Il 2 aprile alle ore 18, nel foyer dei Rinnovati, si terrà un incontro pubblico in cui Àngels Aymar presenterà il testo della sua opera
Andrà in scena mercoledì 3 aprile alle ore 21.15, al Teatro dei Rinnovati, Avvelenate, una pièce teatrale, al suo debutto in Italia, tratta dal testo dell’attrice e drammaturga catalanaÀngels Aymar, con la regia di Martina Guideri, coadiuvata dall’assistente alla regia Ludovico Costner, e dalle musiche a cura di Marcello Faneschi.
La rappresentazione sarà preceduta, il 2 aprile alle ore 18 nel foyer del Rinnovati, da un incontro pubblico coordinato dal giornalista Tommaso Ghezzi, in cui Àngels Aymar presenterà il testo della sua opera insieme alla traduttrice italiana Laura Fatini e alla compagnia teatrale Ensarte.
Sul palcoscenico tre esperte internazionali di fiabe, Madame Anne Laure de le Clerc, Petra Shummermann e Svetlana Novicova, interpretate da Elisa Bartali, Martina Guideri, Lucia Donati, Giulia Peruzzi, Simona Parravicini, e Silvia de Bellis, tre donne e il loro doppio, per dare vita alle tre principesse delle favole, si incontrano e scontrano sulla possibilità di scoprire e rivelare la vera storia che sta dietro ad ogni fiaba: Bella, Cenerentola e Biancaneve sono l’oggetto dei loro studi. Ma la ricerca della verità e delle proprie origini, se può essere dolorosa per un essere umano, è forse impossibile per ciò che è ormai divenuto archetipo o mito. Raccontare la verità sulle principesse delle fiabe può essere fin troppo pericoloso, si può rischiare di imbattersi nel vero mostro nascosto fra le pieghe della nostra anima o nella perfida matrigna che alberga in noi.
Per le tre protagoniste scoprire se stesse, specchiandosi nel proprio passato non può che generare esseri disumani che non trovano il loro posto fra tante contraddizioni.D’altra parte come liberare la fiaba dagli stereotipi indotti dalle religioni o da agguerrite major commerciali? L’eco del passato misterioso delle tre studiose riaffiora da vecchi specchi, desideroso di liberarsi e correre incontro alla prossima contemporaneità. Chi sono davvero queste invelenite studiose? Sarà, ancora una volta, proprio la loro fine a salvarle?
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