Troppi terreni sottratti alla produzione alimentare primaria
«Confagricoltura Udine, sulla base di quanto reso recentemente noto del progetto previsionale per la realizzazione di un parco fotovoltaico nella zona Aussa Corno, esprime la sua netta contrarietà alla fattibilità dell’opera. Quest’ultima, pur avendo un’indubbia valenza ambientale, comporterebbe l’ennesimo massiccio consumo di suolo in questo caso, tra l’altro, di riconosciuta valenza agricola, laddove in loco vi sono altre opportunità che consentirebbero anche una riqualificazione di aree e manufatti a destinazione industriale». È la dichiarazione del presidente provinciale dell’Organizzazione imprenditoriale agricola, Giovanni Giavedoni, espressa al Sindaco di San Giorgio di Nogaro, Roberto Mattiussi.
Infatti, sarebbero ben 77 gli ettari di terreno agricolo (attualmente coltivati a seminativo) occupati dall’impianto la cui funzionalità è prevista per un arco temporale di 30 anni con una potenza di circa 88 MWp. Tra l’altro, i terreni in questione sono destinati all’uso “agricolo preminente” e sono pure attraversati da un “corridoio ecologico” di interesse regionale.
«Considerando inoltre – prosegue Giavedoni – che il Friuli VG risulta essere al quarto posto tra le regioni italiane per il consumo di suolo e che i terreni agricoli dovrebbero avere, come prima destinazione, quella della produzione alimentare, pur condividendo in linea di principio la bontà dello sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, riteniamo prioritario intervenire al recupero, a fini energetici, dei terreni urbanizzati non utilizzati oppure all’uso delle ampie superfici delle coperture industriali».