16 – 21 novembre 2021 | Teatro della Pergola
(martedì – sabato, ore 20.45, giovedì, ore 18.45; domenica ore 15.45)
Fondazione Teatro della Toscana, Best Live
Elena Sofia Ricci, Gabriele Anagni
LA DOLCE ALA DELLA GIOVINEZZA
di Tennessee Williams
traduzione Masolino d’Amico
con Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi
musiche composte da Stefano Mainetti
light designer Pietro Sperduti
scene, costumi e regia Pier Luigi Pizzi
Durata: 115 minuti.
16 – 17 novembre 2021, ore 21 | Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci
COB Compagnia Opus Ballet
in collaborazione con Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
DREAMPARADE
coreografia Marina Giovannini
interpreti Aura Calarco, Emiliano Candiago, Sofia Galvan, Stefania Menestrina, Giulia Orlando, Gaia Mondini, Riccardo Papa, Frederic Zoungla
light designer Laura de Bernardis
direzione artistica Rosanna Brocanello
consulente artistica Laura Pulin
manager Federico Grilli
organizzazione Margherita Fantoni
Durata: 50 minuti.
18 novembre 2021, ore 21 | Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci
Lyricdancecompany
SHAME, DANZE CONTRO LA VIOLENZA
coreografia Alberto Canestro
con Reika Vigilucci, Benedetta Pollini, Irene Le Pera, Sara Callegari, Nicola Giannellini, Damiano Gorgoglione, Leandro Salvischiani, Diletta Maria Moschitta
direzione artistica Alberto Canestro
costumi Alberto Canestro e Barbara Loli
Durata: 50 minuti.
Al Teatro della Pergola, da martedì 16 a domenica 21 novembre, Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni debuttano nell’intramontabile classico di Tennessee Williams La dolce alla della giovinezza, firmato per la regia, le scene e i costumi da Pier Luigi Pizzi, che si avvale della traduzione di Masolino d’Amico.
Prodotto da Fondazione Teatro della Toscana e Best Live, lo spettacolo vede in scena anche Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi; le musiche sono di Stefano Mainetti, il light designer è Pietro Sperduti.
Al Teatro Studio ‘Mila Piralli’ di Scandicci, martedì 16 e mercoledì 17 novembre, ore 21, Cob Compagnia Opus Ballet, in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, presenta Dreamparade, coreografia di Marina Giovannini. Giovedì 18 novembre al Teatro Studio, sempre alle 21, Lyricdancecompany propone Shame, danze contro la violenza, coreografia Alberto Canestro.
Da martedì 16 a domenica 21 novembre al Teatro della Pergola (martedì – sabato, ore 20.45, giovedì, ore 18.45; domenica ore 15.45), Elena Sofia Ricci e Gabriele Anagni sono i protagonisti de La dolce ala della giovinezza di Tennessee Williams, scene, costumi e regia di Pier Luigi Pizzi. Scritto nel 1952 con debutto a Broadway nel 1959, lo spettacolo parla del gigolo Chance Wayne, che torna nella sua città natale in Florida con la star in declino Alexandra Del Lago, per cercare di riprendersi quello che aveva lasciato nella sua giovinezza, Heavenly, il suo primo amore.
«La proposta della Fondazione Teatro della Toscana di pensare a un progetto di regia per La dolce ala della giovinezza – afferma Pier Luigi Pizzi – è stato di grande stimolo e dopo un’attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast di Elena Sofia Ricci nel ruolo della protagonista. Come d’abitudine il mio progetto comprende l’ambientazione e i costumi. Tennessee Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso. Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato ad una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo – conclude il regista – è capace sempre di stupirci.»
Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci Cob Compagnia Opus Ballet, in collaborazione con il Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, presenta Dreamparade, la coreografia di Marina Giovannini martedì 16 e mercoledì 17 novembre, ore 21.
Ci sono momenti nella storia dell’arte e dell’uomo che lasciano chiari segni di riferimento, indicando la fine di qualcosa e l’inizio di qualcos’altro. Nel mondo dello spettacolo uno di questi momenti è rintracciabile negli anni della Prima guerra mondiale quando, nonostante il conflitto e l’orrore, nascono idee e movimenti nuovi di rottura definitiva con il passato: nel 1917 i Balletti Russi di Diaghilev producono Parade, un balletto in un atto e senza storia, che si rivela esteticamente e filosoficamente lontanissimo dal romanticismo dell’epoca e che vede coinvolti nella sua realizzazione artisti come Pablo Picasso, Erik Satie e Jean Cocteau.
«Sulle tracce di un balletto così distante cronologicamente da noi, la nostra Dreamparade – afferma Marina Giovannini – ricrea un paesaggio surreale, che a tratti appare molto simile agli scenari contemporanei che stiamo attraversando. La promozione di sé stessi oggi sembra quanto mai irrinunciabile e spesso la comunicazione prende la scena ancor prima che ci sia davvero qualcosa da comunicare. E forse torna, come nel secolo scorso attorno alla creazione di Parade, l’urgenza di sapere se lo ‘spettacolo’ non consista solo nel tentativo di trascinare il pubblico a vederlo, in un gioco di seduzione fine a sé stesso, o possa esistere perché capace di trascinarci, con un altro linguaggio, laddove – conclude la coreografa – la realtà non prevale, consentendoci di plasmare il pensiero e continuare a sognare, tutti quanti, spettatori e attori della nostra vita.»
Con Shame, danze contro la violenza, prodotto da Lyricdancecompany, al Teatro Studio giovedì 18 novembre, sempre alle 21, Alberto Canestro torna a riflettere sul tema della violenza sulle donne, proponendo con la delicatezza della sua danza una riflessione su un fenomeno sociale ancora di estrema attualità.
«Femminicidi e violenze fisiche e psicologiche sulle donne continuano a riempire le pagine di cronaca – afferma Canestro – è quindi ancora necessario diffondere messaggi positivi di rispetto e di nonviolenza. Le donne che ispirano queste nuove coreografie sono donne che riescono a trovare in loro la forza di uscire da situazioni di sopraffazione, a trasformare la violenza subita in elementi di rinascita, che affrontano e vincono la vergogna che annichilisce e rende impotenti. Donne – conclude il coreografo – che rifiutano il ruolo di vittima, che riescono a liberarsi da relazioni e sentimenti tossici, divenendo simboli, esempi di resilienza e di coraggio, portatrici di un messaggio positivo per tutte le donne.»
I danzatori della compagnia danno vita a un viaggio emozionale e lirico. Nella coerenza di uno stile neoclassico, alla continua ricerca di una bellezza assoluta di linee, Alberto Canestro evoca senza morbosità la crudezza delle storie, filtrandola e sublimandola in un racconto forte ed emozionante. Il messaggio dell’arte, come massima espressione di umanità, è sempre un messaggio di pace e di bellezza contro la brutalità.