Spese energetiche a carico dei lavoratori col lavoro agile coattivo, chiusure “forzate” e ferie “tassative” a gennaio: Toscana Energia, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil contro le disposizioni di Italgas. “Decisioni sbagliate, necessario un chiarimento”. Il 19 dicembre assemblea dei lavoratori
Firenze, 8-12-2022 – Toscana Energia: Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil regionali, insieme alla Rsu, respingono con forza l’atteggiamento arrogante e, per gli effetti che produce sui lavoratori, “corsaro”, che Italgas (che controlla Toscana Energia) ha messo in atto con la comunicazione di servizio del 22 novembre scorso.
Infatti nel periodo in cui si sarebbero dovuti svolgere incontri sindacali a livello nazionale e del Coordinamento delle Rsu del gruppo (peraltro già programmati), in cui portare a soluzione le molte problematiche emerse sui territori – corretta applicazione del sistema di relazioni sindacali previsto nel Protocollo dell’8 aprile 2022, costante e insostenibile riduzione del personale, sicurezza nelle attività aziendali a partire dalla reperibilità e dal sistema di rilevazione fughe e dispersioni Picarro a guida notturna, necessarie risposte sul tema delle professionalità e degli inquadramenti (su cui è stato aperto a partire da luglio uno stato di agitazione discusso ai tavoli con la Prefettura e con le Amministrazioni locali toscane) – l’azienda non trova niente di meglio da fare che inviare alle lavoratrici e ai lavoratori una disposizione unilaterale dal dubbio contenuto su misure non condivisibili che, fino ad ora, erano sempre state discusse ai tavoli sindacali.
Riteniamo infatti il “lavoro agile coattivo”, disposto dalla comunicazione aziendale, in palese contraddizione con l’accordo sindacale sullo smart working siglato il 14 marzo 2022, così come consideriamo un’evidente forzatura l’utilizzo della procedura semplificata – nata per affrontare la difficile situazione sanitaria aziendale e del paese durante la fase acuta della pandemia e prorogata fino al 31 dicembre 2022 dal Decreto Aiuti bis – allo scopo di far risparmiare alle aziende 3 settimane di costi energetici caricandoli sulle spalle delle famiglie delle lavoratrici e dei lavoratori, viste anche le ingenti spese sostenute per la “kermesse augurale” di questi giorni.
Riteniamo inoltre profondamente sbagliata e forzata la chiusura collettiva dal 2 al 5 gennaio sia perché l’azienda ha totalmente evitato il confronto sindacale, da sempre messo in atto su tali tematiche, sia perché, a ben vedere, questa non costituisce una vera e propria chiusura collettiva visto il numero di attività – non tutte legate al presidio di funzioni non prorogabili come reperibilità, contact center, cscd, eccetera – che per esigenze di servizio dovranno essere presidiate nelle sedi “parzialmente chiuse”.
In questo quadro anche il richiamo, per il personale comandato a lavoro nei giorni di chiusura, a programmare i 4 giorni di ferie tassativamente entro il mese di gennaio 2023 appare come una interpretazione “forzata e fantasiosa” degli istituti previsti nel Contratto nazionale gas acqua.
Su questi argomenti si svolgerà il prossimo 19 dicembre l’assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori di Toscana Energia per decidere le ulteriori iniziative da mettere in atto per contrastare tali atteggiamenti aziendali.