L’aula è ancora impegnata negli interventi della fase generale del dibattimento
Il Consiglio regionale, riunito in assemblea plenaria a Trento, ha ripreso oggi l’esame della manovra economica di assestamento della Regione iniziato nella mattinata di ieri ed attualmente in fase di discussione generale Il dibattito è stato aperto da Francesca Parolari (Pd) che ha osservato come i documenti economici in discussione, in particolare il rendiconto generale della Regione, offrano parecchi spunti di interesse, riferendosi in particolare al comparto sanitario e a quello del ciclo dei rifiuti, dicendo come sia fondamentale affrontarli in ottica regionale. La consigliera ha poi affrontato il tema dei giudici di pace, parlando di un ruolo coperto in modo numericamente insufficiente. L’esponente del Pd ha toccato poi anche il tema dell’invecchiamento della popolazione e del modello di assistenza territoriale e quello della non opportunità di abbassare il quorum per l’elezione nei piccoli comuni.
L’intervento successivo è stato quello di Lucia Coppola (Verdi) e si è focalizzato sul tema dell’astensionismo: Non ostacolare questo dato di realtà sarebbe una sconfitta ed il commissariamento di un territorio non è un buon modo per affrontarlo.Deve essere fatto – ha detto – un salto di qualità con proposte in grado di contrastare l’astensionismo, in particolare modo quello definito involontario. Un intervento che andrebbe fatto prima dell’appuntamento elettorale e non già, lamentandosi, dopo. Per Coppola una possibile soluzione potrebbe essere quella di un voto anticipato “presidiato” per chi non può recarsi in modo autonomo al seggio nel giorno stabilito. Francesco Valduga (Campobase) ha inteso parlare di una questione di metodo nel governo di un territorio, dicendo che serve la pianificazione.” Nei documenti economici ci dovrebbero essere le possibilità di verifica del lavoro svolto, la correttezza della pianificazione. Con un nostro ruolo di stimolo, come minoranze, per un eventuale cambio di rotta. Le cifre sono tutte positive ma l’assestamento risponde a necessità tecniche che avrebbero però bisogno di maggiore approfondimento politico. Sulla giustizia – ha osservato – abbiamo una delega molto importante: se è troppo lenta è come fosse negata. Il nostro territorio è stato pioniere in molte realtà, ma questo non può essere ora un motivo per rimanere al palo su un tema come quello di una società che invecchia. Per quanto riguarda l’A22 si deve ragionare su come ci si muove su questo territorio: si è parlato molto di sviluppo e profitto durante l’audizione in commissione ma serve un ragionamento più ampio sul collegamento. Valduga ha espresso perplessità sul tema del quorum nei Comuni più piccoli per le elezioni comunali, mentre sull’elenco dei dirigenti ha detto di volerci vedere la risposta ad una necessità. Serve anche in quest’aula più confronto e mediazione. Sul tema dei capi gabinetto – ha detto- siamo in una logica che sconta una mancanza di approfondimento del tema.
Andrea de Bertolini (Pd) ha detto che in un assestamento di bilancio si dovrebbe parlare di temi attinenti alla partita economica, ma la propensione di avere degli esecutivi onnivori è una deriva pericolosa. In questa seduta avvertiamo questa modalità “eccentrica”. In tema di elezioni – si dice – abbassare il quorum eviterebbe il commissariamento ma qui da noi non c’è una situazione così grave su questo aspetto. Per noi sarebbe invece mettere sotto tutela una comunità. In tema dei nuovi capi di gabinetto proposti dalla giunta ha detto che si tratta di una argomento che ha contribuito a renedere meno facili i rapporti in aula, aldilà del giudizio sull’opportunità della scelta. Discorrendo di giustizia il consigliere ha parlato di una storica, scarsa efficienza a livello nazionale, con una situazione invece a livello locale che è sempre stata di segno diverso. A distanza di qualche anno il passaggio alla gestione regionale delle giustizia non ha prodotto gli effetti auspicati, soprattutto a livelo di personale dove la Regione deve implementare lo sforzo. A quel punto la seduta è stata sospesa e riprenderà nel pomeriggio.
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Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige
Comunicazione nr. del 18.07.2024 ore:17:27
Prosegue a rilento la discussione in Consiglio regionale sull’assestamento
Comunicati stampa Consiglio regionale – Il presidente dell’Aula ha comunicato che i lavori procederanno ad oltranza. Per ora niente accordo tra maggioranza e minoranza
Il Consiglio regionale, riunito in assemblea plenaria a Trento, ha ripreso oggi pomeriggio l’esame della manovra economica di assestamento della Regione iniziato nella mattinata di ieri ed attualmente ancora in fase di discussione generale In apertura di riunione il presidente della Regione Arno Kompatscher ha chiesto un’interruzione per consentire una riunione con i capigruppo della minoranza per decidere su come proseguire nella trattazione dell’assestamento. Sino a questo punto non è stato trovato un accordo tra maggioranza e minoranza.Il ritorno in aula, dopo diversi altri incontri tra maggioranza, minoranza e giunta è avvenuto alle 16.15. A quel punto il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher ha comunicato che la riunione sui banchi del consesso legislativo proseguirà ad oltranza.E’ intervenuto, ancora in fase di discussione generale, Alessio Manica (Pd) che si è detto convinto di come la dimensione delle due Province rischi di diventare asfittica, credendo maggiormente in una dimensione regionale. Ma vedendo piuttosto un documento della giunta regionale – a suo dire – privo di contenuti di prospettiva. Per il consigliere la riduzione del quorum non è una soluzione valida per favorire la partecipazione alla politica”. Ha preso poi la parola Mariachiara Franzoia (Pd) che ha osservato che sia preferibile e consigliabile investire sulla partecipazione politica piuttosto che pensare ad una riduzione, pur temporanea, del quorum nei piccoli comuni. Per intercettare la fiducia – ha detto – serve un lavoro continuativo. La consigliera si è detta soddisfatta che in aula si sia parlato molto del tema della giustizia riparativa. Michele Malfer (Campobase) ha osservato che il documento in discussione svilisce nei fatti la Regione e mostra il Consiglio svuotato del suolo. Ma non si deve cadere nella trappola di chi vorrebbe abolire la Regione ma piuttosto rilanciarla con un’operazione di grande responsabilità. Diminuire la soglia nei piccoli comuni – ha osservato – sarebbe una sanzione. Il Consiglio regionale prosegue.