Proposta di risoluzione approvata a larga maggioranza (astensione Lega)
di Benedetta Bernocchi e Sandro Bartoli – 9 aprile 2021
Firenze – Dare una rapida attuazione alle misure previste dal ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale’, potenziando gli organici esistenti, inserendo nuove professionalità e competenze e predisponendo un piano di formazione e riqualificazione permanente del personale delle Pubbliche amministrazioni. Questo l’impegno chiesto alla Giunta regionale nei confronti del Governo, in una risoluzione presentata dalla commissione per le politiche europee e le relazioni internazionali, presieduta da Francesco Gazzetti (Pd). L’atto che adesso passa all’esame dell’Aula, ha ricevuto il parere favorevole del Partito democratico, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e l’astensione della Lega. Si chiede anche il rafforzamento di misure volte alla semplificazione delle procedure; sostegno al processo di digitalizzazione della macchina amministrativa; disciplina di nuove forme organizzative di lavoro agile e per obiettivi.
L’iniziativa della proposta di risoluzione è nata proprio mentre il Governo nazionale sta attraversando la fase di “adeguamento e parziale riscrittura del Pnrr” e sullo spunto dell’audizione del 5 marzo, quando la commissione ha sentito il presidente di Anci Toscana, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, e il presidente dell’Upi della Toscana, il sindaco di Capannori, Luca Menesini. In quella occasione è emersa con chiarezza “la necessità di un’azione coordinata tra Regione, Province e Comuni per permettere alla Toscana di giocare un ruolo nell’accesso ai fondi del Next generation Eu”. Sono state ricordate le dieci azioni per il rilancio inviate dall’Anci nazionale al Governo Draghi, con la richiesta di trasferire direttamente ai Comuni la gestione del 10 per cento delle risorse del Recovery Fund, così come l’idea, condivisa con il presidente della Toscana, Eugenio Giani, di individuare 25 punti programmatici per intercettare al meglio le opportunità del Next Generation.
“Con questo atto, frutto del lavoro di tutti i commissari che hanno contribuito con emendamenti e riflessioni – ha detto il presidente Gazzetti – cerchiamo di rilanciare le questioni che avevamo ascoltato da Anci e Upi e di rimarcare la necessità di porre attenzione all’ascolto e alla valorizzazzione delle esperienze delle pubbliche amministrazioni, alla riqualificazione e all’adeguamento delle competenze del personale della Pa in Toscana”.
La risoluzione prevede anche che la Giunta faccia una comunicazione periodica al Consiglio regionale sull’evoluzione del processo di attuazione, per “accompagnare, anche in Toscana, il percorso di potenziamento e riqualificazione del personale della pubblica amministrazione regionale”, in cui si dovrà “progettare, realizzare e rendicontare in modo efficiente e tempestivo” gli interventi che rientreranno nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). E dovrà valutare “la predisposizione di un sistema di regia e coordinamento interdisciplinare e trasversale fra i diversi soggetti” per pianificare gli interventi da compiere.
La semplificazione delle procedure, a partire dal Codice dei contratti – si legge nella risoluzione – è considerata ancor più necessaria in questa fase, per mettere Regione, Province e Comuni in condizione di poter spendere in modo efficace e tempestivo le risorse che arriveranno dall’Europa. Il punto “maggiormente urgente” è stato individuato nell’esigenza di potenziamento e riqualificazione del personale della Pubblica amministrazione, anche in Toscana. Solo così sarà possibile “sostenere il grande sforzo in termini di progettazione, esecuzione e rendicontazione delle misure che verranno finanziate dagli strumenti del Next Generation Eu”.
Il Next Generation EU, si ricorda nella risoluzione, prevede risorse pari a circa 750miliardi di euro, dei quali 390 di sovvenzioni e 360 di prestiti, ed è articolato in una serie di programmi, tra i quali il più importante strumento previsto è senza dubbio il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF). All’Italia, com’è noto andranno oltre 200miliardi di euro: 209 dal Recovery Fund, ma il pacchetto complessivo Next generation Eu dovrebbe arrivare a 244; per la Toscana si parla di risorse per almeno 12miliardi.
La commissione Europa rileva che la richiesta di potenziare le strutture tecniche della Pubblica amministrazione è stata avanzata nelle scorse ore dai vertici nazionali di Anci e Upi anche al Governo centrale” e che il 10 marzo “è stato firmato, a Palazzo Chigi, il ‘Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale’, dal Governo e dalle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative del settore pubblico”. Riavvio della stagione contrattuale; disciplina normativa ed economica del lavoro agile; adeguamento della disciplina contrattuale ai fabbisogni di nuove professionalità specialistiche e competenze; formazione e riqualificazione; adeguamento dei sistemi di partecipazione sindacale; implementazione degli istituti di welfare contrattuale. Questi i cardini del nuovo Patto.
Il vicepresidente della commissione Giovanni Galli (Lega) ha richiamato l’attenzione sulle recenti dichiarazioni del presidente Draghi rispetto alla imminente “definizione della governance per la gestione dei fondi europei che andranno a finanziare il Pnrr”. In questo senso ha sottolineato che “l’azione della Regione deve essere armonica con le decisioni nazionali”, prevedendo che organismi di coordinamento, valutazione e controllo; e a livello regionale “serviranno specifici spazi di confronto tra enti locali e la stessa Regione, per la realizzazione concreta degli interventi”. Infine, “sulla riqualificazione e assunzione del personale” ha avvertito “che potrebbe non servire, considerate le azioni già assunte dal Governo con l’apertura dei nuovi concorsi”. Quindi, giudicando il testo della risoluzione “parziale”, ha assunto la decisione di astenersi sull’atto di indirizzo.
“La Regione Toscana – ha aggiunto Anna Paris (Pd) – ha bisogno di qualificare e potenziare il personale della Pa. Non stiamo lavorando a vuoto. Quest’atto è operativo va oltre le grandi strategie”.
Gazzetti ribadisce che l’atto della commissione vuole essere “un contributo e uno stimolo, coglie ed evidenzia una necessità e la pone all’attenzione della Giunta”. Ribadisce poi, rispondendo a Galli che l’obiettivo della commissione sarà quello di approfondire come verranno strutturate le task force e come si articolerà il lavoro tra enti locali, regioni e governo”.
“Ho inteso la task force come cabina di regia per monitorare l’andamento del Next generation – ha aggiunto Valentina Mercanti (Pd) che è stata promotrice della risoluzione discussa in commissione- e credo in questo senso sia uno strumento utile. Noi, come organo di indirizzo politico, abbiamo il dovere di fare proposte e portare le istanze che riceviamo dal territorio”.
Anche Massimiliano Pescini (Pd) ha sottolineato la necessità di “professionalizzare il personale della Pa”. “Avremo bisogno di personale che sia in grado di interfacciarsi sia per la predisposizione degli atti che per il raccordo con Ministeri ed enti locali”
“Quella del Recovery Fund – ha commentato Andrea Vannucci (Pd) – è la sfida vera per il nostro Paese, quella di fidarsi di se stesso e di attingere dalle proprie risorse umane. Occorre una semplificazione delle regole. Questo atto vale a prescindere da quella che sarà l’organizzazione messa in campo da Draghi e dal suo Governo”.