18 – 23 aprile | Teatro della Pergola
(martedì, mercoledì, venerdì, sabato, ore 21; giovedì, ore 19; domenica, ore 16)
Sebastiano Lo Monaco in
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA, L’ULTIMA RECITA
libero adattamento di Roberto Cavosi
da L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello
con Claudio Mazzenga e Barbara Capucci
spazio scenico e regia Alessio Pizzech
assistente alla regia Tommaso Garrè
musiche originali Dario Arcidiacono
luci Nevio Cavina
produzione SiciliaTeatro, Parco Valle dei Templi Agrigento, Castellinaria
Durata: 1h e 15’, atto unico.
Sebastiano Lo Monaco torna a Luigi Pirandello con L’uomo dal fiore in bocca, l’ultima recita, libero adattamento di Roberto Cavosi del celebre L’uomo dal fiore in bocca, in scena al Teatro della Pergola dal 18 al 23 aprile con lo spazio scenico e la regia di Alessio Pizzech.
Questo sentito omaggio a Pirandello, del quale rimangono integre tutte le battute del suo atto unico, è la descrizione del rapporto tra un capocomico, interpretato da Lo Monaco e un suo attore, interpretato da Claudio Mazzenga. Due anime fragili e ferite, colte in una piccola stanza d’ospedale la sera in cui avrebbe dovuto debuttare con il loro ultimo spettacolo: proprio L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello. Due uomini “piccoli”, ma umanamente grandi nel sapersi commuovere e nel farci commuovere.
Lo spettacolo fa entrare lo spettatore in un flusso di parole capace di restituire la capacità tutta pirandelliana di disinnescare il pensiero logico: di fronte all’esperienza dolorosa della vita il teatro resta l’unica realtà in grado di afferrare il presente.
L’uomo dal fiore in bocca, l’ultima recita di Roberto Cavosi è un adattamento che moltiplica gli aspetti surreali ed espressionistici che stanno nella scrittura di Luigi Pirandello. Al Teatro della Pergola, dal 18 al 23 aprile, Sebastiano Lo Monaco diretto da Alessio Pizzech fa della malattia, come anche della follia, strumenti rivelatori che disinnescano il malessere di vivere e creano quella nudità assoluta che rende L’uomo dal fiore in bocca centrale nella produzione drammaturgica del premio Nobel agrigentino.
È sera in una piccola camera d’ospedale, la luce è soffusa, ma sufficiente a illuminare i due protagonisti dello spettacolo: un consumato capocomico, interpretato da Lo Monaco, ormai vinto da un terribile male, e un suo attore, interpretato da Claudio Mazzenga. Tra i due presto prendono forma le battute de L’uomo dal fiore in bocca, lo spettacolo con cui avrebbero dovuto debuttare proprio quella sera, che si somma alla loro condizione reale.
La “stazione”, ambientazione originale, sparisce come luogo fisico, ma rimane come immaginario sonoro che pervade la camera d’ospedale. Lo stop dei treni, il loro andare e venire, metafora dei nostri destini, riempie la stanza quando prende forma il testo pirandelliano, mentre quando l’azione torna alla realtà riemerge il mondo sonoro dell’ospedale. Lo spazio scenico è dello stesso Pizzech, le musiche originali sono di Dario Arcidiacono, le luci di Nevio Cavina. Una produzione SiciliaTeatro, Parco Valle dei Templi Agrigento, Castellinaria.
L’attore inizialmente è riluttante, ma capisce che recitare le parole de L’uomo dal fiore in bocca su una morte fittizia allontana il capocomico dal pensiero della sua propria morte. Tutto questo produce una sorprendente tragicomicità, un cinico umorismo in cui anche le loro esistenze vengono messe in ridicolo.
Cavosi mette a servizio di Lo Monaco e Mazzenga scambi quasi d’avanspettacolo, che stridono volutamente con l’ambiente circostante, ma che rendono il dialogo ancora più grottesco, capace di suscitare un riso che diventa consapevolezza dello scadere del tempo. Il gioco è sempre più schietto, drammatico e ironico insieme, ma anche così reale che il garbato passaggio di un’assistente sociale (Barbara Capucci) diventa lo stesso mesto passaggio della moglie del protagonista dell’atto unico di Pirandello.
La fine di questa “ultima recita”, così, coincide con il finire della vita. Il suo senso può solo aggrapparsi a istanti di presente in un costante andirivieni di immagini sonore, di macchie di colore, dentro un’attesa quasi beckettiana immersa in un tempo senza tempo.
TEATRO DELLA PERGOLA
Via della Pergola 12/32, Firenze
Per informazioni
055.0763333 – www.teatrodellapergola.com
Biglietti
Platea
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Ridotto over 65, convenzioni e online € 32
Ridotto soci Unicoop Firenze € 30
Ridotto under 30 € 28 (€ 12 con TT Young Card)
Palco
Intero € 28
Ridotto over 65, convenzioni e online € 26
Ridotto soci Unicoop Firenze € 24
Ridotto under 30 € 22 (€ 12 con TT Young Card)
Galleria
Intero € 19
Ridotto € 17
TT Young Card €12
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La riduzione soci Unicoop Firenze è valida per le recite di mercoledì e giovedì.
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