Notizia in aggiornamento
Maltempo. La Regione incontra le forze economiche e sociali. Il punto su come impostare misure per lavoratori, imprese e famiglie, dal blocco dei mutui alle sospensioni degli obblighi fiscali e previdenziali, fino a misure di sostegno all’agricoltura. Bonaccini: “Emergenza e sicurezza delle persone le priorità, ma insieme vogliamo impostare le condizioni per ripartenza e ricostruzione”
All’incontro, con il Sottosegretario Baruffi, anche gli assessori regionali Colla (Sviluppo economico e lavoro), Calvano (Bilancio), Corsini (Turismo e infrastrutture), Mammi (Agricoltura)
Bologna – “Stiamo lavorando con il Governo affinché siano varati i provvedimenti di urgenza che, in tempi brevi, possano venire incontro alle esigenze delle famiglie, dei lavoratori, delle imprese. Devono essere previste anche specifiche moratorie, come il rinvio dei termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale, previdenziale”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso dell’incontro con le forze economiche e sociali sulla drammatica situazione maltempo in corso in Emilia-Romagna e le interlocuzioni con il Governo per la ripartenza e per la ricostruzione.
Il contatto con l’Esecutivo nazionale è costante anche per avere nel più breve tempo possibile la decretazione di urgenza indispensabile per popolazioni, imprese e strutture pubbliche colpite.
E una prima misura, ha annunciato il Governo, ha già avuto l’autorizzazione per essere formalizzata: il differimento delle rete dei mutui.
All’incontro hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e lavoro), Paolo Calvano (Bilancio), Andrea Corsini (Turismo e infrastrutture), Alessio Mammi (Agricoltura).
“Sulla scorta anche delle esperienze che abbiamo già maturato in passato- ha spiegato il presidente Bonaccini- sappiamo che un piano di ricostruzione ha bisogno di poter contare su una corretta impostazione già in fase di emergenza. Occorre certamente mettere in moto gli strumenti ordinari, ma occorre anche definire quelli straordinari, proprio perché siamo di fronte ad un evento di enorme rilevanza. Perché le risorse messe a disposizione ‘in urgenza’ sono ovviamente insufficienti per far fronte ad una calamità di questa natura. E anche su questo è urgente ragionare con il Governo. Infine, deve essere chiaro che il piano della ricostruzione dovrà comprendere anche le risorse necessarie per la messa in sicurezza del territorio”.
Le cose da fare
Nel corso dell’incontro è stato tracciato il percorso relativo alle azioni da mettere in campo. Il primo punto è rimettere in sicurezza nel più breve tempo possibile le comunità, il territorio e le attività produttive.
Il secondo è quello di definire un piano di ristori economici, sia per le famiglie che per le imprese. Un piano che sia all’altezza della situazione.
Il terzo punto è affrontare un piano della ricostruzione che tenga conto delle infrastrutture da ripristinare e della messa in sicurezza del territorio.
Per fare questo occorrono risorse straordinarie, dato che si sta affrontando una situazione complessa e gravissima, che ha avuto origine già ai primi di maggio, con danni da maltempo stimabili in quasi un miliardo di euro solo in quella fase. A cui aggiungere i nuovi, ingentissimi.
Per un rapido ripristino della attività produttive la Regione ha già avviato una interlocuzione per verificare la possibilità di derogare alle norme europee sugli ‘aiuti di Stato’: un regime non stringente, è stato sottolineato, sarebbe fondamentale per accelerare il ripristino delle infrastrutture produttive.
In favore dei lavoratori -oltre agli ordinari strumenti e agli ammortizzatori sociali- al Governo è stata chiesta anche una misura specifica per quelli avventizi impiegati nell’agricoltura, sul modello di quelli adottati in occasione dell’influenza aviaria.
Agricoltura, è stato ricordato, che è stata colpita da un evento che ha ripercussioni sul piano nazionale, visto a che è stato colpito il cuore agroalimentare del Paese. A questo proposito, sono state richieste deroghe rispetto agli impegni legati alla Politica agricola comunitaria.
Sul fronte bancario, Abi estenderà anche alla provincia di Rimini il blocco dei mutui riconosciuto nelle scorse settimane per le aziende colpite dal maltempo di inizio maggio (Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna).
Gianni Boselli
Maltempo. In Emilia-Romagna salgono a 23 i fiumi e corsi d’acqua esondati e sono 41 i Comuni coinvolti. Oltre 400 le strade comunali, provinciali e statali interrotte. Ancora in corso le operazioni per mettere in sicurezza le persone in abitazioni a rischio, oltre 10mila gli evacuati soprattutto dalle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna
Impegnati circa 600 Vigili del Fuoco, 300 arrivati da fuori regione che hanno finora garantito oltre 430 interventi con l’impiego di 200 mezzi e 3 elicotteri. Attese ulteriori precipitazioni intermittenti, nelle prossime ore, fino alla notte
Bologna – Sono ancora in corso le operazioni per mettere al sicuro chi si trova nelle abitazioni a rischio nelle zone colpite dal maltempo.
Impegnati circa 600 vigili del fuoco, di cui 300 arrivati da fuori regione, che hanno finora garantito oltre 430 interventi con l’impiego di 200 mezzi e 3 elicotteri.
In volo per tutta la giornata anche l’elicottero del 118 di Ravenna per l’evacuazione di persone fragili. Mentre sono attese ulteriori precipitazioni intermittenti, nelle prossime ore, fino alla notte.
È questo l’ultimo aggiornamento dell’emergenza che sta colpendo l’Emilia-Romagna da quasi 48 ore.
Al momento sono oltre 10.000 le persone evacuate dalle proprie case, principalmente tra le province di Bologna, Forlì Cesena e Ravenna.
Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari, oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili.
E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni dalla Brigata San Marco.
La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei.
I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come farà la Guardia di Finanza.
I volontari
Sono oltre 1200 i volontari oggi in campo per portare soccorso alla popolazione. Sono 700 quelli provenienti dai coordinamenti di tutte le provincie della Regione.
Circa 370 appartengono alle colonne mobili delle Regioni Toscana, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Piemonte, Umbria, Lazio e delle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. 139 quelli appartenenti a 14 associazioni nazionali di protezione civile.
Dal 2 maggio, data dell’inizio del maltempo salgono così a oltre 7500 le giornate/uomo messe in campo dai volontari di protezione civile
Allagamenti e frane
In 41 comuni si sono registrati almeno 50 esondazioni.
Interessati 15 centri nel bolognese: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Castel Guelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sala bolognese; 13 nel ravennate: Brisighella, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Russi, Cervia; 11 nel forlivese-cesenate: Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Gambettola, Meldola, Bertinoro; 2 nel riminese: Riccione e Santarcangelo di Romagna.
Sono oltre 280 le frane, di cui 120 particolarmente importanti in 58 comuni:
provincia di Bologna: Bologna, Imola, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Monterenzio, Fontanelice, Loiano, Monte San Pietro, Monghidoro, Castel San Pietro Terme, Pianoro, Marzabotto, Monzuno, Casalfiumanese, Sasso Marconi.
provincia di Modena: Montecreto, Polinago, Rignano sulla Secchia, Marano sul Panaro, Pievepelago, Serramazzoni, Maranello, Sassuolo, Zocca, Pavullo nel Frignano, Fiorano modenese, Guiglia, Lama Mocogno, Montese.
provincia di Forlì Cesena: Tredozio, Predappio, Dovadola, Mercato Saraceo, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Santa Sofia, Civitella di Romagna, Galeata, Roncofreddo, Modigliana, Bertinora, Meldola, Portico e San benedetto, Premilcuore e Rocca San Casciano;
provincia di Reggio Emilia: Canossa, Baiso, Carpineti, Toano e Villa Minozzo, Ventasso
provincia di Ravenna: Casola Valsenio, Brisighella e Riolo Terme
Provincia di Rimini: Casteldelci, Sant’Agata Feltria, Novafeltria, San Leo, Montescudo-Monte Colombo
Sono oltre 400 le strade comunali, provinciali e statali interrotte
La situazione dei fiumi e corsi d’acqua
Sono 23 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi, Rigossa, Savena.
Altri 13 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Marecchia, Ausa, Uso, Rubicone, Idice, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Fiumi Uniti.
Red
Emergenza maltempo in Emilia Romagna: impiegati anche mezzi e personale Guardia Costiera
In queste ore i mezzi aerei della Guardia Costiera continuano ad operare per il Dipartimento di Protezione Civile, nell’entroterra ravennate. Queste le immagini del complesso intervento dell’elicottero Nemo 12 che – nel pomeriggio di oggi – ha recuperato da un’abitazione una donna in stato di gravidanza. Da questa mattina 9 le persone in pericolo tratte in salvo dall’alto dall’elicottero Guardia Costiera Nemo 12.
La Guardia Costiera, per l’emergenza maltempo in corso in Emilia Romagna, ha messo a disposizione del Dipartimento della Protezione Civile 5 battelli veloci e 25 militari della Direzione marittima di Ravenna.
Pronti all’impiego – dalla mattinata odierna – n. 2 elicotteri, oltre a 2 squadre del Nucleo sub della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto.
A disposizione anche l’aereo ATR42 – Manta dislocato alla base aerea di Pescara e pronto all’impiego.
Per tutta la notte, il personale della Guardia Costiera ha concorso alle operazioni di soccorso e assistenza della popolazione del Comune di Faenza, con l’impiego di proprio personale sul territorio e nel Centro Coordinamento del Soccorso della Prefettura di Ravenna.
Nella mattinata odierna, a Faenza, l’elicottero Nemo 12 della Guardia Costiera ha tratto in salvo due anziani rifugiatosi sul tetto di un’abitazione.
Personale della Guardia Costiera è presente al tavolo nazionale del Comitato Operativo presso il Dipartimento della Protezione Civile.