbonati da € 15,00 a € 90,00; 6 novembre, ridotto residenti comune e città metropolitana € 25) sono acquistabili nei punti vendita Vela Venezia Unica di Teatro La Fenice, Piazzale Roma, Tronchetto, Ferrovia, Piazza San Marco, Rialto linea 2, Accademia, Mestre, tramite biglietteria telefonica (+39 041 2424) e biglietteria online su www.teatrolafenice.it.
Hartmut Haenchen
Nato a Dresda nel 1943 e cresciuto nell’ex Germania dell’Est, ha consolidato le sue esperienze musicali non soltanto con le orchestre della DDR ma, malgrado le severe restrizioni del regime, anche con celebri formazioni occidentali, compresa l’orchestra dei Berliner Philharmoniker e quella del Concertgebouw. Nel 1986 in Olanda, dove diventa direttore musicale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Netherlands Opera. Nei tredici anni di questo incarico dirige una grande quantità di partiture di Strauss, Mozart, Wagner, Verdi, Puccini, Čajkovskij, Gluck, Händel, Berg, Šostakoviče Musorgskji; grande successo ottiene un Ring per la regia di Pierre Audi. Particolarmente noto e apprezzato per le sue interpretazioni di Richard Strauss, Wagner e Mahler, collabora con orchestre di tutto il mondo: Stockholm Philharmonic, Oslo Philharmonic, Montreal Symphony Orchestra, Japan Philharmonic, Kioi Sinfonietta, Tonhalle di Zurigo, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Sächsische Staatskapelle Dresden, WDR Köln, Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Dallas Symphony Orchestra, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Yomiuri Nippon Symphony Orchestra. Numerose le sue presenze nei maggiori teatri d’opera. Tra le più importanti: Salome, Capriccio, Parsifal, Lady Macbeth di Mtsenk (che gli è valsa il Grand Prix de la Critique 2009) e Wozzeck all’Opéra National di Parigi; Salome e Tannhäuser al Covent Garden di Londra; Wozzeck a Tokyo; Elektra, Tannhäuser (2012) e Daphne (2014) a Tolosa; una nuova produzione di Parsifal alla Monnaie di Bruxelles (Prix de l’Europe 2010); ancora Parsifal alla Royal Opera di Copenaghen; Boris Godunov, Lohengrin e Fidelio al Teatro Real di Madrid. Il 2016 ha visto il suo debutto a Bayreuth con Parsifal. Nel 2012 ha diretto Die Schöpfung all’Accademia di Santa Cecilia e nel 2013 ha debuttato alla Scala con Der fliegende Holländer. Negli anni seguenti ha diretto concerti al Teatro San Carlo di Napoli, al Teatro Massimo di Palermo, al Carlo Felice di Genova e a Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.