In occasione delle Giornate Europea del Patrimonio
la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, in collaborazione con la Fondazione Il Bisonte per lo studio dell’arte grafica, ha organizzato l’esposizione artistica dedicata ai
700 anni dalla morte del Sommo poeta
“Dante e gli artisti: un dialogo fra Rinascimento e Contemporaneo”,,
allestita negli spazi della Biblioteca Spadolini
“Una mostra -sono le parole del Presidente della Regione Eugenio Giani, che questa mattina ha presenziato l’apertura della mostra- dedicata a Dante all’insegna di due grandi personalità fiorentine ma internazionali: Giovanni Spdolini e Maria Luigia Guaita, ambedue personalità che si espressero nel grande amore per la cultura. Nell’anno del 700mo di Dante, le Fondazioni da loro lasciateci in eredità si incontrano per una mostra bellissima, per celebrare degnamente la Divina Commedia, il testo organico e enciclopedico da cui nasce la lingua e la cultura italiana”.
Protagoniste dell’esposizione sono due raccolte di stampe d’arte ispirate alle terzine della Divina Commedia, insieme ad una scultura e un dipinto che raffigurano il Sommo poeta.
«La prima raccolta di stampe in “folio” tratte dai disegni di Sandro Botticelli -spiega il presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti-, sono state riprodotte dai rami originali conservati presso il gabinetto disegni e stampe di Berlino in un’edizione del 1887, oggi conservata presso la Fondazione Spadolini.
La seconda raccolta consta di diciassette incisioni originali di docenti e allievi della scuola di grafica Il Bisonte di Firenze: il volume, intitolato Profundus è un “libro d’artista” in onore dell’anniversario Dantesco».
Interessanti anche i due “ritratti” di Dante realizzati da Daniele Castagnoli: una piccola scultura in ferro e vetro ripropone il poeta a figura intera, con il volume della Divina Commedia a pagine mobili. L’altra è un’istallazione in cui l’espressione severa del profilo dantesco tende a sottolineare il carattere moralizzante della Divina Commedia, attenuata dalla scelta dei toni di colore e l’uso dei vetri colorati.
Per l’occasione è stato anche possibile ammirare alcune edizioni illustrate della Divina Commedia, conservat1e presso la Fondazione Spadolini Nuova Antologia:
La Divina Commedia, in “Edizione economica”, illustrata da Gustave Doré, Edoardo Sonzogno, Milano 1880;
La Divina Commedia, introduzione di Natalino Sapegno con disegni a colori di Antony De Witt, Firenze, 1964
Il Dante di Guttuso, con cinquantasei tavole dell’artista, Milano, 1970
La Divina Commedia nelle incisioni degli artisti contemporanei, in tre volumi, Istituto Poligrafico Zecca dello Stato e Casa di Dante, Roma 1887, esemplare XIV su XC; “Inferno”.
“Durante il corso dell’anno -spiega Rodolfo Ceccotti, direttore della Fondazione Il Bisonte-, dall’anno passato in poi, stiamo realizzando un libro cui contribuiranno tutti gli studenti, curato dai nostri studenti e ispirato per l’occasione alla figura di Dante”.
“Un tributo a Michela Mascarucci -commemta Monica Franchini, docente del corso annuale di specializzazione della Fondazione Il Bisonte- che si è occupata della parte tipografica assieme a Marco Poma: a fianco delle illustrazioni è stato realizzato un breve testo a caratteri mobili, ogni illustrazione affianca una terzina dell’Inferno. La parte della legatoria è stata curata da Stefano Spilli che ha dato i primi rudimenti agli studenti, i quali poi hanno realizzato il proprio libro”.
Di particolare pregio è il Foulard disegnato dall’artista Ottavio Troiano “Luce vermiglia”, realizzato in pochissimi esemplari per l’Associazione Amici del Foulard che ne ha fatto dono alla Fondazione Spadolini , in occasione del 700° anniversario della morte del poeta