Caltanissetta Città del Natale: al Quartiere Provvidenza nasce “Una Stella nel Borgo”
Natività partecipata, inclusione, solidarietà e immagini simbolo del Natale nisseno
Prosegue con grande partecipazione il calendario ufficiale di Caltanissetta Città del Natale, promosso dal Comune di Caltanissetta, che anche quest’anno restituisce alla città un Natale vissuto, condiviso e profondamente radicato nella comunità.
Tra gli appuntamenti più attesi del programma ufficiale, il 28 e 29 dicembre, il Quartiere Provvidenza ospiterà “Una Stella nel Borgo – Il Dono del Natale”, un evento che trasformerà l’area in un autentico Borgo del Natale, con una natività rappresentata in forma viva e partecipata, pensata non come installazione statica ma come esperienza collettiva.
A sottolineare il significato dell’iniziativa è l’Assessore comunale Petrantoni, che evidenzia il clima positivo che accompagna le manifestazioni natalizie in città:
«Gli eventi del Natale stanno andando molto bene. La partecipazione è sempre grande e questo ci rende soddisfatti. Venire in piazza, vivere la città, condividere momenti di festa è diventato qualcosa di piacevole e riconosciuto anche dai commercianti, perché queste iniziative creano un indotto e danno valore al lavoro che stiamo portando avanti».
Il progetto Una Stella nel Borgo nasce con l’obiettivo di valorizzare una parte della città spesso raccontata solo attraverso il disagio, trasformandola invece in luogo di incontro, bellezza e condivisione. La scelta del Quartiere Provvidenza assume un forte valore simbolico, legato all’idea di rigenerazione urbana e sociale.
«Quest’anno non abbiamo voluto un presepe statico – spiega l’Assessore – ma una natività da vivere. Raccontare la nascita, la famiglia e la comunità che si raccoglie attorno a questo evento è qualcosa di nuovo e significativo. Farlo in un quartiere dove spesso si parla di degrado aggiunge valore e senso all’iniziativa».
Il Quartiere Provvidenza diventa così luogo di inclusione e dialogo, un quartiere di “frontiera” abitato da persone di culture, etnie e religioni diverse. La natività proposta assume un significato universale, capace di unire sotto una stessa stella l’intera comunità cittadina.
«Celebriamo il Natale cristiano – conclude Petrantoni – ma lo facciamo in modo inclusivo. La nascita di Gesù Cristo è riconosciuta anche da altre religioni e questo presepe vuole essere un segno di accoglienza, un modo per vivere insieme, sotto uno stesso cielo e sotto una stessa stella che è la nostra città».
A supporto dell’esperienza di visita, Elerent metterà a disposizione bici elettriche per consentire ai visitatori di esplorare il quartiere in modo sostenibile, favorendo una fruizione lenta e consapevole dei luoghi.
La Rotary Club di Caltanissetta ha inoltre offerto la propria cortese disponibilità mettendo a disposizione la sede che fungerà da base logistica e direzione organizzativa dell’evento, confermando il valore della collaborazione tra istituzioni, associazioni e mondo civico.
Accanto al Borgo del Natale, prosegue anche il percorso solidale con Ri-giochi@mo: il 6 gennaio, presso l’Atrio Comunale, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, si terrà la tradizionale distribuzione dei giocattoli destinati ai bambini più fragili, rinnovando un gesto concreto di dono e attenzione verso chi è in maggiore difficoltà.
A raccontare il Natale nisseno contribuiscono anche le immagini, capaci di parlare più delle parole: un albero di Natale realizzato con i trattori degli agricoltori nisseni, installazione spontanea e simbolica che unisce lavoro, territorio e spirito natalizio. Un’immagine autentica, che racconta un Natale che nasce dalla terra e illumina idealmente tutta la città.
Un Natale che a Caltanissetta si conferma partecipato, inclusivo e autentico, capace di unire tradizione, rigenerazione urbana, solidarietà e orgoglio territoriale, all’interno di un calendario ufficiale che continua a coinvolgere l’intera comunità.
L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno di EVE e Edil Maggio, main sponsor dell’evento, che hanno scelto di affiancare il progetto riconoscendone il valore culturale, sociale e territoriale.
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